CARRARESE-SPEZIA 0-4
20’pt P.Esposito, 49’pt P.Esposito, 5’st Kouda, 14’st Elia
CARRARESE (3-5-2): Bleve (23’pt Chiorra); Oliana, Illanes, Imperiale; Zanon, Zuelli (1’st Giovane), Schiavi, Cicconi (8’st Belloni); Cherubini, Shpendi (15’st Palmieri); Finotto (1’st Cerri). (Mazzi, Bouah, Coppolaro, Falco, Maressa, Capezzi).
All. Antonio Calabro.
SPEZIA (3-4-1-1): Chichizola; Vignali, Hristov, Mateju; Elia, Nagy (33’pt Bandinelli), S. Esposito, Degli Innocenti (18’st Candelari), Reca (29’st Aurelio); Kouda (18’st Falcinelli), P. Esposito (29’st Colak). (Mascardi, Leonardo, Giorgeschi, Benvenuto, Ferrer, Djankpata).
All. Luca D’Angelo.
Arbitro: Simone Sozza (Seregno).
Assistenti: Alberto Tegoni (Milano), Fabrizio Lombardo (Cinisiello Balsamo).
Quarto ufficiale: Andrea Ancora (Roma 1).
Var e Avar: Gianluca Manganiello (Pinerolo), Oreste Muto (Torre Annunziata).
Angoli: 4-3
Ammoniti: Kouda, Shpendi, P.Esposito, Oliana, Schiavi, Vignali.
Recupero: 3′ e 2′.
Commento.
Lo Spezia impartisce una lezione di calcio alla Carrarese nella serata in cui tutto sembrava dire contro. Con sei assenze tra infortuni e squalifiche, senza i tifosi a cui è stata vietata la trasferta, al culmine di una fase complicata con due punti in tre match, la squadra di D’Angelo gioca una partita perfetta dal primo all’ultimo minuto. Con Vignali adattato centrale di difesa e Kouda lanciato in attacco dopo otto mesi da infortunato, il piano del tecnico pescarese si rivela micidiale per Calabro e i suoi, che in casa non prendevano gol da ottobre ed erano ancora imbattuti.
Gli azzurri tirano per la prima volta verso Chichizola al minuto 56, con il punteggio già sullo 0-3. Prima era stato Elia a mettere radici sulla fascia destra e servire a Pio l’assist del vantaggio al 20′. Nel finale del tempo scambio di classe Elia-Salvatore-Pio e raddoppio. La terza rete nei primi minuti della ripresa con Kouda lanciato nello spazio ancora da Elia e tiro nell’angolo. A Elia manca solo il gol, che arriva all’ora di gioco su cross di Reca. Il resto è accademia.
Spezia che recupera due punti al Pisa secondo ma soprattutto tiene a -6 il Cesena quarto e a +12 sulla coppia Palermo e Juve Stabia al quinto posto. Venerdì sera partita tutta da vivere contro la capolista indiscussa Sassuolo.
Pre partita.
Lo Spezia arriva al derby di ritorno contro la Carrarese in piena emergenza. Mancano Wisniewski, Di Serio e Cassata per squalifica, fuori Bertola, Soleri e Gori per infortunio, a D’Angelo tocca inventare mezza difesa e mezzo attacco. La scelta nel reparto arretrato cade su Vignali piuttosto che sul giovanissimo Giorgeschi, mentre in avanti per la prima volta c’è la rinuncia alla doppia punta. Giocherà Kouda alle spalle del solo Pio Esposito.
Partita che arriva con gli aquilotti reduce da 2 punti in tre match, la striscia peggiore in questo campionato fino a oggi straordinario. Ma il Pisa ha pareggiato a Catanzaro e dietro vince solo la Cremonese. La corsa alle posizioni che contano in chiave play off è quindi ancora molto favorevole per gli aquilotti, che devono stringere i denti in attesa di tempi migliori.
