Le audizioni avviate dalla Commissione di Garanzia Pd. Il responsabile del Tesseramento non nega. Ma spiega: «Volevo evitare ulteriori scontri nel Partito a Frosinone». Una parte del caso rischia di andare al Nazionale
«Il mio è stato un tentativo di fermare il conflitto in atto e non un’azione ostile nei confronti di chiunque. Storicamente il Congresso provinciale di Frosinone avviene in un clima intenso e credo che la situazione andasse affrontata in maniera risoluta proprio per evitare che degenerasse»: Andrea Ferro è il responsabile del Tesseramento del partito Democratico nel Lazio. Le parole tra virgolette non sono le sue ma la sostanza del concetto si. Lo ha espresso lunedì pomeriggio di fronte alla Commissione di Garanzia Pd del Lazio: è l’organismo che ha congelato il tesseramento di Frosinone ai fini del Congresso ed ora sta esaminando gli oltre trenta ricorsi.
Non entra sull’aspetto politico, non entra sull’iter del Congresso: la Commissione dei Garanti deve vigilare sulla corretta applicazione delle procedure. Ed una parte del pd provinciale ritiene che siano state violate. Ne è convinta Base Riformista, l’area dei renziani rimasti nel Pd che fa riferimento all’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo. Insieme a lui ne è convinta anche Rete Democratica: l’area che si riconosce nelle tesi nazionali di Claudio Mancini e sul territorio è rappresentata dalla Consigliera regionale Sara Battisti. Entrambi puntano alla rielezione del Segretario provinciale uscente Luca Fantini.
La pietra dello scandalo per loro è quella lanciata il 23 dicembre scorso da Andrea Ferro. Nei ricorsi, le due aree politiche Dem contestano il modo in cui quel giorno ha distribuito le tessere: ritengono che ci fosse un accordo sul modo in cui tenere il tesseramento. L’altro fronte, quello di Area Dem (la componente che sta con Dario Franceschini e nel Lazio con il Segretario ed il Presidente Regionali Daniele Leodori e Francesco De Angelis) ribatte che è un modo per limitare il tesseramento e non si può impedire di iscriversi ad un Partito a chi intende aderire.
Le audizioni
Nella sostanza, Andrea Ferro ha confermato di avere dato le tessere a chi le chiedeva. Invece l’area Battisti / Pompeo ritiene che andassero consegnate solo ai Segretari di Circolo sulla base dei numeri fatti nel Tesseramento precedente. Poi una volta esaurite le tessere era possibile chiederne altre ma nel limite del 30% di quelle già avute. E comunque solo dai Segretari o loro delegati.
Chi ha mandato Ferro a Frosinone quel giorno? E chi gli ha detto di agire in quel modo? Ha avuto istruzioni? Le risposte per alcuni sono state generiche ed evasive, per altri invece è chiaro che Ferro abbia agito di iniziativa. E che lo abbia fatto nel tentativo di placare sul nascere l’incendio che stava interessando la Federazione.
Poi è stato audito Alberto Festa Consigliere Comunale di Fiuggi e componente della Commissione Congresso di Frosinone. È l’organismo che deve guidare il Partito fino al Congresso quando decandono il Segretario e la Segreteria. Festa ed altri quattro Componenti si sono dimessi denunciando la condotta di Ferro. Nel suo intervento ha confermato le proprie riserve, ritenendo che quel modo di consegnare le Tessere in bianco abbia praticamente esautorato la Commissione Congresso.
Ipotesi nazionale
Nei prossimi giorni ci saranno le altre audizioni e verranno prese in esame le controdeduzioni inviate dall’area di Francesco De Angelis e del collettivo Parte da Noi vicino ad Elly Schlein. Loro non hanno voluto presentare ricorsi. Per due motivi. Il primo: ritengono che quello in atto sia solo un tentativo di allungare i tempi da parte di Battisti / Pompeo. Il secondo: sono certi di avere i numeri per vincere il Congresso ed eleggere Segretario provinciale Achille Migliorelli.
Nessuna dichiarazione. Ma c’è chi giura che Francesco De Angelis abbia da giorni solo un mantra, una frase che tira fuori appena gli parlano del Congresso: “Si, ma quand’è che possiamo votare?”
Non basterà attendere il risultato del Tesseramento. La Commissione Congresso è dimissionaria ed andrà ricostituita, non è possibile convocare la Direzione Provinciale perché nel frattempo è decaduta. C’è la possibilità che la questione approdi al Nazionale. Sia per un possibile opposizione al risultato della Commissione Regionale di Garanzia, sia per risolvere il rebus della Commissione Congresso di Frosinone che deve ricevere le candidature ed avviare il dibattito.
Non è da escludere la nomina di un Commissario ad acta cioè con il solo compito di ricostituire gli organismi e poi procedere con il voto. Ma rischiano di volerci un paio di mesi.
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