PNRR, «MODESTA PERCENTUALE DEI PROGETTI CONCLUSI»

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Corte dei Conti, report su 59 Comuni lucani con criticità dalla bassa capacità di realizzazione al basso margine

Verifica e monitoraggio del progresso finanziario dei progetti lucani: la Corte dei Conti di Basilicata ha approvato la relazione sullo stato di attuazione, al 30 giugno 2024, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del Piano nazionale complementare. Alla data citata, a livello generico in Basilicata sono risultati conclusi 461 progetti, avviati mille e 15 progetti, non avviati 105 progetti, revocati 42 progetti e cancellati o definanziati 302 progetti. In termini percentuali: oltre il 72% dei progetti presentati è stato concluso (22,61%) o avviato (49,78%); poco più del 5% risulta avviato; il 17% circa dei progetti presentati è stato revocato o cancellato. La percentuale dei progetti conclusi« risulta modesta, appena il 22,61%»: i dati che «impongono ulteriori verifiche» sono quelli relativi «ai progetti avviati e a quelli revocati o cancellati». Per ben 114 progetti, inoltre, «non risulta inserito alcun dato». In merito, un esempio lampante lo si ricava nell’ambito dell’area della Sanità territoriale in riferimento alle previsioni di 19 case della Comunità e presa in carico della persona, 6 Cot (Centrale Operativa Territoriale) e 5 Ospedali di Comunità in tutta la regione: «Non vi è traccia di questi interventi» appunta laconicamente la magistratura contabile lucana.

LE MISURE:

