Per completare la Terza Circoscrizione, dopo Stadio e Borgo Milano che abbiamo tratto ieri sulla Cronaca di Verona, ecco la seconda puntata con i problemi, le risorse sprecate, i sogni di un’altra zona molto popolata e molto ricca di risorse naturali. Una per tutti, Villa Pullè.
CHIEVO BORGO NUOVO SAN MASSIMO PONTE CATENA Particolarità di queste zone. Basson: quartiere isolato, ma con forte rete associativa; San Massimo è quartiere circondato da ferrovie e isolato dal resto della città; Borgo Nuovo: quartiere storico, riqualificato e con aumento della densità abitativa, con presenza di centri di aggregazione un po’ dismessi. Catena: Importante per Forte Procolo e il Parco dell’Adige Nord, molto residenziale avrebbe necessità di vedere meglio sfruttate le risorse naturali. Navigatori: quartiere cuscinetto e di attraversamento, molto residenziale. Chievo: importante per Villa Pullé e per la diga. Chi abita qui? Unico centro di aggregazione giovanile che funziona abbastanza bene, per il resto popolazione anziana. l’età media infatti è molto alta in tutti i quartieri, con eccezione di Basson che ha età media più bassa. Tessuto abitativo variegato ed eterogeneo, con edilizia residenziale pubblica e abitazione di cooperative di abitanti (Chievo e non solo). Negli ultimi anni è aumentata l’edilizia privata. Quartieri generalmente molto verdi, caratterizzati da strutture molto interessanti come forte Chievo e forte Procolo. Risorse fisiche e sociali: c’è mancanza di asili nido, la zona è completamente scoperta, ci sono solo asili privati, ma in generale, l’ offerta è minore rispetto alla domanda. Ci sono varie famiglie con figli, ma mancano posti per inserirli al nido. Luoghi di incontro, pochi: l’ex cineteatro non è più utilizzato. Non avere luoghi di aggregazione per un quartiere così popoloso rischia di fare spostare persone che cercano attività da fare. Borgo Nuovo ha un centro di aggregazione giovanile, e una sala civica in via Trapani. Di conseguenza è molto forte l’uso dell’auto privata per spostarsi in altre zone della città alla ricerca di attività. Piste ciclabili: partono, iniziano, ma poi non sono collegate. E se ci sono, sono mal tenute. Recenti trasformazioni hanno portato a grandi attrattori di traffico a causa dell’apertura di molti supermercati con il conseguente deperimento delle botteghe storiche. Tutti i supermercati sono su corso Milano, alcuni nel Saval, e ciò rende questi quartieri luoghi di attraversamento, anche verso l’Ospedale di Borgo Trento, o per l’uscita verso il lago (regionale 11 e statale 12). San Massimo in particolare sarà coinvolto per lavori dell’alta velocità sia sulla Milano-Venezia che per la linea del Brennero. Aumenteranno i problemi di viabilità e la quantità di macchine in transito. San Massimo ha un problema di accesso importante, in quanto ci sono ancora i collegamenti ottocenteschi. Via san Marco – attraversamento per chi va verso la grande Mela. Quando la ferrovia sarà integrata al parco nord, San Massimo non sarà più tagliato fuori, ma si potrà raggiungere a piedi la Spianà. ma ci vorranno anni. In un certo senso, San Massino stava meglio quando era un comune separato, perché va ancora trovata l’unità con la città. Bella la pista ciclabile che si attiva in via Sardegna, ma poi finisce nel nulla, si chiede collegamento con Santa Lucia. Bisogni. Non è prevista l’integrazione del quartiere nel progetto del filobus Valorizzazione edifici di pregio. Come si diceva, ci sono risorse non utilizzate al meglio: Forte Chievo (usato per lo più da associazioni) e forte Procolo (oggetto di riqualificazione dello spazio esterno e successivamente partirà valorizzazione dell’interno, stato di conservazione buono, ma bisogna capire come riempirlo). Molti presidi sanitari, ma privati, il presidio pubblico di via Campagna sta per essere dismesso quindi sarà un problema (distretto 1) perchè serve tutta la circoscrizione. La progressiva dismissione porta concentrazione su via Poloni, ma porterà problemi di accessibilità/parcheggi visto che la zona è già congestionata. Sogni per il futuro Maggiori luoghi di aggregazione. Biblioteche. Solo a San Massimo, ma complesso raggiungerla per strettoie di ferrovia che taglia città.
