pagamenti online più flessibili e semplici con Multi Card Payments

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Air Europa amplia ulteriormente i servizi ai passeggeri e integra nel proprio sito web la tecnologia Hands In che permette di suddividere il pagamento dei biglietti al momento dell’acquisto tra più viaggiatori o su diverse carte di credito, a favore di una maggiore flessibilità e comodità.

Con il sistema Group Payments gli utenti possono suddividere il costo della transazione tra più persone, personalizzandone gli importi per ciascun partecipante e rendendo il processo più accessibile; inoltre è possibile generare link di pagamento, semplificando ulteriormente la gestione dei costi condivisi.

L’opzione Multi Card Payments permette di acquistare un biglietto utilizzando diverse carte di credito semplificando il processo di pagamento. Questa funzionalità si attiva anche in caso di operazioni rifiutate per fondi insufficienti, mostrando una finestra pop-up che permette all’utente di completare l’acquisto suddividendo l’importo su due carte.

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La fase successiva del progetto riafferma l’impegno della compagnia verso l’innovazione, includendo nuove opzioni di pagamento, tra cui PayPal: ciò permetterà ai viaggiatori di combinare PayPal con carte di credito e debito, con la possibilità di frazionare i pagamenti o posticiparli, garantendo una maggiore flessibilità e convenienza.

«Queste soluzioni rappresentano un ulteriore passo verso l’obiettivo di mettere l’utente al centro, offrendo la libertà di scegliere come vivere il proprio viaggio, in linea con il nostro claim ‘Decidi tu’. La possibilità di dividere i pagamenti tra più persone o tra più carte facilita gli acquisti e riduce ulteriormente le barriere per volare» commenta Yago Casasnovas, responsabile pagamenti, prevenzione frodi e distribuzione di Air Europa.

 


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[post_content] => Prosegue la crescita del gruppo Alpitour, che anche nell’anno finanziario chiuso a fine ottobre vede il proprio fatturato salire del 7%, arrivando a sfiorare i 2,1 miliardi di euro complessivi. E questo nonostante la crisi mediorientale abbia generato un crollo delle prenotazioni verso una destinazione core come l’Egitto. Un calo che è perdurato fino alla scorsa estate, rivela Gabriele Burgio al Corriere della Sera, quando i flussi per il Paese dei faraoni hanno cominciato a riprendersi.
Neos
Nel frattempo. aggiunge il presidente e amministratore delegato della compagnia, Alpitour ha reagito proponendo mete alternative come Capo Verde e la Repubblica Dominicana, grazie anche alla flessibilità garantita dall’avere una compagnia aerea in house. Nell’anno finanziario 2023-34 Neos ha in particolare trasportato 2,3 milioni di passeggeri, di cui 206 mila turisti internazionali in arrivo in Italia. La divisione tour operating ha invece toccato il milione di clienti con i suoi cinque brand, di cui circa 240 mila hanno scelto proprio l’Egitto.

Il futuro del turismo è roseo, prosegue Burgio: secondo il World Travel & Tourism Council nel 2025 e nel 2026 l’industria del travel sarebbe infatti destinata a crescere di una percentuale compresa fra il 3% e il 5% a livello globale, mentre nel 2030 il numero dei viaggi si prevede che raddoppierà rispetto al 2024, passando da uno a due miliardi.
Sviluppi
C’è quindi spazio per ulteriori sviluppi ma ci sono dei colli di bottiglia che ne rallentano l’espansione. Il problema è che aeroporti, aerei e ferrovie sono già al limite, rivela l’a.d. di Alpitour: il gruppo italiano vorrebbe da tempo potenziare la flotta Neos, portandola da 16 a 19 aerei, ma le difficoltà di Boeing stanno rallentando le consegne, tanto che il diciassettesimo vettore arriverà solo ad aprile.

