Coppa Italia di hockey, la “follia ragionata” che torna a Varese per la terza volta

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«Volevamo fare un regalo alla città e ai nostri tifosi» ci aveva detto Carlo Bino, il presidente dei Mastini, quando uscì la notizia che Varese avrebbe ospitato la Final Four di Coppa Italia di hockey su ghiaccio 2025. E ora è arrivato il momento di scartare quel regalo: la competizione che assegna la coccarda andrà in scena sabato 8 e domenica 9 febbraio ma la “macchina” è stata ufficialmente accesa quest’oggi con la presentazione in Camera di Commercio.

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Non un luogo a caso, perché anche stavolta la Varese Sport Commission è vicina all’organizzazione, così come gli Enti locali, Provincia e soprattutto Comune come sottolineato dalla presenza di due assessori, Ivana Perusin e Stefano Malerba. Ma è davvero un evento che tutta Varese si può “coccolare”, anche perché la Coppa fa tappa sotto a Sacro Monte per il terzo anno consecutivo. «Può sembrare una cosa scontata ma non lo è: la nostra società ha voluto fare una sorta di “follia ragionata” in concerto con le istituzioni e i nostri sponsor, realtà che con il passare del tempo diventano amiche perché spieghiamo sempre loro l’intero progetto nei dettagli» ha detto di nuovo Carlo Bino.

«Abbiamo fatto uno sforzo economico alzando l’offerta in busta chiusa al momento di fare richiesta di organizzare la Coppa ma siamo stati ripagati perché, alla fine, tutte le squadre e gli addetti ai lavori sono felici di giocare quel torneo a Varese. Da parte nostra diamo il massimo, basti pensare che quest’anno i giocatori saranno ospitati al Palace Hotel, e siamo ripagati dal fatto che le nostre soluzioni piacciono e perché Varese avrà un flusso di persone che raggiungeranno la città per godersi l’evento».

Bino non dimentica un punto importante: «Varese ha bisogno di una seconda pista. Oggi l’Acinque Ice Arena permette l’attività alle società ma le ore ghiaccio sono appena sufficienti: se vogliamo far crescere le discipline del ghiaccio, a partire dall’hockey, è necessario costruire un altra struttura. È ora di dirlo chiaramente». Infine il presidente giallonero corre con la mente alla prima coppa organizzata qui: «Un momento bellissimo quando la gente, in mezzo al campo, piangeva per la vittoria e ci ringraziava. Speriamo di ripeterci».

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BIGLIETTI E ABBONAMENTI

La Coppa Italia si disputa su due giorni: sabato 8 le due semifinali (Aosta – Feltre alle 15, Caldaro – Varese alle 19), domenica 9 la finale per il trofeo alle 19. Per assistere alle partite dal vivo ci sono due soluzioni: acquistare su LiveTicket l’abbonamento valido per tutti gli incontri o i singoli biglietti.
Gli abbonamenti (in vendita tra giovedì 23 alle 8 e domenica 26 gennaio alle 22) costeranno 72 euro per la tribuna centrale, 52 per la laterale, 40 per la curva gold e 32 per la curva.
I biglietti per le singole partite (in vendita da lunedì 27 gennaio alle 11 fino alle 17 del 9 febbraio) costano invece rispettivamente 36, 26, 20 e 16 euro nei quattro settori.

LE DICHIARAZIONI

Anna Deligios (Camera di Commercio): «Porto i saluti del presidente Mauro Vitiello e sono felice di presentare qui la Final Four che apre anche il 2025 della Varese Sport Commission. Le finali attraggono flussi di tifosi e mettono in mostra il nostro territorio, due aspetti che rientrano in pieno nei nostri obiettivi».

Ivana Perusin (Assessore Comune di Varese): «Siamo di nuovo orgogliosi di ospitare la Final Four per il terzo anno consecutivo. L’amministrazione ha investito sulle infrastrutture ed è stata una intuizione corretta. Questo è un evento di comunità perché al palaghiaccio è stato ricreato un ambiente positivo nelle ultime stagioni»

Stefano Malerba (Assessore Comune di Varese): «Oltre all’aspetto turistico, una Final Four può lasciare tanto in termini sportivi. Lo sport di alto livello è sempre un traino per tutto il movimento sottostante. Qui ci sono impianti e società in grado di creare eventi di questo tipo: pensiamo alla Binda, a Varese Rowing ma anche ai Mastini. Club che sono un patrimonio immenso e che hanno strutture interne rare nel panorama dilettantistico. Una risorsa incredibile».

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Matteo Cesarini (gestore Acinque Ice Arena): «Ripensiamo a dove eravamo pochi anni fa. Vedere oggi la professionalità che si è raggiunta tra le società sportive fa impressione: oggi avere le finali a Varese sembra una abitudine, anni fa ci avrebbero riso dietro. Al palaghiaccio ci saranno anche altri grande eventi a partire dall’ISU Grand Prix giovanile di pattinaggio: dobbiamo essere fieri e dobbiamo restare attenti per capire quali altre manifestazioni possono essere portate in città».






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