La Carrarese da parte sua vola sulle ali dell’entusiasmo dopo aver lasciato a distanza la zona play out. Un percorso costruito sul campo sintetico di casa, sul quale gli azzurri subiscono pochissimi gol. In settimana ha fatto discutere la decisione del prefetto di Massa di non concedere biglietti ai tifosi ospiti, neanche ai lunigianesi che hanno i colori bianchi nel cuore. Al primo campionato di caratura nazionale in 76 anni, la città di Carrara e le sue strutture sportive mostrano un ritardo significativo.
Cronaca.
Subito grande agonismo in campo. Nel giro di un minuto rimangono a terra in area prima Pio e poi Shpendi, il tutto mentre anche Salvatore Esposito era abbattuto a centrocampo nel corso di un’azione precedente. L’attaccante dello Spezia lamenta di essere stato trattenuto mentre cercava di concludere dopo aver fatto perno sul difensore. Episodio di totale valutazione da parte dell’arbitro Sozza, che non ha ravvisato nulla di falloso.
Al 5′ Pio il tiro riesce ad effettuarlo davvero dopo una sponda di Kouda che in quella fase era anche più avanzato del numero 9. Sei minuti dopo ancora il centravanti di D’Angelo si rende pericoloso con un colpo di testa su cross di Elia, che in questo inizio sta mettendo in grande difficoltà Cicconi. Lo Spezia ha occupato bene il campo, lasciando nulla di giocabile alla Carrarese nel primo quarto d’ora. Atteggiamento aggressivo dei bianchi, che non permettono ai padroni di casa di gestire il pallone dopo il recupero in modo da inaridire la migliore arma di casa, ovvero la ripartenza in profondità.
Alla terza ecco l’occasione giusta. Ancora il solito Elia a gestire un bellissimo lancio in profondità di Vignali. Il quinto di destra manda per le terre Cicconi, poi mette in mezzo di esterno destro dove Pio anticipa tutti e infila nell’angolo. Spezia avanti! Nell’occasione si fa male il portiere Bleve, che non aspetta neanche la panchina e si avvia fuori. Entra il 23enne Marco Chiorra, scuola Fiorentina, al debutto in serie B.
Le aquile non smettono di spingere e al 25′ una sgroppata da sinistra di Reca produce un bel cross su cui Mateju anticipa tutti senza però centrare la porta. Nell’azione successiva Nagy rimane a terra, riprendendo il gioco solo dopo che Schiavi ha messo sportivamente il pallone in fallo laterale. Fatto sta che due minuti dopo l’ungherese è di nuovo fermo e questa volta scuotendo la testa. Pare sia una caviglia che non gli permette di continuare. D’Angelo chiama allora Bandinelli, che si alza dalla panchina per riscaldarsi. L’ex Empoli entra al minuto 33.
Scintille dopo l’ingresso in campo del centrocampista, perché Chichizola aveva messo fuori il pallone proprio per permettere di ricomporre la parità numerica. Fatto sta che la Carrarese, dopo aver restituito il possesso, si lancia a fare pressing su Reca che stava provando a far scorrere il pallone sul fondo. Ammoniti i due centravanti Pio e Shpendi, protagonisti di un confronto.
Il ritmo si attenua a partire da quel momento. Per lo Spezia molta calma nel gestire il pallone con mossa privilegiata il lancio verso le punte, visto che anche Kouda se la sta cavando bene nel gioco aereo. La Carrarese da parte sua non è ancora riuscita a portare un singolo manovrato. Chichizola ha toccato il pallone solo in occasione di un calcio di punizione dalla trequarti che gli è arrivato comodamente in mano.
Così all’ultimo pallone del recupero del primo tempo i bianchi salgono di nuovo in cattedra. Palla recuperata da Vignali in difesa e lasciata a Elia che sgasa e ne lascia due sul posto, poi cambio campo per Reca mediato da Bandinelli, cross respinto e assist al bacio di Salvatore per Pio, che stoppa in area e con il sinistro chiude nell’angolo. Spettacolo puro! Lo Spezia va all’intervallo avanti di due reti.
