Viaggio in Calabria tra archeologia e spiagge incantevoli|Latitudes

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Un tour tra paesaggi incantevoli, sospesi tra la Riserva Marina Protetta “Capo Rizzuto” e la Piana della Sibaritide, alla scoperta di tesori archeologici e spiagge incantevoli. Il particolare microclima consente la coltivazione di tipicità uniche: dal Finocchio Igp di Isola Capo Rizzuto, alla famosa Liquirizia di Calabria Dop, passando per limoni e clementine a marchio Igp.

Crotone con splendida vista sullo Ionio.©Regione Calabria

La Calabria, per usare le parole di Saverio Strati, scrittore originario di Sant’Agata del Bianco (RC), è una “penisola nella penisola tutta protesa nel mare”. Infatti l’antica Enotria è circondata da 800 chilometri di coste straordinarie caratterizzate da spiagge di sabbia dorata e scogliere a strapiombo sul mare ed è bagnata dalle acque cristalline di due mari: Jonio ad est e Tirreno ad ovest.

Una delle sue zone più interessanti è la provincia di Crotone, un territorio baciato da paesaggi incantevoli, sospesi tra il Medio Ionio, lungo la cosiddetta Costa dei Saraceni, e il Marchesato ai piedi dell’altopiano silano.

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Crotone: città di mare, di storia e buon cibo

Il capoluogo Crotone è rinomato per essere città di mare, di storia, di cultura e buon cibo. L’antica Kroton presenta un centro storico medievale dove è ancora ben visibile il passato aragonese impreziosito da dimore nobiliari ed antichi luoghi di culto. Importantissimo anche il patrimonio storico archeologico in arrivo dalla Magna Grecia.

Area Protetta Marina di Capo Rizzuto.©Calabria Straordinaria

I reperti sono esposti nel Museo Archeologico cittadino ed in quello attiguo al Parco archeologico di Capo Colonna, dove sorgeva l’antico tempio dedicato alla dea Hera Lacinia, di cui sopravvive un’unica colonna a fronte delle 38 originarie.

Crotone è anche nota come “Città di Pitagora”. Qui infatti il famoso filosofo soggiornò per lungo tempo fondando una delle più celebri scuole di pensiero e di sapere scientifico e matematico dell’antichità.

Il Parco archeologico si trova all’interno dell’area marina protetta di Capo Rizzuto, la più grande d’Italia, caratterizzata da una grande ricchezza di flora e fauna. Si allunga nel blu cobalto dello Ionio e comprende bellissimi promontori, torri costiere (tra cui la Torre Vecchia, una delle più alte del litorale ionico) e spiaggette segrete raggiungibili solo a piedi o in barca.

Crotone è placidamente distesa lungo la Costa dei Saraceni, un tratto di costa ionica che comprende anche le rinomate località balneari di Cirò Marina, nota per la qualità del suo mare, Torretta di Crucoli ed Isola di Capo Rizzuto.

Castello Aragonese “Le Castella”. ©Regione Calabria

Il Castello Aragonese simbolo di Isola di Capo Rizzuto

Proprio una delle frazioni di quest’ultima località regala una delle immagini più scenografiche dell’intero litorale. Si tratta del Castello Aragonese, una fortezza che sovrasta un isolotto fortificato, testimone di un glorioso passato fatto di assalti pirateschi respinti a suon di cannonate.

Il maniero, dove spicca un’alta torre cilindrica di avvistamento, è collegato alla terraferma da una stretta lingua di terra percorribile solo nei momenti di bassa marea, il che aggiunge un tocco magico al luogo. Un gioiello da visitare assolutamente quando si capita nella città del sole e dell’accoglienza, come è soprannominata Isola di Capo Rizzuto.

Meta annuale di migliaia di turisti che arrivano per godere delle bellezze naturali del territorio, delle calette attrezzate e delle spiagge straordinarie dove sventolano la Bandiera Blu e la Bandiera Verde affacciate su un mare con acque cristalline e per concedersi piacevoli intermezzi gastronomici.

