La storica giornata Ferrari vissuta con i tifosi di Hamilton e Leclerc

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Una delle varie caratteristiche che distingue la Ferrari da qualsiasi altra Casa automobilistica è la passione che hanno i suoi tifosi, ormai riconosciuta in tutto il mondo tanto che anche il termine italiano viene utilizzato al posto di ‘fan’ ovunque.

E non poteva che essere altissima l’attesa e l’attenzione per il debutto di Lewis Hamilton al volante di una Rossa, nello specifico la SF-23, in quanto il regolamento di Formula 1 permette l’utilizzo di una vettura di almeno 24 mesi più anziana rispetta all’anno solare corrente.

Già nei giorni scorsi era apparso chiaro che sarebbe servita una adeguata organizzazione per contenere l’affluenza, tanto che gli alberghi tra Maranello, Modena e le zone limitrofe avevano fatto registrare il tutto esaurito non solo per gli appassionati, ma anche per numerosi addetti ai lavori provenienti dall’estero che non volevano perdersi la prima uscita del britannico con il Cavallino Rampante sul petto.

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La nebbia a Fiorano

Foto di: Francesco Corghi

Con questi presupposti, inutile dire che in parecchi hanno puntato la sveglia all’alba e infatti alle ore 7:00 in punto, una volta parcheggiato e vestiti i doverosi strati per combattere il freddo e l’umido che tipicamente si soffrono nella bassa Emilia in questa stagione, il ponte che si affaccia sulle prime due curve del tracciato di Fiorano ospitava già un centinaio le persone che avevano preso il proprio posto con larghissimo anticipo.

Scalette e sgabelli erano spuntati già la sera prima ed appoggiati come ‘segnaposti’ dei fotografi più incalliti, che per altro non hanno disdegnato nemmeno la postazione sopraelevata in mezzo ai Tifosi. Il sole è sorto dietro alle nuvole, ma non ha rischiarato le… idee! Anzi, una fitta nebbia ha continuato ad avvolgere l’ambiente, mentre alle 7:30 sono arrivati alcuni membri delle squadre private di sicurezza per verificare assieme alle forze dell’ordine che la giornata si svolgesse nella massima regolarità.

Il sindaco di Maranello, Luigi Zironi, aveva chiesto rinforzi ai Comuni del territorio per garantirsi un numero di vigili urbani in grado di reggere l’impatto dei Tifosi che non volevano perdersi un evento storico, tanto da organizzarsi con la colazione… fai da te in loco, sfruttando un geniale fornelletto da campo per caffelatte e biscotti.

Tifosi Ferrari a Fiorano

Foto di: Francesco Corghi

Il ponte è stato velocemente preso d’assalto e nel giro di un’ora era praticamente impossibile muoversi dalla propria postazione, se non con la certezza che lo spazio lasciato non lo avresti più ritrovato vista la pressante calca. Alcuni hanno provato a mettersi a cavalcioni del piccolo parapetto che separa il marciapiedi dalla strada (nonostante i cartelli di divieto), immediatamente redarguiti dai vigili che hanno fatto il possibile per creare anche solo un pertugio per chi doveva passare e spostarsi, senza dover rischiare ed andare nella già trafficata Via Giardini.

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Alle 8:00 le vetture della gente che si recava a lavorare erano chiaramente aumentate e alcuni hanno pure salutato i presenti con colpi di clacson e urla di incitamento che ben presto un gruppetto ha preso come punto di partenza per lanciare cori pro-Ferrari, Hamilton e soprattutto Charles Leclerc.

Bandiere e striscioni non potevano altresì mancare per colorare l’uggiosa mattinata, nebbiosa fino alle 9:00 e l’avanzante timore di non poter vedere operazioni in pista di lì a breve, nonostante i commissari avessero effettuato una perlustrazione sulla Safety Car e una sistemazione di un paio di vie di fuga con il trattore.

Tifosi Ferrari a Fiorano

Foto di: Francesco Corghi

La vista obnubilata dai banchi di nebbia ha per lo più distratto e scoraggiato i presenti, intenti a mangiarsi brioches chiacchierando per ingannare il tempo, ma soprattutto ha oscurato la visuale della saracinesca del garage dal quale Hamilton è uscito alle ore 9:16.

Il suono del motore turbo ibrido V6 ha richiamato l’attenzione dopo un paio di marce scalate e la SF-23 è spuntata in curva 1 elevando un vero e proprio boato della folla, mentre Lewis (distinguibile dal casco giallo e dal #44 sulla pinna del cofano motore) agitava la mano salutando per la prima volta da una Ferrari i suoi nuovi sostenitori.

Due giri di controllo dei sistemi e delle condizioni della pista, poi nuova sosta ai box prima di iniziare il lavoro, mentre la nebbia ha cominciato ad alzarsi mostrando finalmente tutto il tracciato e la palazzina che da un paio di anni è la casa di Antonello Coletta e dei programmi WEC e GT e che si trova alle spalle dei box dove si osservava anche la Casa del mitico Enzo.

