Aversa, movida e tavolini dei locali: bocciato il regolamento

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Confondono le prerogative di cittadinanza attiva con una vicenda di natura commerciale, vengono bocciati dalla segretaria comunale sul regolamento dei tavolini della movida e per reazione diversi di loro chiedono la testa della malcapitata dirigente.

Mentre sono ancora in lotta fra loro tra pregiudiziali e sgambetti da fuoco amico, gli esponenti della maggioranza guidata dal sindaco, Franco Matacena, non stanno vivendo un buon momento.

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Tanto che sono in molti ad affermare che quest’ultimo stia seriamente pensando di mollare tutto e tornare a fare il commercialista e il presidente del relativo Ordine a tempo pieno.

A rivelare gli errori, grossolani, sulla richiesta di alcune associazioni civiche di vedersi assegnare la cura del parco intitolato al “partigiano della libertà”, Valerio Taglione, Medaglia d’oro al valore civico, e che si sono viste rispondere che ci sarà un avviso pubblico per l’assegnazione, sono i consiglieri del centrosinistra Mauro Baldascino, Mario De Michele, Marco Girone e Antonio Mottola, che affermano: «L’amministrazione comunale di Aversa ostacola la cittadinanza attiva: ritardi, omissioni e confusione sulle procedure. L’iniziativa promossa da numerose associazioni locali per la pulizia del parco urbano intitolato a Valerio Taglione, simbolo di impegno civico e memoria collettiva, rappresenta un esempio virtuoso di partecipazione dal basso e amore per la città, che ha fatto risparmiare al Comune anche migliaia di euro. Tuttavia, l’assenza del sindaco e di rappresentanti della giunta all’evento è un segnale preoccupante, che denota disinteresse e mancanza di rispetto verso chi si adopera per il bene comune».

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Poi i consiglieri aggiungono: «Ancor più grave è l’incapacità dell’amministrazione di distinguere tra pratiche di cittadinanza attiva e procedure di affidamento. La cittadinanza attiva, come stabilito dall’articolo 118, comma 4, della Costituzione, deve essere favorita e supportata indipendentemente dalle modalità di gestione dei beni pubblici. Legare queste iniziative alle complesse procedure di affidamento significa fraintendere e ostacolare la sussidiarietà orizzontale, che invece deve essere incoraggiata e semplificata. Il Comune di Aversa dispone di un “Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni”, uno strumento pensato proprio per agevolare l’autonoma iniziativa dei cittadini nella cura e rigenerazione degli spazi pubblici. Nonostante ciò, l’amministrazione continua a boicottarlo, rifiutandosi di costituire la commissione prevista dal regolamento e bloccando di fatto un principio costituzionale fondamentale».

Da queste considerazioni la richiesta di costituire immediatamente la commissione prevista dal regolamento, per garantire il corretto funzionamento delle pratiche di amministrazione condivisa; separare le iniziative di cittadinanza attiva e le procedure di affidamento, assicurando che le prime siano sostenute a prescindere dalle seconde; prestare maggiore attenzione istituzionale verso le iniziative promosse dalla cittadinanza, con una presenza attiva e concreta da parte degli amministratori durante questi momenti di partecipazione collettiva. «Il sostegno alle pratiche di cittadinanza attiva non è un favore o una concessione: è un diritto costituzionalmente garantito, che va favorito e incentivato» concludono i consiglieri progressisti. Attesa la replica della maggioranza.

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A tenere banco anche la bocciatura, in occasione della commissione consiliare Statuto del regolamento dei tavolini della movida. La segretaria comunale ha fatto notare una serie di illegittimità, tra cui il riferimento al vecchio Codice della strada. Un atteggiamento, unito ad altri sempre nel rispetto dei ruoli, ha convinto alcuni consiglieri di maggioranza che la segretaria non sarebbe funzionale alla stessa maggioranza e ne ha chiesto al sindaco l’allontanamento a meno di due mesi dal suo arrivo in Comune.
 





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