La Roma batte 3-1 la Juventus nel big match del Tre Fontane, l’Inter sorride a -4 dalla vetta

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La Roma si aggiudica il big match di giornata contro la Juventus, l’Inter batte di misura il Como, il Milan recupera due gol con la Sampdoria e fa sfumare il primo successo delle blucerchiate in campionato; nel posticipo delle 18.00 Fiorentina e Sassuolo non vanno oltre l’1-1. Con questi risultati si chiude la 15ª giornata di Serie A eBay 2024/25, aperta nella giornata di sabato con il 4-0 della Lazio sul campo del Napoli.

La Roma riparte al meglio dopo la sconfitta con l’Inter nell’ultimo turno battendo 3-1 la capolista Juventus al Tre Fontane e interrompendo un’imbattibilità che le bianconere portavano avanti da 17 turni di campionato. La sfida delle 15.30 la stappa Dragoni dopo soli tre minuti: imbucata centrale di Viens e destro vincente sotto la traversa della classe 2006, più giovane marcatrice del campionato in corso. Approccio convinto delle capitoline, che nell’arco di due minuti sfiorano due volte il raddoppio: prima con Haavi, che però non inquadra lo specchio dopo il suggerimento di Thogersen; poi con Viens, che costringe Peyraud-Magnin ad un grande intervento in allungo sulla sua conclusione verso l’angolino basso. All’11’ anche Kresche si mette in evidenza, neutralizzando con il piede il tentativo di Bonansea a distanza ravvicinata; alla prima vera fiammata del match per la Juventus fa seguito, una manciata di secondi dopo, l’occasione di Vangsgaard col mancino, ma il tiro della danese è troppo debole.



La partita è apertissima e al minuto 13 Corelli chiama ancora il portiere bianconero agli straordinari: la francese con un guizzo sul primo palo riesce infatti a deviare in corner il destro da dentro area della 2003 ex Napoli. Altro intervento importante di Peyraud-Magnin e altrettanto significativo quello di Kresche al quarto d’ora, sulla parabola velenosa di Boattin direttamente dalla bandierina. Il pressing della Roma cresce e prima della mezzora Viens sfiora due volte il raddoppio: al 21’ non arriva per un soffio ad intercettare il traversone di Thogersen, mentre al 29’ a dirle di no è la traversa, centrata nel tentativo di sfruttare di testa il cross di Haavi. Nel finale del primo tempo guadagna metri la squadra di Canzi, che ci prova al 42’ con Bonansea (respinta del muro giallorosso) e al 45’ con Cantore (destro di poco fuori); ma nel recupero è ancora Viens a sfiorare il raddoppio per le giallorosse, neutralizzato da una leggera deviazione di Boattin.

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Il primo squillo della ripresa è di Greggi, che da considerevole distanza impegna Peyraud-Magnin in tuffo, ma con il passare dei minuti cresce il pressing delle ospiti, che al 59’ pareggiano il conto: tiro-cross di Bonansea dalla corsia di sinistra e Kresche beffata dalla traiettoria insidiosa. Le undici di Canzi, dopo l’1-1, sembrano prossime a prendere le redini del gioco, ma al 64’ Corelli spaventa ancora la difesa avversaria, con un destro da fuori area fuori di pochissimo. I cambi di Spugna poco dopo la chance della classe 2003 (Glionna proprio al posto di Corelli e Kuhl al posto di Dragoni) si rivelano decisivi. Al 71’ è infatti di Glionna l’assist chirurgico dopo un efficace slalom da destra per Giugliano, che con il piatto sinistro all’altezza del dischetto punisce Peyraud-Magnin siglando il sorpasso. Il 2-1 dà nuova linfa alle capitoline, che dopo un’occasione non concretizzata da Viens, perfettamente chiusa in angolo da Lenzini, non si lasciano sfuggire quella del tris. All’81’ infatti, Beccari sgambetta Haavi nella propria area di rigore e l’arbitro concede calcio di rigore alle padrone di casa. Dal dischetto non sbaglia Linari, che firma il definitivo 3-1 e diventa, con l’ex Bartoli, uno dei due difensori più prolifici della storia della Roma in Serie A (13 reti a testa). La Juventus prova a reagire all’87’ con una bella punizione di Boattin, ma Kresche non si lascia superare e respinge con un grande riflesso. Finisce 3-1 la sfida del Tre Fontane, con le giallorosse che centrano il quarto successo casalingo di fila contro la Juventus in Serie A e infliggono la prima sconfitta alle prime della classe dopo 15 giornate da imbattute nella competizione corrente. La Vecchia Signora resta al comando della classifica con 38 punti, ma le capitoline – terze – accorciano portandosi a -7; mentre l’Inter, prossima avversaria delle bianconere, è seconda a -4 dalla vetta dopo il turno appena concluso.

