Cooperative learning: cos’è e come funziona

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Cooperative learning, cos’è

Per prima cosa, daremo una definizione di cooperative learning: cos’è, esattamente?
Abbiamo già anticipato che si tratta di una metodologia didattica, che può essere applicata in vari contesti.

Le attività didattiche vengono svolte in piccoli gruppi di apprendimento che, sotto la guida dell’insegnante, lavorano per raggiungere un obiettivo comune.

Tradotto nella nostra lingua in “apprendimento cooperativo”, si tratta di un metodo di lavoro molto profittevole. Promuove l’inclusione, il lavoro di squadra, lo sviluppo delle competenze sociali. Ha inoltre impatto positivo sulla motivazione.
La metodologia, per poter funzionare, deve basarsi su obiettivi chiari e sulla suddivisione dei compiti a ciascun membro del gruppo. Gli studenti devono apportare un contributo personale, al fine di raggiungere l’obiettivo comune precedentemente assegnato.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

I vantaggi

L’utilizzo dell’apprendimento di gruppo e del lavoro di squadra come elementi fondanti rendono il cooperative learning un metodo molto vantaggioso. Innanzitutto perché, come abbiamo già anticipato, questa forma di apprendimento migliora le competenze sociali e la motivazione. Si tratta infatti di una metodologia che prevede, tramite l’assegnazione di ruoli definiti, la partecipazione dell’intero gruppo.
Tramite questa partecipazione, ovviamente, gli studenti sono chiamati a sviluppare le proprie abilità critiche.

Inoltre, l’applicazione dell’apprendimento cooperativo permette di migliorare il rendimento complessivo e la condotta dei partecipanti.
Il raggiungimento degli obiettivi scolastici, infine, quando avviene in gruppo si concretizza più velocemente. Si tratta quindi di un metodo che garantisce il raggiungimento di un miglior profitto.

Infine, generalmente questa metodologia prevede una valutazione finale di gruppo. Il che promuove il senso di appartenenza, oltre che quello di responsabilità in ciascun membro che vi appartiene.

Cooperative learning, esempi

Ma come si concretizza l’apprendimento cooperativo, nella pratica?
Quando parliamo di cooperative learning, esempi tipici sono i cosiddetti gruppi di lavoro.

Ma anche l’insegnamento interattivo, con la sua capacità di coinvolgere tutti gli studenti, è un altro esempio di questa metodologia. In sintesi, possiamo affermare che ogni volta che ci troviamo di fronte ad un lavoro di gruppo, stiamo utilizzando una forma di apprendimento cooperativo.
Ogni qualvolta, in un contesto di apprendimento, si assegna un qualsiasi tipo di progetto di gruppo, e quando a ciascun partecipante viene assegnato uno specifico ruolo, possiamo parlare di questa tipologia di apprendimento.

Ci sono tantissime attività che si possono realizzare in gruppo, dalla produzione di presentazioni alle simulazioni di situazioni reali di eventi e dibattiti. Anche il role playing, infatti, è un esempio di apprendimento cooperativo.
Altro esempio di applicazione è il cosiddetto Think-Pair-Share. L’insegnante presenta il tema durante una prima fase, per poi suddividere gli alunni in piccolissimi gruppi, o meglio in coppe: “pair”, per l’appunto. Il compito di ciascuna coppia sarà quello di condividere, nella terza fase (quella di “share“, ossia condivisione), conclusioni o idee con il gruppo-classe.

Cooperative learning a scuola

Anche se può essere applicato ad ogni contesto educativo, il terreno più fertile per il cooperative learning è la scuola. In effetti, questa metodologia didattica è applicata ormai da anni negli Stati Uniti. Le prime introduzioni del metodo risalgono addirittura agli Anni Sessanta.

Per la corretta applicazione dell’apprendimento cooperativo a scuola, il ruolo dell’insegnante è fondamentale.
Al docente spetta innanzitutto il compito di suddividere gli studenti in gruppo. Inoltre, è suo anche l’importantissimo ruolo dell’assegnazione dei compiti. Un’assegnazione che deve avvenire tenendo conto delle competenze e dei punti di forza di ciascun membro.
L’insegnante ha poi un compito arduo, ma necessario. Dovrà cioè vigilare sui gruppi, per accertarsi che ciascun membro fornisca un apporto significativo al progetto.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Altro aspetto che dovrà curare riguarda gli eventuali materiali che serviranno ai gruppi per raggiungere gli obiettivi. Ove necessario, dovrà promuovere l’attività da parte di ognuno e vigilare sull’attivazione delle abilità sociali in gruppo.
Se, però, volessimo sintetizzare il ruolo che l’insegnante deve ricoprire quando si applica questa metodologia, le sue funzioni fondamentali sarebbero essenzialmente tre:

  1. Istruzione: il docente deve istruire gli allievi, fornendo loro abilità e competenze per raggiungere gli obiettivi dell’attività;
  2. Conduzione: l’insegnante ha un ruolo nella definizione delle modalità di svolgimento e delle regole da rispettare. Deve, inoltre, vegliare sul comportamento degli alunni durante tutte le fasi dell’apprendimento cooperativo;
  3. Direzione: non in senso stretto del termine, ovviamente. Il docente deve, cioè, adoperarsi per far sì che il clima, tra i gruppi, si mantenga positivo, e che tutti si impegnino dare il proprio apporto al progetto.

Le fasi di applicazione

Per poter applicare questa metodologia in classe, i docenti dovranno necessariamente seguire determinati step.
Il cooperative learning presuppone infatti, in primis la progettazione dell’attività. Successivamente, l’attività dovrà essere adeguatamente presentata agli studenti, prima di procedere alla creazione dei gruppi.

Nelle fasi successive, gli insegnanti dovranno prestare estrema attenzione alle dinamiche di ciascun gruppo. Sia per promuovere la partecipazione di cui abbiamo già parlato, sia per poter poi esprimere un giudizio finale sul lavoro.

L’apprendimento cooperativo in caso di BES

L’apprendimento cooperativo si può sfruttare in ogni classe, ottenendo risultati profittevoli in ogni contesto. Ed è per questo che, anche in gruppi-classe con studenti con Bisogni Educativi Speciali, il cooperative learning può dare ottimi risultati.

Anche gli studenti con BES, attuando questa tipologia di apprendimento di gruppo, possono dare il proprio apporto al progetto. Inoltre, potersi confrontare con altri, oltre che ricevere conferma dal gruppo, migliora la motivazione. Sebbene di solito siano più restii a partecipare alle attività, sfruttando il contesto del gruppo anche i BES saranno incentivati a dare il loro contributo.

L’apprendimento cooperativo può quindi essere utilizzato in tutti quei contesti in cui c’è maggiore necessità di inclusione.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link