Trento, street tutor promossi da esercenti e cittadini: «Un deterrente contro la mala-movida»

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di
Tiziano Grottolo

Il sindaco Ianeselli: «Presto sarà pronto il nuovo bando». Operatori presenti anche durante i controlli antidroga

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«Gli street tutor piacciono a cittadini ed esercenti», parola di Franco Depedri, presidente del Consorzio Trento iniziative, che lunedì ha presenziato alla conferenza stampa organizzata dall’amministrazione comunale.

Dove si sono concentrati i controlli

L’incontro è stato l’occasione per tracciare un primo bilancio su questo servizio sperimentale contro la «mala-movida». Nell’attività ordinaria degli operatori rientra infatti l’allontanamento delle persone che all’una di notte — soprattutto il mercoledì, il venerdì e il sabato — si attardano davanti ai locali di via Santa Maria Maddalena. In qualche occasione, gli street tutor hanno invitato i gestori di alcuni locali del centro ad abbassare il volume della musica o sono stati chiamati per allontanare avventori ubriachi e molesti. Complessivamente, tra il 14 novembre e il 30 dicembre, gli street tutor sono stati impegnati per quarantuno giornate. Quattro gli operatori attivi su turni di sei ore, indicativamente dalle 20 alle 2 di notte. I controlli si sono concentrati nelle zone «calde» della movida: piazza Duomo, via e vicolo Santa Maria Maddalena, largo Giosuè Carducci, via Calepina e l’area dei mercatini di Natale. Il progetto è stato finanziato dall’amministrazione comunale del capoluogo con 20 mila euro (a copertura dell’80 per cento delle spese), mentre il servizio è stato assegnato tramite bando al Consorzio Trento iniziative.




















































Chi sono i vigilantes

«Non siamo vigilantes», ha precisato il coordinatore operativo del progetto, Vincenzo Circosta. «I nostri operatori sono addetti alla sicurezza e al controllo che hanno seguito un corso di formazione e sono inseriti in un registro di polizia. Si tratta di figure previste da un decreto del Ministero dell’interno». Gli street tutor infatti non sono armati, ma in molti casi hanno prestato servizio nelle forze dell’ordine o nell’esercito. «Siamo attivi pure in altre regioni — ricorda Circosta — come Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna».

Come deterrente

La maggior parte delle serate sono state tutto sommate tranquille, «a dimostrazione che la presenza degli street tutor funziona anche come deterrente», osservano dall’amministrazione. Proprio per questo, quest’anno il bando sarà rinnovato con un contributo analogo da parte del Comune. «Abbiamo apprezzato molto l’approccio del personale», evidenzia il sindaco di Trento, Franco Ianeselli. «Questi operatori sono stati una presenza costante che ha permesso di vivere una socialità piena, senza incidenti. Presto sarà pubblicato il nuovo bando». Effettivamente, sia dai cittadini che dagli esercenti sono arrivati diversi riscontri positivi. In particolare, i titolari dei locali del centro hanno molto apprezzato il servizio e hanno ringraziato a più riprese gli operatori. «Il servizio funziona», ribadisce il comandante della polizia locale di Trento, Alberto Adami. «Il personale è molto qualificato e preparato, ci siamo interfacciati con loro quotidianamente, tenendo delle riunioni prima di ogni serata. In alcune occasioni — sottolinea Adami — gli street tutor sono stati presenti durante le nostre operazioni antidroga». In almeno un paio di casi, gli operatori hanno contribuito al recupero di un cellulare rubato, subito restituito al legittimo proprietario.

Il rapporto con le forze dell’ordine

Alcuni episodi più complessi hanno invece richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Sabato 23 novembre, per esempio, in un caffè di via Verdi gli street tutor hanno placato una lite e hanno affiancato la polizia locale nel controllo di un bar in zona Tridente. Movimentata anche la serata di domenica 8 dicembre, quando gli operatori sono intervenuti all’interno di una sala scommesse dove alcuni soggetti avevano spruzzato uno spray al peperoncino. Verso mezzanotte invece hanno notato una persona che orinava sulla cattedrale, all’angolo di via San Vigilio. Visto che tra i loro compiti c’è anche quello di impedire condotte incivili, gli street tutor hanno invitato la persona in questione a utilizzare il bagno di un bar ancora aperto e ad allontanarsi. Per tutta risposta, un altro soggetto ha iniziato a orinare sul muro, mentre il primo aizzava un cane di razza boxer contro gli operatori, tanto che uno di loro è stato azzannato ed è finito a terra. A quel punto sono state allertate le forze dell’ordine, mentre l’operatore ferito è stato portato al pronto soccorso.

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