Si infiamma il dibattito sul tema sicurezza stavolta nella zona più periferica della città, si susseguono le reazioni degli esponenti politici al grave fatto accaduto a Borello, una raffica di rapine avvenute intorno alle cinque di questa mattina. “Poteva succedere a chiunque”, ha detto Fratelli d’Italia attraverso il consigliere comunale Nicholas Pellegrini, interviene anche la Lega con il capogruppo Enrico Sirotti Gaudenzi: “Non danno tregua nella nostra città furti e aggressioni. È di questa mattina la notizia di più rapine messe a segno in poco tempo a Borello da due soggetti stranieri, addirittura a volto scoperto e armati di machete con cui hanno terrorizzato le persone coinvolte”.
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Lega: “E’ un punto di non ritorno”
“Personalmente – scrive Sirotti Gaudenzi – a nome della Lega Cesena, ho espresso la solidarietà alle vittime di questi tremendi episodi, recandomi poche ore fa al bar Gallo, il locale dove è avvenuto uno dei fattacci, per incontrare la titolare che, ancora scossa dall’accaduto, mi ha riferito di non aver ricevuto alcuna visita o telefonata da parte della giunta cesenate. Proprio per questo mi ha chiesto di poter parlare col sindaco con cui l’ho prontamente messa in contatto telefonico. Evidente la paura della titolare del bar, che, già rapinata più volte in due anni, ha sollecitato iniziative al primo cittadino, dicendogli di non avere più il coraggio di recarsi nuovamente al lavoro”.
Sirotti Gaudenzi ha informato dell’accaduto il deputato Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna: “Siamo giunti al punto di non ritorno. – osserva Sirotti Gaudenzi – Ormai l’utilizzo di armi da taglio per commettere qualsiasi illecito è all’ordine del giorno. Qualche giorno fa abbiamo appreso dalla stampa che in pieno centro a Cesena si sarebbe verificata una lite tra ‘bande di ragazzi’ sembra di origine nordafricana uno dei quali avrebbe brandito una lama. Oggi a Borello si è evitata per poco una tragedia ben più grave. Il problema sicurezza sta dilagando e assalendo anche località una volta tranquille. Non so se la maggioranza di sinistra che amministra questa città si sia accorta che sono tanti i cesenati costretti a modificare le loro abitudini di vita per evitare di trovarsi in situazioni di pericolo. Certamente si sarebbe potuto fare di più, per lo meno in termini di prevenzione e controllo del territorio, se le Giunte a guida Pd, storicamente, non avessero negato il problema”.
Pellegrini (Fratelli d’Italia): “Poteva capitare a chiunque, ad ognuno di noi”
Sul caso interviene anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Nicholas Pellegrini, residente nella frazione: “Quello che è successo a Borello questa mattina presto mi lascia e ci lascia a tutti amareggiati, impauriti e ci induce a riflettere, sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista sociale. Quello che hanno vissuto le persone coinvolte poteva capitare a chiunque, ad ognuno di noi, ne dobbiamo prendere consapevolezza. Massima vicinanza a tutti, in particolare a Claudia del Bar Gallo, che purtroppo non è la mia prima volta che si trova in situazioni simili”.
“A livello politico – scrive Pellegrini in una nota – credo che ogni amministrazione debba fare il massimo per garantire la sicurezza dei propri cittadini, non solo nei centri storici ma anche e soprattutto nelle periferie, non esistono più luoghi sicuri o meno esposti a determinati pericoli, lo siamo tutti. Possiamo parlare di telecamere all’ingresso e uscita dell’E45, ma come in questo caso, non avrebbero potuto evitare ciò che è successo ma possono sicuramente aiutare le forze dell’ordine nelle ricerche dei delinquenti. Su questo chiederò risposte all’assessore Ferrini.
“La verità – prosegue il consigliere di Fdi – è che iniziamo a pagare dazio per un’immigrazione clandestina durata per anni che ha riversato nelle nostre terre gente incline alla delinquenza, non lo dico io, lo dicono i dati che sono pubblici e che ognuno può vedere. Poi c’è il tema giustizia, chi commette questi atti si sente impunito e in possibilità di fare quello che vuole, i processi non ci sono e se ci sono sono lenti. Nel frattempo sta gente continua a vivere i nostri territori”.
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