Comprare un similfrullino elettrico? Quando mai…


Comprare un sillfrullino elettrico? Quando mai…Così, similfrullini, definiscono le auto elettriche due simpaticoni di Aosta che ci scrivono fingendo di chiedere consigli su che tipo di auto acquistare. Per poi infilare una serie di sgradevoli sciocchezze. Vaielettrico risponde. Per scriverci la mail è info@vaielettrico.it

Comprare un similfriullino? Non ne vediamo la ragione, ecco tutti i motivi…

“Dovrei cambiare la mia macchina, Euro 4 benzina e ne parlavo con un amico che ha un Euro 5 diesel con lo stesso mio problema. Cercavamo una sola ragione che ci convincesse a comprare un’auto elettrica a pile, ma con tutta la buona volontà non ne abbiamo trovata neanche una. 1) Autonomia insufficiente, usiamo l’auto per lavoro non solo in città e non possiamo stare fermi ogni giorno a ricaricare. 2) Colonnine non ce ne sono, un paio di stazioni da tre colonnine in tutta Aosta. 3) Viviamo come il 70% degli italiani  in condominio e noi, in più, in ZTL storica dove impensabile avere colonnine private. 4) Costo di acquisto dell’auto a pile esorbitante. 5) Valore del mio usato termico , praticamente è da demolire. 6) Batterie in caso di sostituzione, da 10.000 a 40.000 euro escluso il montaggio. 7) Quanto dura una batteria? 5- 6 anni con decadimento quanto? ancora meno km? 8) Con il progredire della tecnologia è probabile che un’auto elettrica acquistata oggi valga zero tra due anni.

I prezzi dell’elettricità saliranno alle stelle e serviranno centrali nucleari

9) pericolo di incendio, costi in aumento dei meccanici per magazzini e trasporti e stoccaggio delle batterie nuove e usate, assicurazioni e chi paga? 10) ci viene da ridere a pensare ad una giornata di esodo estivo con milioni di macchine di vacanzieri che devono ricaricaricare almeno una volta per andare da Torino a Rimini a 70 all’ora. 11) Il prezzo dell’energia elettrica alle colonnine aumenterà in modo vertiginoso dato che lo Stato non rinuncerà alle accise. 12) Con un calcoletto da scuola media inferiore si evince che di energia elettrica non ne abbiamo a sufficienza senza fare grosse centrali. Sarebbero necessarie almeno alcune centrali nucleari (come fanno tutti, Cinesi in testa), ma per il 2035 🤣 non è immaginabile anche perché non abbiamo ancora neppure deciso dove mettere le scorie radioattive degli ospedali). E non saranno certo immaginabili milioni di pannelli e ventole“.

Comprare un similfriullinoComprare un similfrullino cinese? In fronte non ci abbiamo scritto Giocondo…

Per il resto non abbiamo trovato un solo punto a favore che non sconfinasse nel masochismo. Ed è ancora da verificare se veramente l’intero ciclo delle pile sarà virtuoso per la CO2 e altre emissioni. PER FAVORE, voi che siete giornalisti colti e informati su come gira il mondo, DITECI COSA fare che siamo la stragrande maggioranza dei potenziali utenti EV. Però in fronte non ci abbiamo scritto Giocondo per ora ci teniamo cari  i nostri Euro 4 e 5 e cucù auto elettrica…Mi sa che difendete una causa persa, persa soprattutto per noi che usiamo l’auto ogni giorno per campare. E vediamo il disastro colpevole della nostra prestigiosa tradizione termica  automobilistica europea a favore dei ‘similfrullini’ cinesi. Marco Broglio e Massimo, Aosta

La Dacia Spring, al momento l’elettrica meno cara: 14.900.

Un cumulo di sciocchezza scritte con toni inaccettabili

Risposta. Visto che chiedete cosa fare, il primo consiglio è imparare l’educazione e mettere da parte la vostra stupida strafottenza. Il messaggio è pieno di sciocchezze, ma la cosa più grave è proprio il tono da presa in giro e di arroganza che accompagna ogni riga. Scrivere che cambiare le batterie (perché mai, poi?) costerebbe fino a 40 mila euro già qualifica la serietà delle vostre considerazioni. Così come affermare che in tutta Aosta ci saranno un paio di stazioni di ricarica o che un’elettrica usata vale zero. O che l’autonomia è insufficiente per i normali spostamenti giornalieri e che i prezzi delle auto sono inavvicinabili (la Dacia Spring parte da 14.900, la Leapmotor T03 da 15.500). E che di energia elettrica non ne abbiamo a sufficienza e avremo bisogno di centrali nucleari. Date che “non ci avete scritto Giocondo“, dovreste sapere che possiamo farcella benissimo, grazie anche all’aumento della produzione da rinnovabili. Con quelli che definite “pannelli e ventole“, già nel 2024, su un totale di consumi di 312,3 miliardi di kWh, la copertura da rinnovabili è salita al 41,2%. Ed è in continuo aumento. Per finire: comprate quel che vi pare, ma evitate di scrivere stupidaggini copiate (male) dai social.

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