Il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale, con una dotazione complessiva di 400 milioni di euro derivanti dal PNRR, rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese italiane, in particolare per quelle situate in Sardegna, inclusa Olbia e la Gallura. Il fondo mira a sostenere progetti che riducono le emissioni di gas serra, promuovendo l’adozione di tecnologie innovative e processi produttivi sostenibili, allineandosi alle politiche dell’UE contro i cambiamenti climatici.
Apertura delle domande
Le aziende interessate potranno presentare domanda a partire dal 5 febbraio 2025 fino al 8 aprile 2025, attraverso la piattaforma online di Invitalia. Il fondo, strutturato per incentivare la transizione ecologica del sistema produttivo, pone particolare attenzione alle imprese localizzate nel Mezzogiorno e alle realtà energivore.
Obiettivi del fondo
Il Fondo per la Transizione Industriale è stato ideato per accompagnare le imprese italiane verso un modello produttivo più sostenibile ed efficiente, in linea con gli obiettivi climatici europei. Gli interventi finanziabili sono finalizzati a ridurre le emissioni di gas serra, ottimizzare l’uso delle risorse e integrare tecnologie all’avanguardia nei processi industriali.
Risorse riservate
Il fondo è strutturato per garantire un forte sostegno alle imprese localizzate in aree strategiche e a quelle caratterizzate da elevati consumi energetici:
- 40% delle risorse (pari a 160 milioni di euro) è destinato alle imprese con progetti da realizzare nelle Regioni del Sud Italia, tra cui la Sardegna. Questa priorità mira a colmare il divario economico e produttivo tra il Mezzogiorno e il resto del Paese, incentivando le imprese locali a innovare e crescere.
- 50% delle risorse è riservato alle imprese energivore, ovvero quelle con elevati consumi di energia. Queste realtà, essenziali per il tessuto industriale italiano, possono trarre vantaggio dal fondo per ridurre la loro dipendenza energetica e migliorare la sostenibilità dei processi produttivi.
Questa struttura garantisce un’equa distribuzione dei fondi e incentiva progetti che abbiano un impatto significativo sull’efficienza energetica e sull’innovazione tecnologica.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese strettamente legate alla realizzazione dei programmi di investimento definiti all’articolo 7 del Decreto del 21 ottobre 2022, riguardanti:
- Suolo aziendale e relative sistemazioni, entro il 10% dell’investimento totale ammissibile.
- Opere murarie e assimilate, entro il 40%, e solo se funzionali al raggiungimento degli obiettivi ambientali.
- Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione.
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, rendendo questa misura particolarmente vantaggiosa per le imprese che intendono innovare e ridurre il proprio impatto ambientale.
Vantaggi specifici per la Sardegna
Grazie alla quota del 40% riservata al Mezzogiorno, le imprese della Sardegna, in particolare quelle di Olbia e della Gallura, potranno beneficiare di una maggiore possibilità di accesso ai fondi. Questo incentivo è particolarmente strategico per:
- Settore nautico: investimenti in tecnologie innovative per la costruzione e la manutenzione di imbarcazioni.
- Logistica e trasporti: progetti di efficienza energetica per i magazzini e l’autoproduzione di energia.
- Turismo e ospitalità: installazione di sistemi sostenibili per l’energia e la gestione delle strutture ricettive.
Come accedere al fondo
Per accedere al Fondo per la Transizione Industriale, le imprese devono seguire questi passaggi:
- Preparare la documentazione: predisporre un progetto dettagliato che evidenzi gli interventi programmati, i costi stimati e i benefici ambientali attesi.
- Verificare i requisiti: assicurarsi che le spese rientrino tra quelle ammissibili e che l’impresa soddisfi i criteri richiesti.
- Presentare domanda: compilare e inviare la documentazione tramite la piattaforma di Invitalia, attiva dal 5 febbraio 2025. Per maggiori informazioni, visita il sito dedicato al fondo transizione industriale.
Differenze con Transizione 5.0
Il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale è una cosa diversa dal Piano Transizione 5.0. Le due misure, pensate per sostenere le imprese italiane nella transizione ecologica e digitale, sono però complementari. Vediamo le differenze
Obiettivi:
- Il Fondo per la Transizione Industriale mira principalmente all’adeguamento alle politiche UE sul clima, favorendo interventi di efficienza energetica e uso sostenibile delle risorse.
- Il Piano Transizione 5.0 punta invece a promuovere la trasformazione digitale e tecnologica delle imprese, sostenendo l’acquisto di beni strumentali avanzati e progetti di ricerca e sviluppo.
Tipologia di agevolazioni:
- Il fondo offre contributi a fondo perduto per investimenti in efficienza energetica e sostenibilità.
- Il Piano Transizione 5.0 prevede crediti d’imposta per beni materiali e immateriali, ricerca, innovazione e formazione.
Cumulabilità:
- Le agevolazioni del fondo non sono cumulabili con altri contributi pubblici, inclusi quelli del Piano Transizione 5.0, se finanziati con risorse europee come il PNRR.
- Il Piano Transizione 5.0 consente il cumulo con altre misure, a condizione che il totale non superi il costo dell’investimento.
Beneficiari:
- Entrambe le misure si rivolgono a imprese italiane, ma il fondo riserva il 40% delle risorse al Mezzogiorno e il 50% alle imprese energivore.
Il ruolo del Cipnes Gallura
Il Cipnes Gallura, per sua missione istituzionale, supporta le aziende del territorio nell’informazione e nell’accesso a tutte le misure di sostegno promosse dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione Sardegna. L’obiettivo è favorire lo sviluppo economico, l’innovazione e la competitività delle imprese di Olbia e della Gallura.
Per maggiori dettagli e assistenza:
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