Usa, il sorpasso a destra dell’impero

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 


Le bandiere a lutto per Jimmy Carter spariranno, per non deprimere gli entusiasmi di cui la cerimonia deve brillare. Della pace fra Russia e Ucraina ‘entro 24 ore’ l’insediamento di Donald Trump non reca più traccia (se ne riparlerà semmai verso Pasqua), ma il ritorno alla Casa bianca è preceduto dalla firma dall’amico Netanyahu sull’accordo con Hamas, dopo 468 giorni di massacri.

Il ruolo decisivo che i modi bruschi del suo inviato speciale per il Medio Oriente, il magnate immobiliare Steve Witkoff, hanno avuto nel trattare con Israele è prova di come Joe Biden si sia rifiutato di usare i suoi pieni poteri.

All’improvviso sono evaporati gli ostacoli che bloccavano una formula di cessate il fuoco. Che era già stata negoziata nello scorso maggio, prima che si versasse ancora molto sangue. Non solo: Israele consente ora l’ingresso a Gaza di 600 camion di aiuti al giorno, dopo aver puntato per mesi il dito sui presunti problemi logistici della macchina umanitaria.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Di fronte ai rifiuti e alle ‘linee rosse’ impunemente calpestate dalla macchina da guerra, Biden e Blinken hanno continuato a fornire massiccio sostegno politico e militare. Come ha scritto The Nation, la politica estera di Biden ha distrutto la sua presidenza: un’agenda politica domestica che può essere considerata la più progressista dai tempi di Lyndon Johnson si è intrecciata con una politica estera che affoga nel sangue.

L’accordo firmato in Qatar è appeso a molte incognite e asimmetrie: Israele avrà buon gioco nel denunciarne il mancato rispetto dei termini da parte di Hamas, mentre i palestinesi temono che Trump, che già riconobbe Gerusalemme capitale di Israele, abbia segretamente concesso mano libera sulla Cisgiordania.

Ma, se preso sul serio, esso porta Netanyahu lontano dall’obiettivo di ‘vittoria totale’ in una ‘guerra esistenziale’: prevede il ritiro delle forze israeliane da Gaza e non richiede lo smantellamento di Hamas o la sua esclusione dalla politica palestinese.

Difficilmente la presidenza Trump, al pari dell’ambizione al premierato di Meloni – subito corsa a portare i suoi omaggi a Corte -, fermerà il caro vita, che pure è stato cavalcato per prendere il potere. Alla vigilia del suo nuovo insediamento, tuttavia, il messaggio che il presidente MAGA lancia ad amici e alleati sulla politica internazionale è chiaro: non sono tollerati sorpassi a destra.

La cerimonia, con il suo stuolo di personalità di rilievo, propone un secondo tema, che non è esagerato definire epocale, e che è stato toccato al telefono con il leader cinese Xi. Non si tratta solo del rapporto antagonistico fra le superpotenze. Per inciso, è bene registrare come, quando Trump parla della democrazia di Taiwan, prevalgano ormai accenti critici: i taiwanesi che vengono dipinti come voraci di posti di lavoro statunitensi e poco propensi a pagare per essere difesi.

Il vero punto è la bella mostra che faranno di sé, al Capitol Rotunda, i CEO dei colossi del tech: non solo l’uomo più ricco del mondo, nonché capo del cosiddetto ‘Dipartimento per l’efficienza del governo’, Elon Musk (Tesla, Space X, X), ma anche Mark Zuckerberg (Meta), Jeff Bezos (Amazon), Sundar Pichai (Google), Sam Altman (Open AI) e lo stesso Shou Zi Chew di Tik Tok, i cui aggiornamenti sono da oggi al bando negli Usa. Il vero tema è piuttosto quello dell’oligarchia (qualcuno parlerà di quest’epoca come di Capitalocene).

Ovvero del rapporto diretto col potere politico di un nuovo mondo imprenditoriale che, solo vent’anni fa, era imbevuto di cybercultura hyppie, prometteva una globalizzazione senza frontiere, mentre oggi, abbracciata l’ideologia neoliberale, offre il proprio dominio su dati e infrastrutture come pilastro per le mire egemoniche dell’estrema destra, piegandosi a pulsioni identitarie, classiste e suprematiste, in cambio del dominio della scena.

Questo mondo detesta il potere di regolazione dell’Unione europea, che in questi giorni chiede conto a Musk dei suoi algoritmi. Musk ne è l’incarnazione principale, non solo perché SpaceX arriva ormai in mezzo mondo, ma anche per la sua stretta affinità con la finanza. Musk è co-fondatore di PayPal: la piattaforma di pagamenti a cui sta dando vita, X Payments, scimmiotta il modello cinese di ‘una app per tutto’. Finora, a questa ambizione è mancato un forte sostegno governativo e normativo, nonché una svolta di deregolamentazione sulle criptovalute.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

La legge sul “divieto di Tik Tok” va ben oltre la protezione dei dati dei giovani americani da rapaci agenti comunisti cinesi nascosti dietro lo schermo di Bytedance, la società-madre. Firmata nell’aprile 2024 e confermata dalla Corte Suprema il 17 gennaio, la legge H.R.7521 conferisce al Presidente l’autorità di proibire qualsiasi app di social network di proprietà straniera attraverso una procedura estremamente semplice, nella quale il Presidente descrive al Congresso «il problema di sicurezza nazionale specifico in questione» (allegando lista riservata delle attività che dovrebbero essere impedite) e poi dichiara l’app «una minaccia significativa alla sicurezza nazionale».

Tik Tok è solo la prima piattaforma nel mirino di una legge il cui linguaggio consente di attenzionare tutte le piattaforme in cui gli utenti possono interagire, inclusi i videogiochi.

Donald Trump, che si era schierato contro Tik Tok, ha cambiato idea in campagna elettorale, dichiarandosi a favore del salvataggio della piattaforma.

Secondo Drop Site, l’iper-enfasi del dibattito pubblico su Tik Tok e sulla Cina è un modo per distogliere l’attenzione dal reale impatto globale del provvedimento: inaugurare un’era in cui il comandante in capo ha le mani libere nel decidere con chi gli americani possono connettersi in tutto il mondo, seminando potenzialmente divisioni più profonde tra gli Stati uniti e i nemici designati di volta in volta.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Source link