Uno tra i segmenti a maggiore potenziale è poi quello del lusso, in un contesto di mercato che si sta sempre più polarizzando tra fascia alta e bassa. L’idea sarebbe quindi quella di potenziare l’offerta di hotel di alta gamma del brand VRetreats portandola a dieci strutture, ma in questo caso è la concorrenza di fondi e brand internazionali a rendere il progetto più complicato.
Strutture alberghiere
L’anno scorso l’80% del totale investito in strutture alberghiere italiane è arrivato infatti dall’estero, mentre i costi dei contratti di management sono triplicati rispetto al 2019. Senza contare l’appeal che le grandi major dell’hotellerie globale esercitano sugli stessi fondi d’investimento, se non altro per affinità culturale. Nonostante l’Italia abbia visto l’offerta a 5 stelle crescere del 35%, lo spazio per ulteriori sviluppi però ci sarebbe, conclude Burgio: tanto che le proprietà VRetreats nel 2024 hanno viaggiato con tassi di occupazione del 73%.
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[post_content] => “L’anno sarà caratterizzato da una crescente attenzione per la sostenibilità a lungo termine e la qualità del servizio, mentre l’industria si adatta per soddisfare le richieste di un viaggiatore sempre più esigente e consapevole”. Così il ceo di Les Roches, Carlos Díez de la Lastra, vede l’evoluzione dell’hotellerie nel 2025.

Secondo l’amministratore delegato della scuola elvetica di specializzazione in hospitality management, i viaggiatori danno infatti sempre più priorità alla sostenibilità nella scelta delle destinazioni e delle esperienze, privilegiando quelle che rispettano l’ambiente e promuovono la responsabilità sociale. Stando al rapporto Energy Insight di Cepsa, il 74% dei viaggiatori globali si impegnerebbe a ridurre la propria impronta ambientale e quattro su dieci valuterebbero l’impatto ecologico quando pianificano i loro viaggi. In tale contesto, l’intelligenza artificiale sta quindi emergendo come strumento di trasformazione per il settore dell’ospitalità, ottimizzando il consumo di risorse e riducendo al minimo gli sprechi.

Oltre a scegliere destinazioni che promuovono il benessere ambientale, i turisti optano poi sempre più spesso per quelle che danno priorità al benessere personale. Secondo un rapporto annuale Hilton, più della metà dei viaggiatori è disposta a investire in vacanze specificamente progettate per migliorare la qualità della vita e prolungare la salute. Anche in questo caso l’intelligenza artificiale, combinata con i dispositivi intelligenti, sta trasformando il settore del turismo del benessere, offrendo programmi personalizzati basati sui dati e sulle preferenze individuali in materia di salute. I resort e le destinazioni del benessere sfrutteranno queste tecnologie per progettare esperienze uniche e personalizzate, in linea con i desideri dei viaggiatori di sfuggire allo stress urbano e di immergersi in ambienti che favoriscono l’equilibrio mentale e fisico.

All’interno di queste fughe orientate al benessere, è emersa un’ulteriore tendenza in crescita: il bleisure, che unisce affari e tempo libero. Un numero sempre maggiore di professionisti, dopo aver portato a termine i propri impegni lavorativi, sceglie di prolungare il proprio soggiorno per godersi la destinazione in modo più rilassato. Questo fenomeno permette di bilanciare la produttività con i tempi morti, creando un’esperienza di viaggio più ricca ed equilibrata. La flessibilità del lavoro a distanza ha facilitato questo cambiamento, offrendo ai viaggiatori la libertà di allungare i loro viaggi e di esplorare nuovi luoghi mantenendo le prestazioni professionali. Questo cambiamento di paradigma non solo risponde all’esigenza di benessere personale, ma incoraggia anche una forma di turismo più sostenibile. Consentendo soggiorni più lunghi, il bleisure contribuisce a ridurre la pressione sui tradizionali punti di interesse turistico, a bilanciare la domanda e a promuovere viaggi più distribuiti e consapevoli.