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Finocchio di Isola Capo Rizzuto Igp.© Consorzio Finocchio Igp di Isola Capo Rizzuto

Finocchio di Isola Capo Rizzuto Igp: un tesoro di Calabria

La cittadina in provincia di Crotone è anche apprezzata per la cucina, fatta di sapori decisi e genuini, che raccontano di questo angolo dello Stivale. Tra le delizie locali si ricordano U quadaru, una zuppa a base di pesce, un tempo preparata dai pescatori al ritorno dalla quotidiana attività di pesca; i Covatelli, qui noti come covateddri, piccoli gnocchi di grano duro dalla tipica forma incurvata che si sposano alla perfezione con sughi a base di pomodoro.

Assolutamente da provare anche il Risotto al finocchio dove il protagonista è l’inconfondibile “Finocchio di Isola Capo Rizzuto” che dal 2022 si fregia del marchio Igp, una denominazione che garantisce il legame con il territorio di origine ed il rispetto di rigorosi standard di qualità. Il Finocchio Igp di Isola Capo Rizzuto è tutelato da un Consorzio nato nel 2023 che, ad oggi, raggruppa una quindicina di produttori.

Risotto al Finocchio Igp di Isola Capo Rizzuto.©T.Argazzi

Il prodotto apprezzato da adulti e bambini, si differenzia dagli altri per tre caratteristiche principali: il profumo, forte ed inebriante, l’aroma persistente che in bocca dura a lungo e la ridottissima fibrosità che lo porta ad avere pochissimi filamenti al suo interno.

In cucina è estremamente versatile ed è consigliato in tutte le diete anche perché favorisce la salute del cuore, regola la pressione sanguigna, protegge la pelle dall’azione nociva dei raggi ultravioletti, depura il fegato ed è diuretico.

Da sinistra: Aldo Luciano e Enzo Talotta, rispettivamente Presidente e Direttore del Consorzio del Finocchio Igp di Isola Capo Rizzuto. ©T.Argazzi

Il modo migliore per gustarlo è crudo, come aperitivo ed a fine pasto per stimolare la digestione. Ma è ottimo anche cotto (ad esempio gratinato al forno) e sta riscuotendo grande successo anche tra vari chef che lo utilizzano come contorno, in accompagnamento a piatti di carne e pesce.

L’Alto Ionio Cosentino: un luogo insolito ed affascinante

Proseguendo lungo la costa ionica si arriva in un altro dei luoghi più affascinanti della Calabria: l’Alto Ionio Cosentino. Un territorio ricco di sorprese, con itinerari insoliti ed ancora poco conosciuti.

Tra rovine archeologiche, antichi castelli, spiagge bandiera blu, campagne rigogliose e opportunità di gustare una cucina squisita, questa zona è ideale per immergersi nella Calabria più selvaggia senza però rinunciare al comfort.

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Gli agrumi a marchio tra le eccellenze dell’agroalimentare calabrese.©T.Argazzi

Un tour tra i profumi degli agrumi e della liquirizia

In più, gode di un particolare microclima, che consente la coltivazione di prodotti unici, dal riso della Piana di Sibari,  alla liquirizia, passando per il limone e le clementine a marchio Igp

Uno dei prodotti simbolo della Calabria è la liquirizia. Nella regione si concentra quasi l’80% della produzione italiana di liquirizia. Il prodotto, nella varietà localmente chiamata “Cordara“, ha ottenuto la certificazione Dop nel 2011. L’area di maggiore trasformazione si trova nel comune di Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza.

Frazione marina di Schiavonea del Comune di Corigliano Rossano. In passato borgo di pescatori è oggi una località con un buon appeal turistico ©Gaetano Gianzi

Corigliano-Rossano: un territorio con una storia millenaria da raccontare

Corigliano-Rossano nato nel 2018 dalla fusione di Corigliano e Rossano Calabro, in precedenza autonomi, è un territorio dalle tradizioni ultramillenarie. Ogni tour per la città permette di attraversare secoli di storia molto variegata ed interessante e di destreggiarsi tra tesori storico artistici e bellezze naturali.

