Nuova valutazione della disabilità: ultime notizie

Come sai è partita la fase sperimentale per la nuova valutazione della disabilità. Si stanno definendo via via tutti i nuovi criteri e l’INPS ha fornito ulteriori comunicazioni. – Scopri le nostre guide complete su invalidità, Legge 104 e pensione anticipata. Entra nei nostri gruppi WhatsApp e Telegram.

 Guida sulla Nuova invalidità: come cambierà l’accertamento dal 2025
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Nuova valutazione della disabilità: in queste province

Dal 1° gennaio è iniziata la sperimentazione della riforma sulla disabilità (legge n. 227 del 22 dicembre 2021) in 9 province italiane: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Questa fase di prova, prevista dal decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, sarà valida fino al 31 dicembre di quest’anno. Poi, dal 1° gennaio 2026, la nuova procedura verrà applicata in tutta Italia.

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Al via la valutazione unica per invalidità e legge 104

La riforma punta a semplificare l’accertamento della disabilità. L’INPS diventa l’unico ente che verifica la condizione della persona. Con un’unica valutazione di base, si esamina allo stesso tempo:

• i livelli di sostegno e di sostegno intensivo (legge 104)
• l’invalidità civile
• la cecità civile
• la sordità civile
• le situazioni coperte dalla legge 12 marzo 1999, n. 68
• l’inclusione scolastica (decreto legislativo 12 aprile 2017, n. 66)

I prossimi regolamenti interministeriali, proposti dal Ministro della Salute, chiariranno i criteri per la verifica della disabilità in riferimento alle patologie incluse nella sperimentazione. Al momento, le malattie considerate sono:

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La condizione di disabilità si stabilisce attraverso un unico procedimento, svolto nell’ambito della valutazione di base.

Com’è il nuovo certificato introduttivo

La procedura parte con l’invio online all’INPS del certificato medico introduttivo, firmato in forma digitale. Questo certificato è semplificato per rendere più rapido l’accertamento.

Chi rilascia il certificato medico introduttivo

Il certificato medico introduttivo può essere preparato da:

• Medici che operano in ASL, aziende ospedaliere, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, centri per malattie rare
• Medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali del Servizio Sanitario Nazionale
• Medici in quiescenza (pensionati) iscritti all’albo, liberi professionisti e medici in strutture private accreditate

L’INPS controllerà la formazione di questi medici nell’ambito del programma “Educazione continua in medicina”. Per maggiori dettagli, sono disponibili il messaggio 19 dicembre 2024, n. 4364 e il messaggio 27 dicembre 2024, n. 4465.

Come sarà effettuata la convocazione a visita

La chiamata a visita arriverà con raccomandata A/R e tutti i dati saranno consultabili sul Portale della Disabilità. Dopo l’invio del certificato medico introduttivo, è possibile inserire online i propri dati socio-economici.

Per farlo, occorre entrare con SPID (livello 2 o superiore), CIE 3.0, CNS o eIDAS. In alternativa, ci si può rivolgere a istituti di patronato o associazioni di categoria. Inserire queste informazioni può velocizzare la concessione di prestazioni economiche, se riconosciute dopo la valutazione di base.

Cosa succede in caso di assenza

Se non ci si presenta alla visita senza motivo, la mancata partecipazione sarà considerata una rinuncia alla valutazione di base. È comunque possibile chiedere una nuova convocazione se si aveva un motivo valido per non presentarsi.

Cos’è l’Unità di Valutazione di Base

L’Unità di Valutazione di Base (UVB) giudica la condizione di disabilità. È guidata da un medico dell’INPS specializzato in medicina legale ed è formata da:

• due medici nominati dall’INPS
• un rappresentante delle associazioni di categoria
• una figura professionale in ambito psicologico e sociale

Come saranno analizzate le nuove procedure

Durante la sperimentazione, verranno fatte delle verifiche per capire se i cambiamenti funzionano. Questi risultati aiuteranno a definire il modello da usare quando la riforma verrà estesa in tutta Italia nel 2026.

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