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

M1 Elaborando tutti i dati raccolti, la Corte dei Conti di Basilicata ha redatto un report che consente di evidenziare i settori dove si sono concentrati gli investimenti. La maggior parte degli Enti ha concentrato la propria attenzione sulla Misura 1 C 1, ovvero digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica amministrazione (28 milioni e 672 mila euro): 757 interventi. Per questa misura, risultano conclusi 200 progetti per un importo pari ad 4 milioni e 899 mila euro; avviati 455 progetti per un importo pari a 20 milioni e 435 mila euro; non ancora avviati 45 progetti, per un importo pari ad 1 milione e 376 mila euro; emergono dati non compilati per 13 progetti per un importo pari ad 489 mila euro, revocati 22 progetti per un importo pari ad 761 mila e 808 euro; cancellati o definanziati 22 progetti per un importo pari ad 709 mila e 924 euro. Per la misura digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo, presentati 126 progetti (7 milioni e 600 mila euro). I dati riepilogativi sono i seguenti: conclusi 17 progetti per un importo pari ad € 928.841,00; avviati 84 progetti per un importo pari ad € 5.338.262,00; non avviati 10 progetti per un importo pari ad € 425.424,00; non compilati dati per 2 progetti per un importo pari ad € 93.303,00; revocato un progetto per un importo pari ad 434.475,00; cancellati o definanziati 5 progetti per un importo pari ad € 380.233,00. Per l’area turismo e cultura (89 milioni e 100 mila euro), si registrano 107 interventi di cui 46 da parte della sola Regione Basilicata, che si sono concentrati su recuperi strutturali di masserie o di centri storici. I dati sono i seguenti: conclusi 18 progetti per un importo pari ad € 3.184.822,36; avviati 27 progetti per un importo pari ad € 59.411.166,65; non avviati 10 progetti per un importo pari ad € 8.910.606,00; non compilati dati per 51 progetti (44 della Regione e 7 di comuni) per un importo pari ad €17.137.935,00; revocato un progetto per un importo pari ad € 456.000,00. M2 Per l’ambito agricoltura sostenibile ed economia circolare (20 milioni e 326 mila euro), la Corte dei Conti di Basilicata ha registrato 41 interventi: «La quasi totalità degli interventi ha riguardato il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, acquisti di macchinari, impianti, attrezzature, programmi informatici». Questi i dati: Conclusi 0 progetti; avviati 20 progetti per un importo pari ad € 9.958.520,88; non avviati 5 progetti per un importo pari ad € 2.325.067,00; non compilati dati per 7 progetti per un importo pari ad € 4.151.539,77; revocati 9 progetti, tutti del comune di Stigliano, per un importo pari ad € 3.891.800,00, a seguito di sentenza del Consiglio di Stato. Per l’ambito «energia rinnovabile idrogeno rete e mobilità sostenibile» (31 milioni e 370 mila euro), gli interventi lucani, 13 in totale, hanno riguardato, a titolo esemplificativo, la realizzazione di ciclovie (6 progetti di cui 3 con soggetto attuatore la regione), interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni (2 interventi) o un intervento di mitigazione del rischio idrogeologico. I dati riepilogativi sono i seguenti: conclusi 4 progetti risultano per un importo pari ad € 729.220,00 ; avviati 3 progetti per un importo pari ad € 443.966,00; non avviato un progetto per un importo pari ad € 144.419,00; non compilati dati per 5 progetti per un importo pari ad € 30.052.617,83. Scorrendo, si arriva all’ambito «efficienza energetica e riqualificazione degli edifici» (29 milioni e 382 mila euro). Su questa Missione sono stati presentati 13 progetti: «La maggior parte ha riguardato il patrimonio scolastico». I dati riepilogativi, sono i seguenti: avviati 9 progetti per un importo pari ad € 24.690.549,00; non compilati dati per 2 progetti per un importo pari ad €930.000,00; cancellati 2 progetti (Lagonegro e Nova Siri) per un importo pari ad € 3.762110,00. Misura 2, ambito tutela del territorio e della risorsa idrica (152 milioni e 556 mila euro). La missione «ha visto un grande interesse da parte degli Enti che hanno presentato ben 606 progetti». La maggior parte ha riguardato interventi volti a mitigare il rischio idrogeologico, ma anche abbattimento di barriere architettoniche, o viabilità comunale. I dati sono i seguenti: conclusi 160 progetti per una somma pari ad €17- 210.786,00; avviati 157 per un importo pari ad € 59.213.534,00; non avviati 12 per un importo pari ad € 5.521.953,42; non compilati dati per 9 progetti per un importo pari ad € 2.340.000,00; cancellati o definanziati 268 progetti per un importo pari ad € 68.280.230,82. M4 Interessanti anche i dati relativi alla sottomisura della Missione M 4 che si riferisce al potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido alle Università (154 milioni e 920 mila euro) La missione ha visto 185 progetti candidati di riqualificazione energetica, architettonica, funzionale, messa in sicurezza, adeguamento impiantistico e tecnologico degli ambienti scolastici. Sul potenziamento dei per l’istruzione, questi i dati lucani: conclusi 14 progetti per un importo pari ad € 4.608.251,00; avviati 153 progetti per un importo pari ad € 136.236.879,81; non avviati 11 progetti per un importo pari ad € 9.048.599,00; non compilati dati per 7 progetti per un importo pari ad € 5.027.213,00. M5 Per l’area infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore (49 milioni e 977 mila euro) sono stati presentati 86 progetti quasi tutti preordinati ad assicurare la fornitura di attrezzature sportive volte anche a favorire l’inclusione sociale. Questi i dati di sintesi: conclusi 29 progetti per un importo pari ad € 959.916,00; avviati 54 progetti per un importo pari ad € 48.134.700,00; non avviato 1 progetto (comune di Rapolla) per un importo pari ad € 715.000,00; revocato un progetto (comune di Banzi) per un importo pari ad €17.787,00; non compilati dati per 1 progetto per un importo pari ad € 150.000,00. Sono stati 78, invece, i progetti lucani per la misura «interventi speciali per la coesione territoriale» (25 milioni e 289 mila euro). Riguardano a titolo esemplificativo e non esaustivo la manutenzione sulla viabilità provinciale, la costruzione di una superficie elisoccorso, interventi di riqualificazione di campi sportivi e la creazione di canili comunali. Questi i dati riepilogativi: conclusi 7 progetti per un importo pari ad 127.523,75; avviati 38 progetti per un importo pari ad € 16.169.094,47; non avviati 8 progetti per un importo pari ad € 4.463.798,00; non finanziati 2 (entrambi comune di Ripacandida) per un importo pari ad € 5.124,00; cancellati 5 per un importo pari ad € 87.450,00; revocato un progetto (comune di Rionero in Vulture) per un importo pari ad € 1.499.264,00; non compilati dati per 19 progetti (118 Provincia di Matera e 1 comune di Grottole) per un importo pari ad € 2.942.612,00. M6 Per la Sanità, sottomisura «innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario», (2 milioni e 305 mila euro): 2 borse di studio aggiuntive che finanziano il corso di formazione specifica triennale finalizzato al rilascio del titolo di medico di medicina generale per aumentarne il numero. M7 Politiche energetiche e RepowerEu (3 milioni e 427 mila euro): in Basilicata sono stati presentati 25 progetti. Di questi, 12 conclusi per un importo pari ad € 273.969,00 e 13 avviati per un importo pari ad € 3.153.797,56.

