Pagamento del biglietto, evasione sui bus di Perugia

Giovedì sera è accaduto di nuovo, lo leggiamo su Il Massaggero – Umbria in un articolo di Luca Benedetti: gli agenti della polizia sono dovuti intervenire per far rispettare il pagamento del biglietto a bordo dei bus. Due episodi distinti, avvenuti a distanza di un’ora l’uno dall’altro, hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, evidenziando un problema ricorrente che continua a mettere a dura prova i servizi pubblici e il personale di BusItalia.

Il primo caso si è verificato lungo la strada Tuderte, pochi minuti prima delle 18. Un autobus proveniente da Marsciano e diretto a Piazza Partigiani è stato fermato presso la pensilina nei pressi dell’ingresso dei mezzi Gesenu in via della Pallotta. La situazione è degenerata quando i verificatori di BusItalia, supportati da vigilantes, hanno scoperto che alcuni passeggeri non avevano pagato il biglietto.

Nonostante l’invito a regolarizzare la propria posizione, i presunti evasori, identificati come stranieri, si sono rifiutati di pagare. A quel punto, il personale della sicurezza, che agisce a supporto dei verificatori, ha contattato la polizia per gestire la situazione.

La Volante è arrivata rapidamente, fermandosi presso la piazzola del distributore vicino alla rotatoria della Pallotta. Gli agenti sono saliti a bordo, hanno identificato i passeggeri irregolari, emesso le multe necessarie e li hanno fatti scendere dal mezzo. L’intervento si è concluso senza ulteriori incidenti, ma il bus ha subito un ritardo significativo, causando disagi agli altri passeggeri.

Il secondo caso si è verificato poco dopo, al terminal bus di Fontivegge, altra zona spesso al centro di episodi simili. Un testimone presente ha raccontato: «C’erano due auto della polizia. Sul bus c’era un po’ di trambusto, saranno state circa trenta persone a bordo. Cinque o sei di loro, tutti stranieri, si sono rifiutati di pagare il biglietto, compresa una donna. Hanno cercato di uscire in qualche modo, ma la sicurezza li ha bloccati. Poi è arrivata la polizia».

La polizia ha proceduto a sanzionare gli evasori per mancato pagamento del biglietto

Come nel primo episodio, gli agenti hanno proceduto con le identificazioni e le sanzioni. Tuttavia, l’atmosfera è rimasta tesa e il bus non è potuto ripartire. Per evitare ulteriori disagi, BusItalia ha inviato un autobus sostitutivo, sul quale sono stati fatti salire i passeggeri in regola.

Anche in questo caso, l’episodio ha causato ritardi significativi. Il mezzo sostitutivo ha cercato di recuperare il tempo perduto, ma l’intera operazione ha evidenziato quanto sia complesso gestire situazioni di questo tipo, soprattutto quando coinvolgono più persone che si rifiutano di collaborare.

Non è la prima volta che episodi del genere accadono sui mezzi di trasporto pubblico. BusItalia ha intensificato i controlli, impiegando verificatori affiancati da guardie giurate per garantire che le operazioni si svolgano in sicurezza. Tuttavia, non sempre le cose vanno come previsto.

Qualche mese fa, un episodio simile era culminato con reazioni violente da parte di chi rifiutava il pagamento del biglietto, portando a denunce formali. Questi episodi non solo mettono a rischio la sicurezza del personale, ma rappresentano anche un costo economico e organizzativo per l’azienda, che deve spesso intervenire con mezzi sostitutivi e rinforzi logistici.

L’intervento della polizia è diventato quasi una prassi in situazioni di questo tipo. Gli agenti, spesso chiamati a intervenire per garantire il rispetto delle regole, si trovano a dover gestire conflitti che potrebbero essere evitati con una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte dei passeggeri.

Tuttavia, l’intervento delle forze dell’ordine comporta un impegno significativo in termini di risorse e tempo. Ogni volta che una Volante viene chiamata per gestire questi episodi, si sottraggono risorse ad altre potenziali emergenze, creando un effetto domino sulla gestione della sicurezza in città.

Busitalia è impegnata ad arginare il fenomeno con l’introduzione di guardie giurate

BusItalia sta facendo il possibile per arginare il fenomeno dell’evasione. Oltre all’introduzione di verificatori e guardie giurate, l’azienda ha avviato campagne di sensibilizzazione e informazione per ricordare ai passeggeri l’importanza di rispettare le regole.

«Non è accettabile viaggiare sui mezzi pubblici senza pagamento del biglietto», ha dichiarato un portavoce dell’azienda. «Il nostro obiettivo è garantire un servizio efficiente e sicuro per tutti, ma abbiamo bisogno della collaborazione dei passeggeri».

BusItalia ha anche sottolineato che i proventi dei biglietti sono essenziali per il mantenimento e il miglioramento del servizio. L’evasione non solo penalizza l’azienda, ma incide anche sulla qualità del trasporto pubblico.

Mentre alcuni passeggeri si sono detti soddisfatti dell’impegno di BusItalia e delle forze dell’ordine per garantire il rispetto delle regole, altri hanno espresso preoccupazione per i ritardi e i disagi causati da questi episodi.

«Capisco che sia necessario controllare i biglietti, ma questi episodi creano disagi a chi viaggia regolarmente», ha commentato una passeggera. «Forse servirebbero più controlli preventivi o metodi di pagamento più efficienti per evitare situazioni del genere».

Nonostante le difficoltà, gli interventi di giovedì sera hanno mandato un messaggio chiaro: l’evasione non sarà tollerata. Le multe e le identificazioni rappresentano un deterrente importante, ma è necessario un impegno congiunto per affrontare il problema in modo sistematico.

Per arginare il fenomeno dell’evasione e migliorare la gestione del trasporto pubblico, potrebbero essere introdotte alcune misure aggiuntive:

1. Pagamenti digitali: L’implementazione di sistemi di pagamento contactless o tramite app potrebbe rendere più semplice e immediato l’acquisto dei biglietti.
2. Campagne educative: Sensibilizzare i passeggeri sull’importanza di pagare il biglietto attraverso campagne informative potrebbe ridurre il numero di evasori.
3. Presenza costante di verificatori: Un controllo più frequente e regolare potrebbe dissuadere chi tenta di viaggiare senza pagare.
4. Collaborazione con le forze dell’ordine: Rafforzare la partnership tra aziende di trasporto e polizia per garantire la sicurezza sui mezzi pubblici.