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Tifosi Ferrari a Fiorano

Foto di: Francesco Corghi

Scattate le prime foto e portati a casa gli immancabili video da condividere immediatamente sui social, la soddisfazione dei presenti si è fatta subito sentire, consapevoli di vivere un sogno ad occhi aperti.

“Siamo venuti in tre dal Piemonte, non potevamo perderci questo appuntamento e abbiamo prenotato un albergo per essere già qui in tempo”, ci racconta Sandro, ragazzo di Novara che assieme agli amici torinesi, Mattia e Fabio, alle 7 era già appostato dopo essere giunto a Maranello in macchina il giorno prima.

“Siamo riusciti ad incontrare Leclerc davanti alla sede Ferrari, al quale ho fatto firmare un mio disegno, una bellissima emozione. Mi sono appassionato alla F1 grazie al film Rush e non potevo perdermi questa giornata”.

Mattia aggiunge: “Verso mezzogiorno di martedì eravamo qui, ne abbiamo approfittato per fare un giro del paese, ma poi ci siamo piazzati davanti all’ingresso della fabbrica con la speranza che il… Re uscisse (riferimento ad Hamilton, chiaramente, ndr), ma purtroppo non si è visto. Rimane comunque una grande esperienza, ci aspettavamo così tanta gente e quindi era meglio venire presto”.

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Tifosi Ferrari a Fiorano

Foto di: Francesco Corghi

Curioso anche capire l’ago della bilancia del tifo da che parte comincia a pendere, ora che è arrivato un pluricampione del mondo e fuoriclasse come Hamilton ad affiancare un indiscusso beniamino ferrarista quale è Leclerc.

Stando al trio intervistato si è registrato un risicato 2-1 a favore del monegasco, ma tutti si trovano d’accordo su una frase condivisa: “Alla fine viene la Ferrari prima di tutto, quindi se una Rossa vince siamo contenti”.

Nonostante qualche stemma Mercedes e addirittura un tir con la cabina aerografata con le immagini dell’inglese che ha attraversato per due volte il ponte di Fiorano a trombe bitonali spiegate, si può tranquillamente dire che l’attesa per un pilota non ha messo in ombra l’altro; curioso il fatto che i cori per Leclerc non siano mancati anche nei momenti in cui Hamilton sostava ai box. Ha colpito anche una vistosa immagine di Charles formato santino stampata e sventolata assieme alle bandiere del Cavallino e al tricolore, che si sommavano agli striscioni che inneggiavano ad entrambi i piloti.

Ci si aspettava poi una scappata dell’inglese a salutare i presenti e l’episodio più divertente si è consumato quando tre fotografi ufficiali del Cavallino sono entrati in pista a piedi per scattare le immagini dell’ambiente circostante; qualcuno ha notato che uno di questi era di colore e – un po’ troppo frettolosamente – ha urlato: “Arriva Lewis!”.

In diversi hanno cominciato a scavalcare il guardrail del ponte per scendere giù verso le reti della pista, rimediando un paio di scivoloni e una ruzzolata (priva di lesioni) per la pendenza e l’erba bagnata. Salvo poi mostrare un amaro disappunto quando la verità è venuta a galla, assieme alle macchie di fango sui pantaloni…

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Tifosi Ferrari a Fiorano

Foto di: Francesco Corghi

Il vero Lewis ha terminato il suo programma dopo 30 giri e alle 12:42 è salito su una vettura di servizio per raggiungere il pubblico alla prima curva, che lo ha accolto con un secondo boato appena si è aperto lo sportello della vettura. Un minuto e via, anche perché la pioggia ha cominciato a scendere copiosa dal cielo convincendo i presenti che a quel punto era meglio andare a cercare qualcosa da mangiare, visto l’orario.

Il ponte si è velocemente svuotato: sono rimasti solo gli irriducibili che alle 13:30 sono stati premiati con i primi 8 giri dello stint di Leclerc, salito sulla SF-23 numerata con il suo personalissimo 16. Una ‘beffa’ per chi pensava che anche i piloti si sarebbero dedicati alla tagliatella, tant’è che alcuni sono tornati di corsa a caccia di una postazione.

Il monegasco in totale ha messo insieme 14 tornate, in tre stint di guida, poi anche Charles è corso a salutare e ringraziare i Tifosi, deliziati per altro con un paio di ‘donuts’ in prima ed ultima curva, portando a termine una giornata storica per il Cavallino ed indimenticabile per chi ha avuto non solo la fortuna di poter essere presente, ma ha anche avuto la volontà e capacità di affrontare un meteo che ha necessitato davvero di un… grande Cuore Ferrari.

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