“Migliorare il servizio obiettivo comune”

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L’opposizione ha sparato tutte le cartucce, ma non ha cavato un ragno dal buco nel Consiglio comunale monotematico dedicato ad Amiu Puglia e, più in generale, alle criticità del servizio di igiene urbana a Foggia. Il campo largo progressista non ha alcuna intenzione di mettere in discussione una sua partecipata. E la nota dei sindacati arrivata quando la seduta era ancora in corso lo conferma, perché la sindaca li ha rassicurati davanti alle preoccupazioni di una rescissione anticipata del contratto. “Noi stiamo dando seguito a quanto delineato nelle nostre linee programmatiche – ha dichiarato Maria Aida Episcopo -, non avendo nulla da nascondere e nessun confronto da temere, a differenza di chi oggi parla di stracciare un contratto vincolante fino al 2031 senza ovviamente preoccuparsi delle ripercussioni a ogni livello che questo comporterebbe, e di chi ha firmato per anni e anni bilanci che oggi contesta in un pacchetto ‘retorico’ unico o da chi dell’allora maggioranza aveva anche dirette responsabilità, poteri e doveri di verifica e controllo”.

Alla riunione di oggi hanno partecipato anche la presidente di Amiu Puglia spa, l’ingegnere Antonella Lomoro, e il direttore generale, Antonello Antonicelli.

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A chiarire l’orientamento dell’Amministrazione è stato, in particolare, l’assessore alle Partecipate, il Dem Davide Emanuele, convinto che negli ultimi due anni ci sia stato un cambio di passo. In premessa, ha rimarcato come Amiu sia la più grande società dei rifiuti del Mezzogiorno d’Italia, il che reputa debba essere motivo d’orgoglio in quanto comproprietari. “Il nostro compito, oggi, deve essere quello di continuare il percorso intrapreso per migliorare il servizio e per il raggiungimento degli obiettivi – ha detto nel suo intervento -, salvaguardare la gestione pubblica in un settore particolarmente delicato qual è quello della raccolta dei rifiuti, di valorizzare la nostra presenza in quella che è la società in house e implementare il piano industriale con le sfide che ci siamo posti”. Il campo largo rivendica, tra le altre cose, di aver attivato il controllo analogo. 

“Non nego che il servizio vada migliorato in tutti i contesti, è altrettanto vero che il supporto da parte della cittadinanza è fondamentale”, ha detto la presidente Amiu Puglia Antonella Lomoro nel suo intervento. Ha indugiato sugli incivili, annunciando peraltro una massiva campagna comunicativa relativa agli abbandoni, poi ha raddrizzato il tiro quando ha ripreso la parola. “Se mi sono espressa male chiedo scusa alla cittadinanza di Foggia, ma non ho mai detto che tutti i foggiani sono degli incivili, così come non l’ho mai detto neanche dei baresi”. Sul punto ammette di essere da sempre alquanto severa.

“Ci sono degli aspetti che vanno migliorati – ha detto ancora durante il suo intervento -. I due anni di attuazione del contratto avevano proprio lo scopo di calibrare e verificare ciò che del contratto deve essere cambiato e migliorato – ha aggiunto la presidente Lomoro -. Noi abbiamo anche avuto contestazioni e sanzioni da parte del Dec (direttore dell’esecuzione del contratto, ndr) ed è altrettanto vero che alcune di queste le reputiamo non conformi e ci stiamo opponendo, proprio per dare un riscontro e poterci difendere in merito a quelle che vengono considerate inadempienze, ma che ai nostri occhi non lo sono”.

Difende la gestione dell’azienda e tiene a precisare, proprio come farà poi il Dg, che Amiu Bari, “difformemente da come è stato riportato”, non ha registrato perdite tutti gli anni, “anche perché, se così fosse stato, già dopo il terzo anno ci sarebbe stato un intervento da parte di autorità preposte”. Tra Bari e Foggia “non c’è una differenza di gestione e di approccio. I servizi che vengono erogati non sono difformi”, ha detto Lomoro. Da lei si apprende che la sede di via Miranda è stata messa all’asta, ma è andata deserta.

Più diplomatico l’intervento del direttore generale Antonello Antonicelli. Lui vede “una bella partecipazione della cittadinanza” che sta contribuendo “utilmente al raggiungimento degli obiettivi”.

“In questi due anni c’è stata una riduzione di circa il 20% dell’indifferenziato conferito in discarica”, ha rimarcato a proposito dei dati. Da parte di Amiu c’è “assoluta disponibilità” a recepire indicazioni e “introdurre nuove modalità di erogazione del servizio”.  È convinto che il porta a porta per le utenze domestiche contribuisca al raggiungimento degli obiettivi della differenziata, come verificato anche a Bari.

L’opposizione, che aveva aperto le danze avendo sollecitato la convocazione di un Consiglio monotematico, ha provato a stanare il campo largo per ore affinché esprimesse chiaramente il suo indirizzo. In apertura, l’ex candidato sindaco del centrodestra Raffaele Di Mauro ha parlato di un servizio “strapagato” e ha sintetizzato un po’ tutte le tesi della minoranza. Il consigliere civico Antonio De Sabato si è spinto a chiedere la revoca dell’affidamento e la rotazione immediata dei dirigenti coinvolti nel contratto, mentre per il collega Nunzio Angiola la richiesta di revoca è populismo, e lui preferisce uno studio di fattibilità in merito all’internalizzazione. Mainiero, senza mezzi termini, ha chiesto ad Amiu di “restituire il maltolto” a Foggia e ha battuto cassa. Il centrodestra punta ad una “gestione autonoma”, ma sa bene che la revoca sarebbe un atto da “kamikaze”. “Se ci sono inadempienze contrattuali dovete sanzionarle pesantemente nei termini di legge”, è stato l’invito del capogruppo di Fratelli d’Italia Claudio Amorese.

A chiedere una modifica del piano industriale che preveda anche il porta a porta domestico, su cui, come detto, conviene anche il dg Antonicelli, è stato il consigliere M5S Giovanni Quarato. “Non possiamo immaginare di mettere in discussione una nostra partecipata, dobbiamo rilanciarla”, ha detto l’ingegnere pentastellato. 

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L’opposizione ha proposto un ordine del giorno che impegnava, tra le altre cose, il sindaco e la Giunta a ridurre la Tari e avviare l’iter, previa analisi dei costi e benefici, per la gestione autonoma del servizio garantendo i livelli occupazionali. La maggioranza ha chiesto una sospensione di dieci minuti e si è ripresentata in aula dopo mezz’ora. Alla ripresa dei lavori, l’ordine del giorno della minoranza, non è stato accolto invocando il regolamento perché formulato alla stregua di una mozione. L’opposizione ha abbandonato l’aula prima che intervenissero assessori e sindaco. Ha poi indetto una conferenza stampa per lunedì mattina. “Al Consiglio comunale è stato impedito di assumere una determinazione rispetto all’esito della riunione”, spiega Raffaele Di Mauro a margine della seduta.

In chiusura dei lavori, l’assessora all’Ambiente Lucia Aprile ha annunciato che mercoledì ci sarà il collaudo della discarica di Passo Breccioso: “Sono terminati i lavori e il gruppo di collaudatori finalmente ci darà il collaudo sottoscritto che potremo poi portare in Regione per evitare che sei milioni di euro dei cittadini foggiani vengano tolti dalle casse comunali. È un problema che non abbiamo creato noi, ma che come tanti ci siamo trovati ad affrontare”.



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