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Treni: Salvini, “quando ci sono disagi ci si scusa, Fs lo ha fatto”
“Quando ci sono dei disagi, che possono sempre accadere, la prima cosa da fare è scusarsi, come giustamente ha fatto Fs. Mio dovere oggi è spiegare quello che è successo e che sta succedendo e come vengono impegnate le risorse“. Lo ha detto il vice premier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini nella sua informativa alla Camera sui disservizi alla rete ferroviaria.
“Voglio ringraziare il mezzo miliardo di viaggiatori che nel 2024 hanno scelto i treni del nostro Paese, una cifra record mai avuta prima, in crescita assoluta rispetto al passato. La promessa che facciamo è che faremo di tutto per garantire trasporti sempre più efficienti, sicuri e all’altezza di un grande Paese come l’Italia“.
“Oltre 1.200 cantieri, ricadute su tutta la rete”
“Il 2024 non è stato un anno come gli altri, per quanto riguarda le ferrovie. Contiamo più di 1.200 cantieri su tutta la rete, con una differenza marcata rispetto al passato. Sono cantieri di complessità e valore senza precedenti. Circa 700 sono per nuove opere e i restanti per attività di manutenzione della rete. Questi lavori sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi del PNRR – che come sapete ha scadenze precise e non rimandabili – e rendere la rete ferroviaria più moderna, efficiente e sicura. I cantieri attivi erano 983 nel 2020, 1.001 nel 2021, 1.016 nel 2022 e 1.000 nel 2023″.
E ha aggiunto: “Ammontano a oltre 10 miliardi di euro – ha aggiunto – gli investimenti di Rete Ferroviaria Italiana nel 2024, un risultato che supera la previsione di budget di 9 miliardi. A rendere possibile questa performance, gli investimenti per la manutenzione (per il 30%), il potenziamento tecnologico della rete e l’investimento sulle stazioni. Rispetto al 2022 gli investimenti in nuove opere sono raddoppiati (da 2,8 a 5,6 miliardi di euro). Già un primo incremento è stato riscontrato nel 2023, con 3,9 miliardi di nuove opere. Nel 2020 il valore di investimenti in nuove opere era di appena 1,5 miliardi”. Salvini evidenzia: “Nel 2023 abbiamo aumentato le risorse per questo capitolo a 3,3 miliardi. Un incremento rispetto al valore medio degli ultimi 5 anni che si attestava a 2,9 miliardi di euro. A questi si aggiungono circa 1,2 miliardi di euro che vengono contabilizzati ogni anno per la manutenzione ordinaria. In altre parole, stiamo lavorando perché questo Paese non può tollerare altri Ponte Morandi”. Il vicepremier ammette: “Tutti questi cantieri hanno ricadute sulla circolazione. A differenza delle altre reti ferroviarie europee, dove sospendono le linee per mesi senza preoccuparsi di come garantire mobilità alternativa, in Italia gli interventi infrastrutturali prevedono interruzioni con tempi più brevi, una strategia a tutela dell’intera collettività e a garanzia del diritto alla mobilità. Le chiusure delle linee sono necessarie per consentire interventi di manutenzione e di potenziamento infrastrutturale poiché non sempre possono limitarsi alle sole fasce orarie notturne”.
“Confermo la riapertura della ferrovia Frejus entro fine marzo”
“Confermo la riapertura del Frejus ferroviario entro fine marzo”.
“Situazione preoccupante, da anni ferrovie bersaglio”
“La situazione appare oggettivamente preoccupante” ma “l’Italia non si farà mai intimidire”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso dell’informativa alla Camera sulla questione del caos treni dopo l’esposto presentato da Fs sui presunti sabotaggi, affermando che “da anni la rete ferroviaria è oggetto di attacchi. Lo ribadì – ha ricordato il ministro – anche un altro premier, nel 2014, affermando che ‘è in atto un’operazione di sabotaggio contro le ferrovie, è evidente’. Poi però a quelle parole non seguirono i fatti. Io faccio parlare la realtà: abbiamo un quadro di incendi dolosi, guasti, rotture e problemi elettrici verificatisi con regolarità e che però proprio dopo gli esposti non si sono più verificate”.
“Nel 2024 più di uno sciopero al giorno ma io ho le spalle larghe”
Quest’anno il settore dei trasporti ha contato “626 scioperi, più di uno al giorno. Per questo io sono intervenuto con la precettazione: per me la tutela dei lavoratori è sacrosanta ma anche quella dei viaggiatori è una priorità. Se ne farà una ragione chi invoca la rivolta sociale e chi ha convocato l’ennesimo sciopero per il prossimo fine settimana”. E poi ha aggiunto: “È pericoloso giocare sulle infrastrutture perché riguardano il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Io sono determinato a rendere il Paese più moderno e credo nelle opere che stiamo portando avanti. Come dimostra il processo ‘Open Arms’ ho spalle larghe e non mi fermo se penso di lavorare per il bene dell’Italia”.
“Escalation preoccupante, azioni contro la rete”
“Il 28 novembre 2024, alle prime ore del mattino, nella sede legale di Italferr – società del Gruppo FS – alcuni soggetti si sono indebitamente introdotti all’interno dell’area aziendale destinata a parcheggio scoperto, provocando l’incendio di 17 veicoli (aziendali e privati) attraverso il rapidissimo posizionamento di materiale infiammante sui pneumatici. A distanza di soli tre giorni, si verificava un ulteriore evento doloso che determinava l’incendio di due carcasse di autovetture, già in parte distrutte nella precedente occasione. Il 3 dicembre 2024, su alcuni blog gestiti da frange anarchico-insurrezionaliste, è stato rivendicato l’attacco incendiario alla sede di Italferr”.
“Da lì in poi abbiamo assistito a una escalation preoccupante – ha aggiunto – che non abbiamo mai voluto evidenziare per senso di responsabilità e in attesa di raccogliere informazioni più precise anche alla luce delle inchieste e delle denunce”.
Schlein, “Meloni si scusi e Salvini cominci a lavorare”
“Con tutta calma, prima, poi con estrema urgenza Salvini ha chiesto di riferire, dopo mesi di disagi sulla rete poi viene qui a legger eun esposto a ricordarci che le ferrovie si sono scusate. ma quando è che si scusa lei, ministro, e quando si scusa Giorgia Meloni?”. Lo chiede in Aula alla camera la segertaria del Pd, Elly Schlein, rispondendo al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. “Lei non ha la credibilità, ma ha la responsabilità di garantire la mobilità in questo Paese. A tagliare i nastri sono tutti bravi. Lei non fa il ministro dell’Interno, non è possibile che l’unico spostamento a cui pensa è il suo al Viminale. La presidente del consiglio non vuole mandarla al Ministero dell’Interno, quindi si metta l’anima in pace e cominci a lavorare”, aggiunge Schlein.
“Mentre Meloni viaggia in lungo e in largo per il mondo, pare sia l’unica italiana che riesce a viaggiare senza problemi”. Aggiunge la segretaria del Pd. “Oggi Matteo Salvini viene a evocare il sabotaggio con una denucia pubblica a cui corrisondono pochi riscontri. Gli atti vandalici sono diminuiti del 42 per cento, il ministro avrebbe dovuto programmare e prevenire i disagi. Il governo di Giorgia Meloni sta paralizzando l’Italia e nemmeno oggi vi assumete uno straccio di responsabilità“. Lo dice la segretaria del Pd, Elly Schlein, in Aula rispondendo al ministro Matteo Salvini.
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