Un episodio inquietante ha scosso Montagnana, il Veneto e l’Italia quando un atto di sabotaggio ha messo in allerta le autorità competenti. Intorno alle 7 del mattino un manutentore tecnico di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha scoperto un catenaccio, solitamente utilizzato per la chiusura delle biciclette, posizionato sulla fune elettrica della linea aerea del secondo binario, proprio all’altezza del fabbricato viaggiatori. Un gesto che, se non fosse stato prontamente individuato e risolto, avrebbe potuto avere conseguenze gravi per la sicurezza ferroviaria.
Il catenaccio, rivestito in gomma, era stato collocato in modo tale da poter danneggiare il pantografo dei treni in transito, compromettendo l’alimentazione della linea aerea e mettendo a rischio la sicurezza della circolazione ferroviaria. Fortunatamente, il personale tecnico addetto è intervenuto tempestivamente, rimuovendo l’oggetto senza che la linea subisse danni. Questo intervento ha evitato ritardi nei convogli ferroviari e ha scongiurato il pericolo di un incidente.
Nonostante l’assenza di ripercussioni immediate sulla circolazione, l’episodio ha sollevato una serie di interrogativi sulla natura del gesto. La DIGOS della questura di Padova ha avviato approfondimenti investigativi per fare luce sull’accaduto. Dopo la presentazione di un esposto da parte dei responsabili di RFI al compartimento Polfer di Verona, la segnalazione è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Rovigo. L’ipotesi di reato è quella di attentato alla sicurezza dei trasporti, un’accusa grave che richiede un’indagine accurata per identificare i responsabili.
La domanda che sorge spontanea è se si tratti di un atto di sabotaggio deliberato o di un semplice atto di vandalismo. In entrambi i casi, l’episodio evidenzia la vulnerabilità delle infrastrutture ferroviarie e la necessità di misure di sicurezza più rigorose. Le indagini in corso cercheranno di chiarire se vi siano motivazioni specifiche dietro questo gesto o se si tratti di un’azione isolata.
Questo incidente mette in luce l’importanza della sicurezza ferroviaria e la necessità di una vigilanza costante. Le ferrovie rappresentano una componente cruciale del sistema di trasporti del nostro Paese, e qualsiasi minaccia alla loro sicurezza deve essere affrontata con la massima serietà. Le autorità competenti stanno lavorando per garantire che episodi simili non si ripetano e per proteggere i passeggeri e il personale ferroviario.
Molte le reazioni del mondo politico alla notizia.
In una nota il senatore veneto della Lega Paolo Tosato, dichiara: “Le notizie emerse tra ieri e oggi, prima con la denuncia per il ritrovamento di una catena appesa alla rete elettrica della Stazione di Montagnana, nel padovano, e oggi con il tentativo di sfondamento di una centralina a Roma Aurelia, oltre a confermare i dubbi del gruppo Fs che, nei giorni scorsi, ha presentato un esposto, sono davvero sconcertanti. È inquietante pensare che ci sia qualcuno che danneggi la rete ferroviaria e i treni, e che metta a rischio la vita delle persone, probabilmente, solo per strumentalizzazione politica contro il ministro Matteo Salvini. Auspico si faccia presto chiarezza”.
La presa di posizione della capogruppo del Pd in Consiglio regionale del Veneto, Vanessa Camani: “L’episodio di Montagnana, con il ritrovamento di un cavo utilizzato per la chiusura delle biciclette, appeso sulla fune elettrica della linea ferroviaria, necessita indiscutibilmente di indagini per appurare la natura del gesto e i suoi responsabili. Questo perché le conseguenze dell’atto sarebbero state sicuramente dannose. Ciò che invece lascia molto perplessi è il tentativo della Lega di utilizzare fatti così inquietanti per tentare di spostare l’attenzione dai gravi disservizi che coinvolgono il trasporto ferroviario statale e regionale“. “La trafila di dichiarazioni di esponenti leghisti che si affannano a piegare l’episodio per un salvataggio d’ufficio del ministro Salvini, è senza precedenti. Di sicuro, quando si verificano i ripetuti disservizi e i ritardi colossali nel traffico ferroviario, che già hanno paralizzato il Paese così come il trasporto regionale frequentato dai pendolari, dalle parti della Lega c’è il fuggi-fuggi. Non è così che si affrontano i problemi. Per il momento, su Montagnana serve chiarezza su quanto accaduto. Delle strumentalizzazioni politiche possiamo tranquillamente farne a meno”.
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