L’experience economy continua infine a guadagnare slancio, segnando un cambiamento significativo nelle tendenze del turismo globale. Invece di accumulare beni materiali, i consumatori ora cercano esperienze che permettano loro di creare ricordi duraturi. Questa trasformazione è particolarmente evidente tra le giovani generazioni, che preferiscono attività in grado di andare oltre la semplice fruizione di una destinazione. Secondo il Changing Traveller report 2025 di SiteMinder, quasi due viaggiatori su tre sono ora più propensi a viaggiare per eventi dal vivo, a testimonianza della crescente importanza delle esperienze come parte integrante del viaggio. Dalle mostre interattive alle installazioni temporanee negli alberghi o negli spazi urbani, la combinazione di turismo e arte sta quindi diventando un’attrazione importante per i turisti. Gli hotel si stanno posizionando come poli creativi, non solo ospitando l’arte ma anche promuovendo la conservazione del patrimonio culturale. Integrando l’arte nella loro offerta, questi spazi offrono agli ospiti esperienze coinvolgenti e migliorano il loro soggiorno.
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[post_content] => Si chiude un ottimo 2024 per i Grandi Viaggi. “Uno tra i migliori di sempre, sia in termini di volumi, sia di margini”, sottolinea il direttore vendite Ciro La Rocca. E in effetti i numeri parlano chiari: Il consiglio di amministrazione della compagnia ha da poco approvato il progetto di bilancio per l’anno finanziario terminato lo scorso 31 ottobre, rivelando ricavi consolidati per 62,59 milioni di euro (57 mln nel 2023, +9,8%), nonché margini operativi lordi per 7,2 milioni (ebitda; 5,9 mln nel 2023, +22%). Il risultato netto è quindi salito a quota 3,29 milioni dai 2,84 mln dell’anno scorso (+15,5%).

«Le strutture in Italia hanno registrato un’occupazione media del 92%, quelle all’estero del 96%, con un incremento degli ospiti dell’8% rispetto al 2023 – prosegue La Rocca riferendosi al business villaggi della compagnia -. Tutti i nostri club hanno avuto delle ottime performance. A giugno e settembre sostenuti anche dalle nostre iniziative per gruppi e incentive, mentre a luglio e ad agosto è stato merito soprattutto degli individuali».

A spingere la domanda è stata soprattutto la flessibilità: «Abbiamo lavorato come una pura catena alberghiera, senza dare vincoli di arrivi e partenza. In molti hanno voluto così soggiornare da noi per nove-dieci notti. Un’elasticità e una propensione al dialogo con il mercato che puntiamo a conservare anche per il 2025».
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[post_content] => Pappalardo e Eberhard. Molte istituzioni e molti giornali si sono complimentati con Sandro Pappalardo per la nomina a presidente della nuova era di Ita Airways insieme a Lufthansa. Naturalmente glieli facciamo anche noi. Conosciamo da tempo la grande preparazione sull’aeronautica di Pappalardo, e il suo impegno nel turismo italiano. E’ una figura di prima grandezza nel nostro sistema.

Ma il problema si pone in un altro ambito: i poteri. A quando si legge tutti i poteri saranno convogliati nelle mani del ceo Eberhard, uomo Lufthansa che ha guidato con mano sapiente Air Dolomiti. A questo punto a Pappalardo rimane il lavoro di rappresentanza, o come si dice di moral souasion.

Forse va bene così, ma a me sarebbe piaciuto che al presidente Pappalardo venissero assegnate aree dei competenza specifiche. Perché ne ha le qualità e conosce il sistema. Probabilmente sono state scelte imposta da Lufthansa. Una figura che possa agire anche su scelte che magari non vengono condivise serve a Ita. Sono convinto che questo diventerà un problema da discutere.

