Cosa si intende per un trilocale? Le caratteristiche

Il termine “trilocale” indica un’unità abitativa composta per l’appunto da tre locali principali oltre ai servizi. Solitamente, questa tipologia include due camere da letto e un soggiorno, accompagnati da cucina e bagno.

La distribuzione interna può variare a seconda delle dimensioni complessive dell’immobile, pur mantenendo una funzione abitativa adatta a diverse necessità familiari. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di un trilocale.

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Dimensioni e varianti del trilocale

Nei contesti urbani, specie nelle città più grandi, i trilocali tendono ad essere più piccoli e ad ottimizzare al meglio lo spazio disponibile, offrendo in alcuni casi anche balconi o terrazze. Nelle aree suburbane o rurali, invece, i trilocali possono essere più ampi, talvolta dotati di giardino privato o spazi aggiuntivi, come cantine o box auto.

Una delle varianti più comuni è il “trilocale open space“, dove soggiorno e cucina condividono lo stesso ambiente per creare una percezione di maggiore ampiezza. Questa configurazione è particolarmente apprezzata nelle abitazioni moderne, dove l’obiettivo è integrare funzionalità ed estetica. 

Le dimensioni di un trilocale variano in base a diversi fattori, tra cui la localizzazione geografica e le normative edilizie locali. Per quanto riguarda la metratura massima non esistono limiti stabiliti, generalmente le dimensioni di un trilocale possono spaziare dai 50/60 fino ai 100/120 metri quadrati, adattandosi a seconda dei casi alle diverse esigenze abitative. 

Come calcolare il numero di locali 

I locali principali sono solitamente definiti come spazi destinati alla vita quotidiana, quindi soggiorno e camere da letto, escludendo ambienti accessori quali bagni, corridoi, e ripostigli. Il conteggio, regolamentato dal Codice Civile, tiene conto anche della superficie utile. Ogni stanza deve superare un minimo di metri quadrati per essere considerata abitabile. Le cucine, se separate dal soggiorno, rientrano nel conteggio dei locali principali, a meno che non siano di dimensioni ridotte o configurate come angoli cottura. Elementi aggiuntivi come mansarde o verande possono essere inclusi, ma solo se rispondono ai criteri di abitabilità previsti dalle normative vigenti, come altezze minime e presenza di adeguata illuminazione naturale.

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Differenza tra vani e locali

La differenza tra questi termini dipende dal contesto in cui si usano. I vani catastali comprendono anche gli spazi accessori, oltre alle stanze principali. Dunque, in base alla disposizione interna e alla superficie totale dell’immobile, il trilocale potrebbe avere più vani.

I locali, invece, si riferiscono alle stanze principali della casa. Dunque, dal punto di vista commerciale, il concetto viene usato per descrivere la funzionalità degli spazi.

Perché scegliere un trilocale?

Nel mercato immobiliare il trilocale è spesso la soluzione abitativa più ricercata, con vantaggi che derivano dalla capacità di poter configurare in modo flessibile i diversi ambienti non solo in base al numero di persone, ma anche per le diverse fasi di vita. La configurazione degli spazi permette una gestione flessibile degli ambienti: per una coppia, per esempio, la seconda camera può diventare uno spazio multifunzionale, utilizzabile per ospiti, lavoro o attività personali. 

Per le famiglie con figli, invece, rappresenta una soluzione ideale per ricavare una cameretta, offrendo ai bambini un ambiente riservato. Le dimensioni contenute del trilocale costituiscono un ulteriore vantaggio, garantendo una migliore gestione economica e una manutenzione semplificata rispetto a immobili di metratura maggiore. La domanda costante sul mercato, infine, contribuisce a mantenere il valore del trilocale stabile nel tempo, con possibilità di rivalutazione in contesti urbani emergenti. Se situato in un quartiere in espansione, il suo prezzo potrebbe persino crescere, offrendo agli acquirenti l’opportunità di capitalizzare l’immobile.

I possibili svantaggi

Uno degli svantaggi principali del trilocale è rappresentato proprio dalla sua popolarità sul mercato. L’elevata domanda, sia per l’acquisto sia per l’affitto, rende spesso difficile trovare soluzioni a prezzi accessibili, soprattutto nelle aree urbane più ambite.

Un altro aspetto da considerare riguarda l’idoneità di questa tipologia abitativa alle necessità individuali. Per chi desidera contenere i costi di gestione e manutenzione, il trilocale potrebbe rivelarsi una scelta poco conveniente, sia in termini economici sia di gestione degli spazi inutilizzati. 

La quantità di locali, infatti, dovrebbe essere valutata in base alle esigenze personali e al numero delle persone che entreranno in casa, evitando investimenti non in linea con le proprie necessità.

Il valore del trilocale sul mercato immobiliare

Il valore di un trilocale è determinato da un insieme di fattori quali posizione, caratteristiche dell’immobile, stato di conservazione. La zona in cui si trova il trilocale influisce in modo determinante sul suo prezzo di mercato.

Un immobile situato in un quartiere centrale, ben collegato dai mezzi pubblici e vicino a servizi essenziali, si distingue per un prezzo nettamente superiore rispetto a uno collocato in zone periferiche prive di infrastrutture adeguate. Anche la presenza di elementi come balconi, terrazze o spazi accessori, insieme all’orientamento dell’abitazione, contribuiscono a determinarne il costo. La classe energetica rappresenta un parametro sempre più rilevante nelle trattative immobiliari e le abitazioni classificate in alte categorie ecologiche rispondono alla crescente attenzione verso la sostenibilità.