Serve quell’emendamento al nuovo Codice della Strada, per evitare tante multe a cittadini inconsapevoli

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«Se l’AICE e la FISH non si fossero mosse subito – scrive Salvatore Nocera -, l’opinione pubblica si sarebbe resa conto di questo grave problema solo quando le prime contravvenzioni avrebbero cominciato a fioccare su cittadini e cittadine con e senza disabilità, costretti ad assumere psicofarmaci dietro prescrizione medica, ma inconsapevoli che con il nuovo Codice della Strada la loro guida è ora un reato. Data l’urgenza del caso, l’emendamento a quella norma dovrà essere proposto rapidamente»

Ho letto in Superando il dettagliato articolo di Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglia), intitolato Quella norma da correggere nel nuovo Codice della Strada e riguardante la recente modifica dell’articolo 187 del Codice della Strada.
Il Presidente della FISH, riprendendo e ampliando un precedente contributo di Giovanni Battista Pesce, presidente dell’AICE (Associazione italiana Contro l’Epilessia), denominato Quella norma del nuovo Codice della Strada che discrimina e pubblicato anch’esso da Superando, ha evidenziato in modo chiaro i rischi cui vanno incontro molte persone con disabilità a causa di tale modifica a quell’articolo del Codice della Strada. Esso, infatti, rispetto al Codice precedente, condanna a pene assai gravi chiunque guidi dopo avere assunto psicofarmaci (i cui contenuti sono dettagliatamente indicati nell’articolo di Falabella).
Al termine dell’illustrazione dei gravissimi rischi ai quali vanno incontro le persone con disabilità costrette ad assumere psicofarmaci dietro prescrizione medica a causa delle proprie condizioni di salute, il Presidente della FISH fa propria la proposta di un emendamento indicato nel precedente articolo dell’AICE, comunicando che la FISH stessa «muoverà formalmente i propri passi nei confronti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».

Data l’urgenza del caso, l’emendamento dovrebbe essere proposto per la prima Proposta di Legge utile attualmente in discussione. A seguito di conversazioni avute da chi scrive con il presidente dell’AICE Pesce, sembrerebbe che la prima di esse potesse essere la discussione riguardante la conversione in legge del cosiddetto “Decreto Milleproroghe” (Decreto Legge 202/24).
Ovviamente sarà il Governo a decidere definitivamente come risolvere il problema. Da parte mia, quale vecchio cofondatore della FISH, desidero esprimere il mio vivo senso di ringraziamento all’AICE e alla FISH per avere con urgenza sollevato questo problema, il quale sino ad oggi non mi risulta che altri organismi, quali organizzazioni di persone con disabilità o associazioni di consumatori, abbiano evidenziato pubblicamente. Né si sarebbe potuto fare appello al Garante Nazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità di recente istituzione, poiché ancora non sono stati pubblicati i recapiti ai quali noi cittadini possiamo rivolgerci.
Questo intervento del Presidente della FISH mostra la sensibilità della Federazione nei confronti dei problemi sollevati dalle Associazioni aderenti. Inoltre, la FISH sta offrendo un servizio non solo alle persone con disabilità ad essa aderenti, ma anche a tutte le altre, nonché a tantissime persone senza disabilità, costrette ad assumere psicofarmaci dietro prescrizione medica. Si tratta in sostanza di un pubblico servizio che la Federazione sta svolgendo, proprio perché è consapevole che il citato articolo 187, così come è attualmente formulato, è palesemente, anche se involontariamente, lesivo della libertà di mobilità di tante persone, e come tale censurabile quale incostituzionale, per contrasto con l’articolo 16, comma 1 della Costituzione.
Se l’AICE e la FISH non si fossero mosse con tanta urgenza, certamente l’opinione pubblica si sarebbe resa conto di questo grave problema sociale solo quando le prime contravvenzioni avrebbero cominciato a fioccare su cittadini inconsapevoli che la loro guida, legittima e necessaria fino a qualche settimana prima, adesso è divenuta un reato.
Sono certo, come lo sono sicuramente tutti gli interessati, che a seguito dell’intervento della FISH, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti si adopererà con la massima urgenza per ridare serenità e tranquillità a tanti cittadini e alle loro famiglie.



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