Savona, con La Spezia, tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della cultura 2027

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Collaborazione con Agrigento (Capitale 2025) sulla rotta della ceramica

Savona cultura

– Il cammino prosegue, anche Savona era presente ieri, sabato 18 gennaio, tra gli ospiti all’inaugurazione di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministero della cultura Alessandro Giuli.

Savona, fresco finalista alla corsa per il titolo di Capitale 2027, era rappresentata dall’assessore alle politiche della cultura Nicoletta Negro, che sta coordinando il progetto di collaborazione tra il territorio agrigentino e quello savonese sulle rotte della ceramica.

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La collaborazione è nata la scorsa primavera, in occasione del Festival della Maiolica 2024, quando il sindaco di Agrigento Francesco Micciché si è recato a Savona per inaugurare la mostra dedicata a Pirandello Novelle in ceramica a Villa Cambiasio, con l’esposizione di 38 formelle realizzate da altrettanti artisti ceramisti liguri e siciliani selezionati dall’Associazione Quiarte.

Da qui è nata l’idea di costruire un ponte tra le due città a partire dalla donazione delle formelle al Comune di Agrigento. Le opere saranno installate in maniera permanente entrando a far parte del patrimonio culturale della città. L’inaugurazione è prevista in primavera, all’interno del programma della Capitale italiana della cultura 2025.

Una prospettiva di lavoro di lungo periodo che riguarda non solo le città ma i territori connessi: Savona è al centro della Baia della ceramica (con Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle Ligure) e Agrigento è il cuore di un distretto diffuso di lavorazione delle terrecotte.

<<La cultura è fondamentale per la costruzione del nostro futuro – dichiara Negro -. Come ha sottolineato il Presidente Mattarella nel suo discorso, il tema decisivo che investe la cultura è come farne perno di comunità, cioè come farla diventare un patrimonio davvero condiviso. La cultura è dialogo, è conoscenza, è scambio, è sempre a favore e mai contro. Oggi ad Agrigento siamo contenti di far parte dell’Italia che mette al centro la cultura come strumento di dialogo, di progettazione, di futuro>>.

Savona entra nell’elenco più ristretto e prosegue il suo cammino verso il 2027 per il titolo di Capitale italiana della cultura.

Infatti, la città è stata indicata nella decina finalista, selezionata tra le 17 candidate di cui sono stati valutati i dossier progettuali dalla giuria di esperti nominata dal MiC.

Un grande progetto collettivo quello savonese, fatto di relazioni con migliaia di cittadini protagonisti attivi del processo, fatto di reti tra i 41 Comuni del comprensorio, con 9 città del Nord Ovest, 9 dell’associazione italiana Città della Ceramica e 9 del Mediterraneo.

Si parte dal mare e dal porto, da un sorprendente entroterra, dalla vocazione turistica delle sue riviere e dall’eredità culturale di quattro donne coraggiose e innovatrici (Renata Scotto, cantante lirica di fama mondiale; Angiola Minella, una delle 21 donne della Costituente; Milena Milani, scrittrice e donatrice alla città di una delle più importanti collezioni di arte contemporanea; Renata Cuneo, prima scultrice ad esporre alla Biennale di Venezia con una personale), per creare ponti e connessioni affrontando contraddizioni locali e sfide globali.

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Savona si candida in un anno decisivo, il 2027, quando saranno conclusi i cantieri di 80 milioni di euro di investimenti pubblici, di cui 46 legati a progetti Pnrr, con oltre 10mila metri quadri di spazi rigenerati e destinati ad attività culturali.

<<È una bellissima notizia, la conferma di un percorso serio e importante che abbiamo portato avanti in questi mesi di lavoro – commenta Marco Russo, sindaco di Savona -. Voglio ringraziare l’ufficio di candidatura e tutti coloro che hanno contribuito e stanno lavorando a questo progetto. Per la città e il suo territorio è un passo avanti di grandissimo rilievo, che sapremo mettere a frutto. Ora lavoriamo tutti insieme per preparare le audizioni ma più ancora per portare avanti i progetti del dossier. La nostra rotta è tracciata>>.

<<Siamo molto onorati che la commissione ci abbia selezionato e siamo orgogliosi di portare in finale una città con una proposta molto originale – interviene Paolo Verri, coordinatore della candidatura -. Quello di Savona è un progetto che potrà essere vantaggioso non soltanto per la Liguria, ma per tutto il Mediterraneo. Le idee contenute nel dossier, che si concretizzeranno subito nel 2027, servono non solo per rilanciare l’intero Nord Ovest, ma per stabilire nuovi legami duraturi rispetto allo sviluppo di un territorio ampio, che ha subito molto e che solo la cultura potrà riportare in auge. Viva Savona, viva il Mediterraneo>>.

La città vincitrice per il 2027 sarà scelta tra le 10 finaliste dopo le audizioni pubbliche, che si svolgeranno il 25 e 26 febbraio, per la presentazione e l’approfondimento del dossier di candidatura alla giuria.

Poi, entro il 28 marzo la proclamazione della Capitale italiana della Cultura dove la vincitrice riceverà un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare gli obiettivi perseguiti dal progetto di candidatura e far diventare il dossier un programma di azione.

Commento

Tutto bene, ci mancherebbe, ma che dire dello scontro fratricida tra Savona e La Spezia, visto che quest’ultima è anch’essa tra le dieci finaliste per il 2027?

 

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G. D.





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