“Se Trump agirà contro i migranti, saranno i disgraziati a pagare il conto dello squilibrio”

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Papa Francesco torna un anno dopo a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio sulla Nove e affronta, in una lunga intervista, tanti temi di attualità: dalla tregua Hamas-Israele, agli abusi, ai migranti, al ruolo delle donne nella Chiesa, alla sua infanzia, al significato del Giubileo. Filo conduttore è il libro “Spera. L’autobiografia”, scritto con Carlo Musso, in uscita in questi giorni, anche se Bergoglio precisa la precedente autobiografia scritta con Fabio Marchese Ragona “Life”. La prima domanda, come ovvio, riguarda la sua salute. Giovedì scorso, in seguito a una caduta, il Pontefice si è procurato una contusione al braccio destro che lo ha costretto a portare un tutore. “Il braccio sta bene, si muove meglio”, rassicura. Poi l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. E il Papa, riguardo all’annunciato respingimento dei migranti da parte del nuovo presidente degli Stati Uniti, sottolinea: “Se è vero, sarà una disgrazia, perché fa pagare ai poveri disgraziati che non hanno nulla, il conto dello squilibrio. Così non va, così non si risolvono le cose”. E sui migranti ha ribadito i quattro passi da fare: accogliere, accompagnare, promuovere e integrare. 

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E all’Italia “che in questo momento ha un’età media di 46 anni e non fa figli” dice: “Faccia entrare i migranti”. Nell’intervista, in primo piano la tregua tra Hamas e Israele. Bergoglio ringrazia i mediatori e rimarca come la possibilità di due popoli e due Stati sia “l’unica soluzione”. “La disponibilità alcuni ne hanno, altri no. E dobbiamo convincere con quella retorica mite”, “per la pace ci vuole coraggio!” e occorre ricordare che “la guerra sempre è una sconfitta”. Bergoglio inoltre ricorda il suo dolore quando andò ad Auschwitz, definendo la Shoah “una vergogna umana”. “Dobbiamo aprirci a quel dramma”, aggiunge sottolineando la sua amicizia con la poetessa ungherese Edith Bruck, sopravvissuta allo sterminio nazista. 

Il presidente eletto Donald Trump parla alla sua manifestazione per la vittoria alla Capital One Arena il 19 gennaio 2025 a Washington, DC

Il presidente eletto Donald Trump parla alla sua manifestazione per la vittoria alla Capital One Arena il 19 gennaio 2025 a Washington, DC (afp)

E ancora il Papa parla degli abusi “un male molto grande” che occorre sradicare all’interno della Chiesa. “Pensa che il 40 per cento più o meno è nella famiglia, nel quartiere. I bambini, le bambine sono sempre a rischio di essere abusati. E dobbiamo lottare su questo. Dobbiamo lottare tanto!”, osserva. E poi occorre “vicinanza a tutti” e ricordarsi che “abbiamo la possibilità del perdono”, Dio “non si stanca mai di perdonare. Ci accompagna per mano, sempre”. “A me fa schifo quando alcuni nella Confessione – precisa – cercano sempre quello”, i peccati della carne. “I peccati più gravi sono quelli che hanno più angelicalità. I peccati della carne – spiega Bergoglio – hanno meno angelicalità, i peccati della gola, i peccati sessuali hanno meno angelicalità. Invece non prendersi cura del papà e mamma, le bugie, le truffe hanno tanto angelicalità”. “Dobbiamo essere molto rispettosi e non mettere tutto nel peccato della carne”, “non prendersi cura dei papà e delle mamme, è brutto”. 

Francesco torna negli studi televisivi da Fabio Fazio

Francesco torna negli studi televisivi da Fabio Fazio (@web)

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Sulle vicende più interne al Vaticano, il Papa rimarca l’importanza del ruolo delle donne che “sanno fare meglio di noi” e annuncia la nomina a marzo di suor Raffaella Petrini, a capo del Governatorato, (la religiosa ricopre attualmente la carica di Segretaria). Sul Giubileo poi il Papa ricorda che è un’occasione per cambiare il cuore”, “se tu vieni a Roma e vai alla Porta Santa come un turista, senza un senso religioso, non serve a nulla”, dice. Infine ripercorre la sua infanzia, mentre con i fratelli e la mamma ascoltava le opere alla radio e i film al cinema con Anna Magnani e Aldo Fabrizi. E le canzoni di Carlo Buti, “quel fascista che è venuto in Argentina”. E soprattutto sull’importanza dell’umorismo: “Le barzellette sono una cosa molto bella della vita. Una persona che non fa ridere, che non sa ridere con le barzellette, gli manca qualcosa. Gli manca il senso dell’umorismo. E questo voglio sottolinearlo. Noi abbiamo bisogno di senso dell’umorismo”. Infine Bergoglio confida cosa pensò quando fu eletto Papa: “Sono pazzi! Ma che si faccia quello che Dio vuole…”. 



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