L’ANALISI DEI COMUNI

La Corte dei Conti di Basilicata ha dedicato un approfondimento specifico all’analisi dei Comuni lucani sui quali va concentrato lo sforzo di assistenza e monitoraggio, cioè quelli «con maggiori criticità potenziali». Sono 39 su 131 i Comuni inseriti nel quadrante degli Enti con basso margine corrente e bassa capacità di realizzazione degli investimenti. Per completezza, i Comuni sono: Accettura, Acerenza, Albano di Lucania, Armento, Barile, Calvello, Campomaggiore, Castronuovo di Sant’Andrea, Chiaromonte, Colobraro, Corleto Perticara, Episcopia, Garaguso, Ginestra, Lagonegro, Laurenzana, Missanello, Montalbano Jonico, Montemurro, Noepoli, Oliveto Lucano, Palazzo San Gervasio, Pietrapertosa, Potenza, Ripacandida, Roccanova, Rotonda, San Chirico Raparo, San Severino Lucano, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Scanzano Jonico, Senise, Spino- so, Stigliano, Teana, Tramutola, Trecchina, Tricarico. La relativa nota positiva, che risulta dal confronto con il precedente monitoraggio, è che, a differenza dello scorso anno, la «maggior parte dei comuni innanzi indicati hanno almeno un progetto con iter già concluso nei termini, nel rispetto del cronoprogramma, dei target e milestone relativi». Per cui, iniziano a muoversi nella direzione giusta, anche i Comuni problematici. Tra questi, per esempio, Montalbano Ionico ha attuati 9 progetti (su 18 complessivi) per un importo totale di 206 mila euro. È un inizio, perchè dai numeri specifici risulta che la strada è ancora lunga. Il capoluogo Potenza (69 milioni e 201 mila euro), ha, per esempio, concluso l’iter per soli 3 progetti dei complessivi 29. Palazzo San Gervasio (1 milione e 819 mila euro), ha concluso l’iter per un solo progetto degli 11 complessivi. In sintesi, sul totale (155 milioni e 470 mila euro) dei 387 progetti dei 39 Comuni lucani con «maggiori criticità potenziali», l’iter è risultato concluso per 101 progetti. Altro quadrante, altra tipologia di Comuni: in 20 presentano un basso margine corrente, ma una buona capacità di realizzazione. Sono: Abriola, Atella, Bernalda, Castelmezzano, Fardella, Ferrandina, Filiano, Forenza, Gallicchio, Guardia Perticara, Monte- scaglioso, Muro Lucano, Oppido Lucano, Policoro, Pomarico, San Martino d’Agri, San Mauro Forte, San Paolo Albanese, Sarconi, Vietri di Potenza. Tra questi «si distingue il Comune di Montescaglioso che su un totale di 26 progetti, ne ha conclusi 9 rispettando la tempistica stabilita». In totale (62 milioni e 167 mila euro): 67 progetti conclusi su un totale di 213 progetti.

CONCLUSIONI

Le conclusioni del report sui 59 Enti selezionati, iniziano con il riferimento alla capacità di spesa: la Corte dei Conti regionale ha rilevato come le varie missioni del Pnrr hanno consentito di progettare interventi per 594 milioni e 941 mila euro, contribuendo, attraverso investimenti in infrastrutture, digitalizzazione e sostenibilità, alla crescita economica in Basilicata. La spesa impegnata, che è data dalla somma di quanto erogato-progetti conclusi (32 milioni e 922 mila euro) ed impegnato progetti avviati (385milioni e 491 mila euro), «è pari ad 418 milioni e 414 mila euro», e «rappresenta il 70% dell’importo totale». Rispetto agli importi dei progetti presentati: il 6% circa della spesa non risulterebbe impegnata, mentre il 14% circa delle risorse assegnate risulta disimpegnato. In relazione al «check cronoprogramma», degli 89 progetti i cui termini «non risultano rispettati», 42 risultano conclusi, e i rimanenti 47 progetti «risultano, comunque, avviati». Nel ricordare come i dati elaborati non essendo definitivi, «impediscono di esprimere un giudizio conclusivo», consentendo, tuttavia, di ottenere elementi utili ad iniziare a tracciare un percorso verso un più completo ed esaustivo esito del controllo, per la Corte dei Conti di Basilicata dal report approvato emerge una situazione, «nel complesso», incardinata in un percorso positivo. Tuttavia, «la combinazione tra i dati finanziari e quelli di progettazione – progetti non avviati e progetti revocati o cancellati ed o disimpegnati – ha fatto emergere la necessità di effettuare approfondimenti per individuare le ragioni che hanno determinato l’annullamento del 17% dei progetti presentati anche al fine di valutare la sussistenza di eventuali danni e le correlate responsabilità in capo ai vari soggetti coinvolti»



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