Al Basson per i negozi è un deserto
BASSON
Particolarità: quartiere abbastanza isolato, ma con un modesto senso di comunità (legato al circolo NOI). Ci sono parecchi luoghi dismessi, paesaggio di campagna e un aumento di zone residenziali. Chi abita qui? Molti anziani e tante famiglie con bambini, quartiere che si è espanso molto. Alcuni studenti, lavoratori e turisti alloggiano in zona gardesana e bresciana. Grave carenza di negozi: non c’è nulla. Gli abitanti si devono muovere sempre o verso Bussolengo o verso corso Milano. L’edilizia è di case singole, basse, e piccoli condomini, corti rurali. Recentemente è stato costruito un condominio a 7 piani – unico nel genere. Chi si trasferisce qui lo fa anche perché il costo delle case è inferiore ad altre zone della città. Risorse: la presenza di un bar, una pizzeria d’asporto aperta da poco, una farmacia, una parrucchiera, un panificio, giornalaio. Un negozio di alimentari presente ha chiuso da poco. Unico centro di aggregazione il Circolo NOI, con piccola biblioteca. Durante l’amministrazione precedente era stato detto che al posto della casa rurale si sarebbe costruita una sala civica, al momento è stata demolita la casa rurale ma non si è più sentito parlare della sala civica. Raccolta differenziata porta a porta, ma vanno a portare immondizie da altre circoscrizioni – si crea effetto discarica. Ci sono alcuni parchi, come parco Girandola. Forte la presenza di elevato traffico, è una zona di passaggio per raggiungere la zona industriale. Di conseguenza ci sono pericoli per le uniche due scuole che servono il quartiere – una materna e una primaria (A settembre è in previsione attraversamento pedonale protetto che servirà soprattutto le scuole). Necessità: non ci sono medici di base. Problema con distretto ULSS di via Campagna. Ci sono timori che i servizi di prossimità esistenti chiudano. Servono servizi: Ufficio postale (bisogna sempre andare a San Massimo/Chievo); palestra – che è all’interno della scuola elementare, ma è piccola e non soddisfa la domanda. Sogni per il futuro Che le zone verdi rimangano tali, ce ne sono molte e si spera che non vengano distrutte. Non più consumo di suolo. Collegamento tra quartiere e San Massimo con ciclabile. Sicurezza: non ci sono vigili, ora c’è un controllo di vicinato, ma ci sono molti ladri.
TERZA CIRCOSCRIZIONE, I PROGETTI MANCATI
Ci sono progetti che non sono ben riusciti. per esempio lo Stadio come come spazio da vivere integrato al quartiere. E poi il teatro di Borgo Nuovo, progetto esistente mai partito. Le piste e i percorsi ciclabili per pedoni sono progetti parzialmente riusciti, ma da migliorare. Corso Milano è stato rifatto ma il traffico è sempre elevato e disordinato. Va disegnata la città con maggiore attenzione per la persone con disabilità
PROGETTO CHE MANCA E BISOGNEREBBE FARE
Come a ponte Catena un campetto da basket per i ragazzi e da calcio per gli adolescenti. Parco della Spianà collegato allo stadio e fruibile in sicurezza, così come Villa Pullè, le ex piscine al Lido, teatri di quartiere e luoghi d’incontro. Bagni chimici nei parchi e fuori lo stadio per i tifosi. Collegamenti ciclabili tra i quartieri. La rotonda tra via Albere e salita santa Lucia/ingresso tangenziale. Parco sportivo Ex Spianà per tutti, non ad iscrizione/tessera associativa. Progetto ztl durante le partite allo Stadio. PROGETTO CHE C’E’ E CHE PENSO SIA BEN RIUSCITO – VERDE Sicurezza stradale, attraversamento pedonale via Garibba. Casa colonica Saval; progetto sport giugno per i giovani, nel palazzetto dello sport.
MB (sesta puntata)
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link