Giuseppe Aloe
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[post_content] => Non sono passati forse neppure dieci anni da quando gli hotel erano compresi tra le proprietà Cenerentole del mercato real estate. Inseriti nel cluster generico alternative asset, gli alberghi erano considerati investimenti troppo complicati e rischiosi da molti investitori. Ma i tempi sono davvero cambiati e grazie anche a un aumento dell’interesse, e delle competenze, di molti player finanziari, unito a performance in costante crescita, oggi gli hotel sono ormai tra i target principali del mercato.

Lo dimostrano anche gli ultimi dati Cbre sull’Italia: nel 2024 le strutture alberghiere sono risultate la seconda asset class più ricercata, con un totale di 2,1 miliardi di euro di investimenti complessivi (+36% sul 2023), di cui 650 milioni registrati nel quarto trimestre. Durante il periodo ottobre-dicembre si è verificato in particolare un aumento delle operazioni effettuate da parte dei capitali value-add, dopo un anno fortemente caratterizzato dalle acquisizioni in vacant possession da parte di owner-operator. “Questo dato sottolinea la fiducia degli investitori nei confronti del settore, in particolare nei mercati leisure e nelle principali città d’arte – spiega una nota Cbre -. Gli investimenti core rimangono invece ancora limitati, anche se la disponibilità di capitali verso queste operazioni sta progressivamente aumentando. Dopo la rapida ripresa del post-pandemia, la crescita dei prezzi medi per camera nei mercati principali si sta progressivamente normalizzando, ma il sentiment degli operatori rimane positivo, anche nei mercati meno maturi”.

In generale, i volumi d’investimento del commercial real estate italiano nel 2024 sono stati pari a 9,9 miliardi di euro, segnando un aumento del 47% rispetto allo scorso anno. A questo risultato hanno contribuito i 3,6 miliardi di euro del quarto trimestre, in crescita del 23% sul medesimo periodo del 2023. Prima asset class si è confermata il retail, con volume complessivi pari a 2,9 miliardi. Dopo gli hotel, sul gradino più basso del podio si trovano gli uffici a quota 1,9 miliardi (+55% rispetto all’anno precedente). A seguire, il segmento industrial & logistics (1,6 mld), il living (715 mln) e l’alternative, proprio quello in cui una volta erano  inseriti gli hotel, con 440 mln.
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Ancora non ci siamo. Malgrado il decreto che dispone che qualsiasi unità immobiliare destinata alla locazione turistica debba munirsi da inizio anno, del Codice identificativo nazionale e la presentazione al Comune della Scia, in Veneto sono oltre 7400 le strutture ancora non ancora in regola. Vicenza e Rovigo le città maglia nera con il maggior numero di strutture irregolari.

Il dato emerge dall’analisi del ministero del turismo secondo il quale, ad oggi, delle 57.569 strutture registrate, ancora 7.484 (13%) non hanno richiesto il codice identificativo.

Accertamenti sono in corso e per quanti saranno accertati irregolari scatteranno le sanzioni che per un immobile privo del Cin possono arrivare a 8mila euro mentre la mancata esposizione è sanzionata con una pena pecuniaria che va da 500 a 5mila euro. L’assenza di estintori e rilevatori obbligatori è sanzionata con una multa che può arrivare fino a 6mila euro, ma attenzione per violazione accertata.
   
 
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[post_content] => Si chiama “Pedalaria”, la nuova ciclovia che collega l’aeroporto Leonardo da Vinci alla città di Fiumicino, infrastruttura che rientra tra le opere del “Dpcm Giubileo 2025” ed è interamente finanziata da Aeroporti di Roma, con un investimento pari a 1,8 milioni di euro.

Il nuovo percorso per pedoni e ciclisti parte dal principale scalo romano e si estende lungo 3.5 chilometri, per congiungersi, in viale del Lago di Traiano, alla pista ciclabile già esistente nella cittadina aeroportuale. La nuova ciclovia è il risultato di una proficua collaborazione tra ADR e l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Mario Baccini. “Pedalaria” offrirà infatti ai passeggeri, ai lavoratori dell’aeroporto e ai cittadini di Fiumicino la possibilità di vivere un’esperienza unica tra le bellezze naturali e le aree archeologiche, inclusi i Porti di Claudio e Traiano, intorno allo scalo.

