INPS, comunicazione UFFICIALE: pensioni più basse da questa data | Ecco di quanto diminuiscono

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L’annuncio dell’INPS non lascia spazio ad interpretazioni. Numerose pensioni stanno per subire trattenute sull’importo. Da quando succederà? Perché?

Sono molti i cittadini che sono costretti a ricorrere alle prestazioni previdenziali, in quanto inabilitati a svolgere una professione per un periodo limitato o, nei casi più seri, permanentemente. E qui entra in gioco l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), che garantisce pensioni o sussidi di invalidità a beneficio di questi soggetti.

Ma l’INPS si occupa anche del versamento delle prestazioni assistenziali, al fine di tutelare le persone sprovviste di lavoro e che stanno affrontando un momento di particolare difficoltà all’interno del proprio ambito lavorativo o famigliare. Rientrano all’interno di questa categoria, ad esempio, l’assegno di disoccupazione, l’assegno unico e universale per i figli o la NaspI.

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Recentemente l’INPS ha dichiarato di aver concluso – precisamente lo scorso dicembre – un’attività di verifica riguardante i soggetti che nel 2022 ricevettero un bonus contro il caro energia. Per beneficiare di tale prestazione occorreva dimostrare di possedere un reddito inferiore ad un determinato limite e il serrato controllo dell’Istituto ha portato alla luce che, effettivamente, furono diverse le irregolarità in riferimento alla dichiarazione dei redditi.

Perciò, a partire dalla prossima estate, avrà inizio un’attività di recupero, mediante cui proprio l’INPS richiederà indietro ai beneficiari così detti ‘irregolari’ le cifre garantite dal bonus. In che modo? Scopriamolo.

Il fu bonus contro il caro energia

Nel 2022, con il mondo che versava in condizioni di grave difficoltà economica a causa degli effetti dilaganti prodotti dalla crisi pandemica, l’allora Governo Draghi decise di stanziare risorse che potessero garantire un sostegno concreto alle famiglie mediante il così detto decreto ‘Aiuti Qui’, il n. 50 del 17 maggio 2022. All’interno figurava anche il bonus contro il caro energia, contributo pari al valore di 200 euro da erogare ai residenti italiani possedenti un reddito annuale inferiore a 35.000 euro. Per quanto concerne invece i pensionati, lo stesso venne erogato anche nei confronti di coloro che ricevevano prestazioni assistenziali da parte dell’INPS, come la pensione o l’assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti. In seguito, il decreto Aiuti-ter riconobbe un ulteriore benefit mirato a garantire le medesime prestazioni, il cui valore ammontava a 150 euro, unicamente nei confronti di soggetti il cui reddito annuale non risultasse superiore ai 20.000 euro. Il bonus arrivò dunque a raggiungere i 350 complessivi.

Ma l’annuncio dell’INPS ha scosso la quiete dei cittadini. L’Ente, come un fulmine a ciel sereno, ha affermato di aver effettuato un’azione di controllo sulla base di dati comunicati dall’Agenzia delle Entrate, volta a verificare se tutti i soggetti che all’epoca hanno fatto richiesta per l’ottenimento del bonus, fossero realmente nelle condizioni di ottenerlo. Nel caso in cui venissero riscontrare irregolarità, i beneficiari saranno costretti a restituire indietro i soldi ottenuti. In che modo? L’INPS li tratterrà direttamente dalle loro pensioni.

Sede dell’INPS (Depositphotos foto) – www.financecue.it

Come funziona la restituzione dei bonus?

L’INPS ha, in conclusione, stilato un elenco dei beneficiari del bonus nel 2022 il cui reddito, tuttavia, superava la soglia prevista per l’ottenimento. I soggetti sono stati notificati con una comunicazione di indebito, che potranno recuperare attraverso la ‘Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione’.

Per gli utenti implicati nella restituzione, la notizia che contribuisce ad alleviale un minimo la batosta è che comunque per la resa del denaro non sarà necessaria un’unica soluzione; infatti l’INPS tratterrà mensilmente 50 euro dalla pensione fino a quando la somma percepita non sarà completamente recuperata. Ciò avverrà a partire dal prossimo giugno ed ovviamente l’azione coinvolgerà sia coloro che dovranno restituire il bonus 200 euro, sia chi dovrà rendere quello da 150 e persino, in casi meno diffusi, chi sarà obbligato alla restituzione di entrambi.



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