Ce n’è per tutti i gusti. Infatti gli amanti della natura e del mare avranno modo di apprezzare i colori di una delle pianure in riva al mare più belle della regione mentre gli appassionati d’arte si delizieranno con i  Patrimoni Unesco e manieri da fiaba.

Il comune  ha recentemente lanciato diverse iniziative per promuovere il turismo ed attrarre visitatori, tra cui visite guidate ai siti archeologici, alle dimore storiche e alle bellezze naturali della zona. Con il suo ricco patrimonio storico e le bellezze naturali, Corigliano-Rossano è pronta a diventare una delle destinazioni turistiche più ricercate della Calabria. Le recenti iniziative e il crescente interesse di turisti e viaggiatori sono segnali positivi per il futuro del turismo in questo bellissimo territorio.

Panorama di Corigliano. Sullo sfondo il Castello ducale dove spicca la torre ottagonale. ©Regione Calabria

Corigliano ed il Castello Ducale

Corigliano dalla cima del Colle Serratore domina la Costa degli Achei e la Piana della Sibaritide, culla di civiltà, bellezza e cultura. Nel cuore del borgo medievale, si trova il Castello Ducale, uno dei più belli di Calabria con la torretta ottagonale con funzione di belvedere. A quest’ultima si accede con  una suggestiva scala elicoidale circondata da affreschi, divenuta l’elemento più “instagrammato” del maniero.

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Meritano una tappa anche la Chiesa di Santa Maria Maggiore ricca di opere d’arte, la Chiesa di Santa Chiara ed il Convento di San Francesco di Paola, meta di pellegrinaggi e tappa del Cammino Francescano in Calabria, il Ponte Canale, un acquedotto di tipo romano costituito da due serie di arcate di mattoni sovrapposte, e la Pinacoteca Civica.

Il Codex Purpureus Rossanensis ammirabile nel Museo diocesano di Rossano. ©Regione Calabria

Rossano, la bellezza luminosa del Codex Purpureus

Molto interessante anche Rossano. La cittadina, incastonata tra i monti della Sila e la costa ionica, è anche conosciuta come la “Ravenna del Sud” per le tante testimonianze risalenti al periodo romanico – bizantino tra cui l’Abbazia di Santa Maria del Patire (o Pathirion), fondata nel 1095 secolo da Bartolomeo di Simeri.

Un gioiellino orientale che in epoca normanna divenne uno dei più importanti monasteri del Sud Italia, con una ricca biblioteca e uno scriptorium dove i monaci amanuensi trascrivevano antichi codici.

Uno di questi, il Codex Purpureus Rossanensis – così chiamato per via del colore rosso porpora che ne caratterizza le pagine – ha reso celebre Rossano tra i siti che vantano un Patrimonio Unesco. Infatti il prezioso evangelario del VI secolo è stato inserito nel 2015 tra i Patrimoni Universali dell’Umanità nella categoria “Memory of the world”.

E’ ammirabile nel Museo Diocesano di Rossano e conserva il Vangelo di Matteo, quasi tutto quello di Marco e una parte della lettera di Eusebio a Carpiano sulla concordanza dei Vangeli ed è impreziosito da 12 miniature che raffigurano eventi della vita di Gesù, e dalla raffigurazione a piena pagina dell’evangelista Marco con lo sguardo fisso su un largo rotolo appoggiato alle ginocchia.

Rossano, la Ravenna del Sud, per le tante testimonianze di epoca romanica – bizantina. ©Regione Calabria

Da non perdere la spettacolare Cattedrale di Maria Santissima Achiropita, il principale luogo di culto e monumento architettonico di Rossano. Al suo interno si trovano un mirabile affresco proprio della Madonna Achiropita, ossi non dipinta da mano umana, mosaici a pavimento e un’importante struttura decorata in oro pietra di Cipro.