Si tratta dell’iniziativa più recente sulla sostenibilità promossa da Adr, in cui l’impronta green è garantita da diversi fattori, come l’utilizzo di materiali drenanti come il cemento “Idrodrain” e gli impasti di legno riciclabile, scelti per ridurre al minimo l’impatto ambientale; i canali di scolo e “Rain garden” per la gestione delle acque; l’installazione di piante mediterranee provenienti dai 5 Continenti lungo l’ultimo tratto del percorso verso il Terminal 3, installazioni gestite nel rispetto del loro ciclo di vita.

«Con la realizzazione di ‘Pedalaria’ rafforziamo il nostro impegno per la promozione di una mobilità dolce, sostenibile e funzionale a migliaia di passeggeri e cittadini, oltre ai tanti lavoratori residenti in prossimità dell’aeroporto – ha dichiarato Marco Troncone, amministratore delegato di Adr -. Questa nuova infrastruttura rappresenta una ulteriore dimostrazione del nostro impegno ad investire nello sviluppo sostenibile del nostro aeroporto a 5 stelle, a beneficio dell’ambiente, delle persone che vivono il nostro scalo e del territorio che ci ospita».

«Pedalaria è un’opera spettacolare e davvero straordinaria – ha sottolineato il commissario straordinario per il Giubileo 2025 e sindaco di Roma, Roberto Gualtieri -. Collegando la città di Fiumicino all’aeroporto attraversa un tragitto meraviglioso, che passa vicino luoghi straordinari come i Porti imperiali di Claudio e Traiano. Si tratta di un intervento di grande qualità, con materiali di pregio. Ha una funzione sia turistica che di mobilità sostenibile per i passeggeri ed i tanti lavoratori che potranno recarsi in modo comodo e sicuro e sostenibile a lavorare in questa grande “città”, con 50 mila addetti presenti ogni giorno, di cui molti arrivano da Fiumicino: consentire lo spostamento in bicicletta è molto importante dal punto di vista ambientale».

 
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Il gruppo Volonline punta sempre più all’internazionalizzazione con il marchio EasyHotelXml: il broker alberghiero online di proprietà del  distribuito esclusivamente a tour operator, ota e bed banks in Italia e nel mondo sarà infatti presente alla Fitur di Madrid come co-espositore della software house Travel Compositor e all’Itb di Berlino, nello spazio di regione Lombardia all’interno dello stand Enit. “Nato come storage e webservice dei contratti diretti e delle connessioni di Volonline Group con channel manager, dmc, ota e bed banks, EasyHotelXml sta crescendo esponenzialmente, con una media del 15% ogni mese, e guadagnando quote di mercato come broker online per la vendita di camere alberghiere e servizi tramite xml sia in Italia, sia all’estero”, spiega il ceo e founder di Volonline, Luigi Deli.

Luca Adami

“Tale rapido sviluppo è reso possibili dagli accordi di cross selling con molti dei fornitori storici, ma anche dalle partnership distributive con alcune software house – aggiunge il brand general manager della business unit, Luca Adami -. Oggi EasyHotelXml è di fatto la piattaforma xml per l’internazionalizzazione di Volonline Group e ricopre un ruolo strategico per tutta la compagnia, in quanto il potere d’acquisto che genera contribuisce fortemente alla competitività del prodotto hotel e non solo. Nel 2024, il 25% delle vendite è stato in particolare generato da ota e tour operator italiani, mentre il 75% proveniva dall’estero. Il prenotato del 2025, che è già superiore a tutto l’anno passato, vede al momento un trend di crescita dell’11% in Italia e del 89% all’estero. A meno di due anni dalla sua nascita EasyHotelXml ha già raggiunto il break even, con uno share del 6% del giro d’affari del gruppo. L’obiettivo del 2025 è ora quello di superare il 10% di share”.
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