Calabro non può essere contento e lo dimostra subito proponendo Cerri e Giovane al rientro in campo. Per la Carrarese un attaccante di maggior peso fisico. Già tre cambi effettuati a metà partita per i padroni di casa. Al minuto 48 si batte il primo calcio d’angolo di questa partita, che finora non aveva mai visto un corner. Testimonianza di come ora gli azzurri vogliano provare la palla lungo la fascia destra per Giovane con traversone per Cerri.
Riprende vita anche la curva di casa, ma il fiato dura poco. Al secondo angolo consecutivo lo Spezia sbroglia in qualche modo con Elia che lancia in campo aperto Kouda. Il numero 80 evita un difensore, se la piazza sul piede destro e trova un gol fantastico con il destro beffando Chiorra che aveva fatto qualche passo in uscita per chiudergli eventualmente lo spazio. E sono tre al minuto 50!
Nel silenzio irreale del dei Marmi lo Spezia costruisce un’altra occasione con Mateju, che di testa può colpire dal cuore dell’area su cross dell’imprendibile Pio. Palla oltre la traversa non si molto (52′). La prima parata di Chichizola arriva al 56′ quando Cerri tocca violentemente di testa un calcio di punizione di Schiavi chiamando l’argentino alla respinta di istinto sotto la traversa. Ma non ce n’è per nessuno stasera. Così alla prima volta in cui i bianchi riprendono il pallone ecco Reca indovinare un assist pazzesco dalla trequarti per Elia sul secondo palo: colpo di testa in anticipo su Belloni e 0-4 prima dell’ora di gioco. E’ una storica lezione di calcio.
A questo punto D’Angelo cambia, anche in vista della partita di venerdì prossimo contro il Sassuolo; entrano Candelari e Falcinelli per Kouda e Degli Innocenti. Ci provano Schiavi e Cherubini dalla distanza attorno al 65′, con l’argentino a fare meglio dal compagno ma comunque lontano dai pali di Chichizola. La serata è davvero storta per la Carrarese. Cherubini prova anche lui da fuori al minuto 69 e sullo slancio sente un dolore a un ginocchio. Si rialza dopo il consulto con il medico sociale Poletti, ma appare dolorante. D’altra parte Calabro ha concluso slot e cambi.
Non D’Angelo, che a poco più di un quarto d’ora dalla fine manda in campo anche Colak per Pio e Aurelio per Reca. Per il numero 9, nuovo capocannoniera di serie B a 19 anni, anche qualche fischio. In altri campi gli avrebbero tributato una standing ovation. Davvero un calciatore che ha le potenzialità per segnare tutta un’epoca della maglia azzurra.
E’ ormai una fase di accademia per lo Spezia, che per la verità ha imposto una masterclass alla Carrarese dal primo minuto. Anche più che nella partita d’andata, la squadra di D’Angelo ha letteralmente soffocato quella di Calabro, mai capace di esprimere una qualche qualità tecnica o tattica. Ma se all’andata l’esito poteva anche avere un senso visto il gap di esperienza in categoria e i rispettivi momenti delle contendenti, in questo caso erano gli azzurri ad arrivare con tutti favori del pronostico: l’andamento casalingo, le tante assenze degli aquilotti, il fatto di conoscere il terreno di gioco sintetico, l’assenza del pubblico in trasferta. E’ una serata in cui tutto si amplifica insomma e per lo Spezia non poteva esserci davvero modo migliore per ripartire.
Al minuto 81 il senso di inerzia della partita è interrotto da Candelari, che obbliga Chiorra a una parata sul primo palo. Allo scoccare novantesimo poi è Zanon a inquadrare la porta di testa, trovano Chichizola pronto a bloccare basso.
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