I motori sono già in movimento in vista della prossima scadenza della Rottamazione quater delle cartelle esattoriali. Nel 2025, il calendario dei pagamenti segna in rosso la data del 28 febbraio 2025, senza, almeno per il momento, alcuna ragionevole prospettiva di una Rottamazione quinques per il salvataggio di coloro che non sono riusciti a pagare. Tuttavia, emerge un reale slittamento al 5 marzo, grazie ai cinque giorni di tolleranza previsti dalla legge.
Quali alternative esistono per coloro che non riescono a pagare la settima rata della Definizione agevolata? E cosa accade alle cartelle esattoriali per coloro che decadono dalla Rottamazione quater? Sono molte le domande sollevate dai lettori: il legislatore sembra non premiare lo sforzo fatto dai contribuenti, ma è davvero così? Analizziamo insieme tutte le ultime novità.
Rottamazione cartelle 2025: dettagli sulla 7ª rata e termini di pagamento
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ricorda le scadenze previste per il calendario della Rottamazione quater delle cartelle esattoriali per il 2025. In particolare, per non perdere i benefici della Definizione agevolata introdotta dalla Legge n. 197/2022, è indispensabile aver pagato nei modi e nei termini di legge le scadenze precedenti alla settima. Inoltre, è fondamentale effettuare il versamento della 7° rata entro il 28 febbraio 2025.
Tuttavia, grazie ai 5 giorni di tolleranza permessi dalla normativa, l’Agenzia considera tempestivi e validi a tutti gli effetti di legge i pagamenti eseguiti entro e non oltre il 5 marzo 2025 (mercoledì).
Nonostante le prospettive fiscali possano apparire meno cupe di qualche mese fa, è importante sottolineare che in caso di mancato, tardivo o parziale pagamento, si perdono i benefici della misura agevolativa. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione considera i pagamenti effettuati a titolo di acconto sulle somme dovute. Il debito originario, comprensivo di sanzioni, interessi e aggio, risorge integralmente.
Nuove regole per la rateizzazione del debito
Dal 1° gennaio 2025, sono migliorate le previsioni per i decaduti delle misure agevolative. Infatti, il decreto legislativo n. 110/2024 ha introdotto nuove regole per il pagamento dilazionato dei debiti tributari.
La buona notizia per i contribuenti riguarda la possibilità di spalmare il debito su un piano rateale in 7 anni e oltre.
Tuttavia, è importante sottolineare che gli interessi, le sanzioni e l’aggio aboliti dalla Rottamazione quater, tornao ad applicarsi in caso di decadenza della definizione agevolata.
Pertanto, sarà possibile rateizzare il debito complessivo maturato fino al momento della richiesta di dilazione dei pagamenti delle cartelle esattoriali.
Come richiedere la rateizzazione in 120 mesi
Per i decaduti dalla Rottamazione quater esiste un’ancora di salvataggio, seppur limitata rispetto alla definizione agevolata, ed è rappresentata dalla rateizzazione del debito.
Secondo quanto riportato da fiscooggi.it, a partire dal 1° gennaio 2025, i contribuenti possono presentare una “semplice richiesta” per rateizzare debiti fino a 120.000 euro senza allegare alcuna specifica documentazione.
La dilazione di pagamento delle cartelle esattoriali può essere richiesta per:
- 84 rate (7 anni) per le richieste presentate nel 2025-2026;
- 96 rate (8 anni) per le richieste presentate nel 2027-2028;
- 108 rate (9 anni) per le richieste presentate dal 2029.
La domanda può essere presentata tramite il servizio online “Rateizza adesso” o il modulo RS, disponibile anche via PEC o agli sportelli. In alternativa, per comprovare la difficoltà economica, occorre presentare una richiesta di rateizzazione “documentata”. In questo caso, il pagamento delle somme dovute potrà essere spalmato fino a 120 mesi (10 anni), anche per importi superiori a 120.000 euro. Per eventuali proroghe, è indispensabile certificare il peggioramento della situazione economica.
Cosa succede se non richiedi la rateizzazione e sei decaduto dalla Rottamazione quater
Chi non presenta domanda di rateizzazione e non rispetta i termini di pagamento rischia il recupero forzoso del debito da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, comprensivo di sanzioni, interessi e aggio. L’Agenzia può avviare azioni cautelari ed esecutive, come fermi amministrativi o pignoramenti, per recuperare le somme dovute.
Possibilità di una nuova Pace Fiscale?
Di sicuro, difficilmente ci sarà una nuova Pace fiscale nel 2025, almeno finché le nuove regole della riscossione non produrranno i risultati sperati. La lotta contro l’evasione fiscale sta dando i suoi frutti, e per questo motivo sono state modificate le condizioni anche per l’ente impositore, che dovrà impegnarsi più attivamente nel recupero dei crediti.
Nonostante questi sviluppi, chi non rispetta i termini di pagamento della Rottamazione quater perde tutti i benefici legati alla misura agevolativa, con il rischio di dover affrontare un pesante recupero forzoso del debito.
Cosa sapere in breve sulla Rottamazione quater delle cartelle esattoriali 2025:
- Qual è la scadenza per il pagamento della settima rata nel 2025? La scadenza ufficiale è il 28 febbraio 2025, con una tolleranza fino al 5 marzo. Se il pagamento non avviene entro questa data, si perdono i benefici della Rottamazione quater.
- Come posso rateizzare il debito nel 2025? Dal 1° gennaio 2025, è possibile rateizzare il debito fino a 120.000 euro senza dover fornire documentazione, con piani di pagamento che vanno fino a 10 anni, a seconda dell’importo.
- Cosa succede se non rispetto i termini di pagamento? In caso di mancato pagamento o mancata richiesta di rateizzazione, l’Agenzia delle Entrate avvierà il recupero forzoso del debito, con possibilità di azioni come fermi amministrativi o pignoramenti.
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