Liquirizia di Calabria Dop.©Gabriele Tolisano

La liquirizia: oro nero di Calabria

Non solo arte e cultura. Rossano è anche patria della famosa Liquirizia di Calabria Dop, autentico “Oro Nero di Calabria”. A Rossano, “liquirizia” è sinonimo di Amarelli, un’azienda familiare tra le più importanti e conosciute della Calabria, che da tre secoli produce confetti ed altre chicche a base di liquirizia, brillanti e seducenti, per la gioia dei bimbi ed anche degli adulti.

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La storia della Fabbrica Amarelli è iniziata nel 1731 quando gli antenati degli attuali titolari avviarono un impianto per estrarre la Glycyrrhiza il succo dolcissimo contenuto nelle radici di questa benefica pianta, conosciuta da millenni come rimedio digestivo e regolatore della pressione sanguigna,

Oggi nella cabina di comando siede la dodicesima generazione. “Tanti passaggi generazionali- sottolinea l’amministratore delegato Fortunato Amarelli – che hanno dovuto confrontarsi con tre secoli di costanti e radicali trasformazioni, mantenendo però sempre intatto il gusto di questo prodotto unico della tradizione dolciaria italiana. Solo il consolidato rapporto con il territorio calabrese ed il forte approccio innovativo hanno reso possibile questo piccolo miracolo di persistenza”.

Museo della liquirizia “Giorgio Amarelli”.©T.Argazzi

Per raccontare questa storia davvero unica, fatta di passione, cultura, impresa e tradizione, la famiglia ha aperto, nell’antico palazzo sede dell’azienda, il Museo della liquirizia “Giorgio Amarelli”.

E’ uno dei luoghi simbolo della città di Rossano, ricolmo di materiali d’archivio (incisioni, documenti e foto d’epoca) che documentano la storia dell’azienda sempre pervasa da grandi e piccole innovazioni: dai consorzi antelitteram per la vendita all’estero, all’installazione per primi nel proprio settore, di una caldaia a vapore, fino ai  computer agli inizi degli anni ‘80 ed al primo website che andò online nel 1996 a solo un anno dalla liberalizzazione di internet.

Una fase del processo di lavorazione della liquirizia.©T.Argazzi

La visita al museo è abbinata a quella agli impianti produttivi, perennemente immersi nel dolce profumo di liquirizia, per scoprire, con la voce guida delle assistenti museali, i segreti della lavorazione dell’Oro Nero di Calabria, i covoni di radice pronta per essere lavorata, gli impianti moderni per l’estrazione, gli antichi cuocitori dove si addensa la pasta nera di liquirizia e le trafile in bronzo che le conferiscono forma e spessore.

Dove mangiare

Ad Isola di Capo Rizzuto merita una tappa l’elegante Ristorante Ruris Gourmet. Condotto dallo chef-patron Natale Pallone con la moglie Teresa Bartolillo ed il figlio Kevin, ha in menu ottimi piatti dove il Finocchio di Isola Capo Rizzuto Igp è uno degli ingredienti principe.

A Rossano si può fare un sosta gustosa al Ristorante Pizzeria Le Macine. Un locale che si trova in un casolare del XVIII secolo ed unisce il fascino di un’antica location calabrese ai fantastici piatti dello chef Vincenzo Abruzzese. E’ l’indirizzo giusto per chi vuole assaporare il meglio della cucina italiana in abbinamento con le materie prime calabresi di qualità a Km 0.

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Tenuta Ciminata Greco di Rossano.©Tenuta Ciminata Greco

Dove dormire

Nella campagna di Rossano si può pernottare alla Tenuta Ciminata Greco. Una dimora storica del ‘700 circondata da mare e montagna. Da cartolina il panorama, con viste spettacolari sugli uliveti secolari e sulle piantagioni delle famose clementine della Sibaritide. La sua posizione privilegiata la rende un ottimo punto di partenza alla scoperta delle bellezze del territorio.

Foto di apertura: Castello Ducale di Corigliano visto dall’alto. ©Regione Calabria.

Testo di Tiziano Argazzi Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com.



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