“Obiettivo prevenzione per la riduzione del rischio”

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“Obiettivo prevenzione per la riduzione del rischio”.

Ad affermarlo è il prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, nel corso della stipula di un importante protocollo firmato questa mattina nella Prefettura del capoluogo di regione finalizzato a porre in essere interventi mirati e sinergici, volti ad arginare il fenomeno dell’incidentalità sui luoghi di lavoro.

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Il protocollo è stato sottoscritto dal Commissario Straordinario per gli interventi infrastrutturali sulla SS.182 “Trasversale delle Serre”, Francesco Caporaso, dal Commissario Straordinario dell’Asp di Catanzaro, Antonio Battistini e dal dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catanzaro-Crotone, Annarita Carnuccio, alla presenza delle organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl e Ul.  

“La sicurezza su lavoro è una priorità – afferma deciso il prefetto – . Ho già convocato per il 28 gennaio un tavolo allargato sul fenomeno. La sicurezza per me è una priorità. Lo era a Lecco, Ravenna e lo è ora a Catanzaro. Il primo infortunio mortale del 2025 è avvenuto purtroppo a Lamezia Terme”. 

Poi dice: “Questo protocollo è concentrato sulla trasversale delle Serre ed è un prosieguo. Nel 2020 ce n’è stato un altro tra il Bit e le organizzazioni sindacali, poi nel 2022, tra il commissario Caporaso e i sindacati di categoria. Nel 2023 due protocolli di legalità tra le Prefettura e l’Anas. Questo di oggi è riferito ai lotti del quinto tronco è intende definire insieme attività congiunte per la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro”. 

E spiega: “Cercheremo di alimentare la banca dati per gestire in modo automatizzato le procedure di sicurezza e segnalare eventuali criticità. L’obiettivo è la prevenzione. Possiamo mitigare i rischi, ma rischio zero non esiste. Proporrò un patto territoriale di comunità e bisogna lavorare insieme. Basta agire in compartimenti stagni. I controlli devono essere non solo repressivi e sanzionatori ma se agiamo prima possiamo limitare i rischi. In Emilia se non avessimo agito in prevenzione i morti sarebbero stati migliaia”.

Dal canto suo, Francesco Caporaso, commissario straordinario per gli interventi infrastrutturali sulla SS 182, nel  ringraziare le parti sociali sostiene che si tratta “dell’ennesimo punto di arrivo. Queste iniziative non nascono oggi ma vengono dal 2019 col protocollo sottoscritto alla prefettura di Cosenza che ha trovato sperimentazione in un cantiere enorme di 30 chilometri dove è stata creata una banca sui cui vengono caricati i dati ed è prevista anche la possibilità di fare sopralluoghi preventivi. È l’ennesimo tentativo che facciamo e spero possa portare risultati positivi. Il prefetto ha ragione – ribadisce – non bisogna agire in compartimenti stagni, ma bisogna lavorare nella direzione della riduzione massima del rischio”.

Secondo Annarita Carnuccio, dirigente dell’Itl Catanzaro e Crotone “insieme siamo più efficaci per arrivare ad una maggiore tutela dei lavoratori sia sui contratti che sulla sicurezza. La patente a crediti inserita dal governo è un intervento emergenziale ma mirato a ridurre il rischio infortuni non solo dal punto di vista sanzionatorio ma per veicolare un messaggio di maggiore sicurezza. La patente a crediti richiede non soltanto requisiti minimi del testo unico, ma cerca di rendere competitive le imprese sulla sicurezza per essere virtuose. Quelle che mantengono il rispetto della sicurezza, la tutela dei lavoratori sui contratti e che si lancia nell’innovazione tecnologica per rendere sicuro il lavoro. Al centro del mondo del lavoro c’è la persona – evidenzia – la famiglia. Un’innovazione culturale e una competizione sulla tutela di lavoratori. Tanti fattori vengono presi in considerazione. La nostra parte la facciamo in modo efficace, dall’altra parte spero che le imprese recepiscano il cambiamento culturale”.

Infine, il generale Antonio Battistini, Commissario straordinario Asp di Catanzaro afferma che “il rischio zero non esiste, però penso sia doveroso da parte delle istituzioni richiamare e vigilare sul rispetto delle regole e investire sulla sensibilizzazione al rispetto della massima prudenza possibile perché gli incidenti accadono anche per eccesso di confidenza di lavoratori molto esperti. Il cambiamento in corso deve vedere anche loro come protagonisti”.

Sono intervenuti i tre segretari di categoria delle organizzazioni sindacali, Simone Celebre, Fillea Cigl; Ernesto Lombardo, Gilca Cisl e Vittorio Vattini, Feneal Uil.