L’attesa infinita della rotatoria a Porto Viro

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“Il toto rotonda a Porto Viro continua: ancora nulla si sa del inizio di questa opera importantissima per i cittadini e non di Porto Viro, tante parole , forse , ma, vedremo, si parte a ottobre, no a novembre, no a dicembre (c’è il Natale), a gennaio. Ma siamo a gennaio”. E’ l’imprenditore Tito Livio Franzolin a tornare sul tema della rotatoria sulla Romea, per rendere più sicura la strada in un tratto purtroppo segnato da gravi incidenti, su tutti quello avvenuto esattamente otto anni fa e costato la vita a Daniele Finotti, 59 anni, di Taglio di Po, titolare della Special vetro che sorge proprio in quel tratto “maledetto”, e il dipendente  Giancarlo Fusetti, 45 anni, di Ariano Polesine.

In seguito a quell’incidente, fra l’altro l’allora sindaco Maura Veronese decise la chiusura dell’incrocio a raso dell’incrocio che insisteva al chilometro 68+ 350 della Romea, con tanto di ricorsi e controricorsi di ben 19 aziende che insistono in quel tratto della Statale.

Come ricorda Franzolin, “anni fa ho incaricato uno studio di professionisti che ha realizzato uno studio di massima, mi sono caricato in auto l’allora sindaco Giacon e l’assessore Palli e abbiamo consegnato il tutto all’ingegner Manginelli all’Anas, progetto poi inserito nel piano di sicurezza sulla Romea, che senza il mio intervento sarebbe andato perso. Diversi anni e amministrazioni sono passate, vedendo che tutti i comuni limitrofi hanno già finito i lavori, una domanda sorge spontanea: ma quando verrà realizzata la rotonda a Porto Viro? L’ingresso e la sicurezza a Porto Viro è veramente difficoltosa e questa risolverebbe molte problematiche di viabilità”.

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Poi stigmatizza “i tempi per la realizzazione di un’opera così importante per la sicurezza di chi si avventura in quella zona”, segnalando anche “la situazione da terzo mondo di via Murazze, con il fondo stradale distrutto e senza illuminazione”.

La domanda resta in sospeso. Da parte dell’amministrazione comunale il vicesindaco Thomas Giacon spiega: “E’ bene precisare che si tratta di un’opera che deve realizzare Anas, perché la strada è di sua competenza e noi come Comune possiamo solo limitarci ad un’azione di stimolo ma non abbiamo possibilità di intervenire direttamente. Comunque, nelle ultime interlocuzioni che abbiamo avuto con Anas ci è stato spiegato che i lavori per la realizzazione della rotatoria sono già stati appaltati all’impresa Ecovie ed hanno già fatto la consegna dei lavori. Anas è il titolare del progetto oltre che proprietario. Hanno fatto i sopralluoghi per la verifica della viabilità modificata e i lavori, da quello che ci era stato riferito, dovevano iniziare a fine anno. Non so cosa abbia provocato questo ulteriore rallentamento, penso ci possano essere state delle lungaggini per via degli espropri. Però credo, ma soprattutto spero, che a breve i lavori possano iniziare, perché effettivamente si tratta di un’opera importante sia per la sicurezza collettiva che per le aziende che si trovano in quell’area”.

La Romea, purtroppo, resta una delle strade con la più alta incidenza di incidenti gravi in Italia. E da anni si dibatte sul problema senza che siano arrivate soluzioni definitive. Intanto, resta sul tavolo l’idea della Romea commerciale o nuova Romea, che pur ancora in fase di discussione, prevederebbe una superstrada a pedaggio da Mestre a Ravenna, utile soprattutto a deviare il traffico pesante e quello di attraversamento. Il 21 marzo scorso è stato siglato tra Anas e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e approvato dal Cipess il “Contratto di programma 2021-2025” e gli investimenti infrastrutturali previsti in Veneto ammontano a 3,8 miliardi di euro. “Le risorse stanziate – aveva spiegato l’assessore regionale Elisa De Berti – saranno destinate alla realizzazione, da parte di Anas, di nuove opere, alla manutenzione del patrimonio stradale esistente, ad integrare i finanziamenti in corso, ove necessario, oltre che ad interventi funzionali allo svolgimento delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Con riferimento alla variante alla SS 309 Romea, si tratta di un’opera che interessa non solo il Veneto ma anche l’Emilia Romagna e la costa Adriatica, per mettere in sicurezza una delle strade più pericolose d’Italia. Come Regione abbiamo intenzione di partire dall’ascolto del territorio, e, in particolare, da un incontro con i sindaci interessati dall’opera e, in particolare quelli della Riviera del Brenta, in modo da mettere in luce le criticità. Da lì Anas svilupperà i vari lotti con l’obiettivo di arrivare, entro la fine del mandato, ad un tracciato condiviso con il territorio e proseguire con l’iter di progettazione”.





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