Vince infatti, in una delle due gare andate in scena alle 12.30, la squadra di Piovani, che si impone 1-0 sul Como all’Arena Civica di Milano. Le nerazzurre, dopo il 2-1 sulla Roma nella giornata precedente e il pareggio con il Sassuolo nei quarti d’andata di Coppa Italia, si aggiudicano il lunch match contro le lariane di Sottili.



La prima occasione della sfida arriva al 6’ con il colpo di testa di Tomaselli servita bene da Merlo, ma l’incornata della centrocampista si spegne sul fondo. La prima risposta del Como è opera di Kramzar, che al 24’ calcia bene da dentro l’area imponendo ad Andrés gli straordinari. Alla mezzora Gilardi salva le lariane: azione corale delle milanesi, Magull scodella un pallone sul secondo palo per Wullaert e il piattone al volo della belga viene respinto dall’estremo difensore rivale. Inter padrona del gioco, ma nonostante le diverse incursioni offensive, all’intervallo il punteggio rimane sullo 0-0.

In apertura di secondo tempo, Nischler imbeccata da Kramzar ha la chance di fare male alla retroguardia interista, ma la classe 2000 del Como perde l’equilibrio al momento del tiro e calcia sul fondo. Nel giro di poco, sul fronte opposto, è Cambiaghi a divorarsi due gol: al 50’ non intercetta di pochissimo un gran cross di Merlo, un minuto più tardi non trova la deviazione sotto porta sul passaggio rasoterra di Serturini. Poco prima del 60’ Tomaselli si mette in proprio calciando con il mancino da fuori area dopo una respinta difettosa di Petzelberger, ma il pallone lambisce il palo. Le sostituzioni di Piovani cambiano l’inerzia del match: Polli, Detruyer e il neo acquisto Schough prendono il posto di Wullaert, Cambiaghi e Serturini. Le forze fresche immesse dal tecnico nerazzurro impiegano appena nove minuti per sbloccare il parziale: al 69’ infatti, Schough lavora il pallone a sinistra e pesca Polli tutta sola nell’area piccola delle lariane, la centravanti controlla e batte Gilardi con grande freddezza. È il quarto gol per la classe 2000 in campionato ai danni del Como, almeno due più di quanti ne abbia rifilati finora alle lariane qualsiasi altra giocatrice nel torneo in nerazzurro. Tra le fila del Como è invece del Estal la subentrata più pericolosa all’Arena: la spagnola, in campo dal 62’ per del Estal, sfiora due volte il pareggio. Al 75’ la spagnola prova ad appofittare di un omaggio di Tomaselli in mezzo al campo involandosi verso la porta di Runarsdottir, ma l’attaccante si allunga troppo il pallone e l’estremo difensore nerazzurro riesce a murarla in uscita. All’83’ invece la sua bellissima girata in controbalzo dopo una respinta corta di Milinkovic termina vicinissima all’incrocio dei pali. Nel finale tentano di agguantare il pari sia Nischler che Karlernäs (subentrata a Skorvankova al 62’), ma al triplice fischio festeggia l’Inter, che per la prima volta nella sua storia in Serie A vince almeno 10 delle prime 15 partite stagionali disputate e per la prima volta nel torneo centra quattro successi casalinghi di fila. Il Biscione sale inoltre a 34 punti in classifica, portandosi a -4 dalla capolista Juventus e restando a +3 sulla Roma.

Perde terreno, nei confronti delle capitoline, la Fiorentina di de la Fuente, che in casa con il Sassuolo si ferma sull’1-1 e ora è quarta a -4 dalle giallorosse (27 punti per le toscane). Al Viola Park il primo guizzo del match è di Severini, che guadagna subito calcio d’angolo. Dopo un iniziale affanno, le ospiti si fanno vedere in attacco con Caiazzo e Fisher, pur senza impensierire Fiskerstrand. Le padrone di casa sembrano in controllo, ma le neroverdi si rendono pericolose in ripartenza. La partita si vivacizza e al 35’ cambia il parziale a favore delle emiliane: cross chirurgico di Dhont dalla destra e deviazione vincente dell’ex Philtjens sotto porta. Il vantaggio dura però appena otto minuti, perché al 43’ Catena viene atterrata da Mella nell’area piccola neroverde e guadagna calcio di rigore, trasformato da Severini con un destro a mezza altezza. Si chiude in equilibrio la prima frazione, con l’asse belga Dhont-Philtjens a sbloccare il punteggio e Severini a rimettere tutto in parità dagli undici metri.

La ripresa la inaugura una combinazione efficace tra Mella e Sabatino, con l’attaccante classe ’85 che però calcia sul fondo. Dalla parte opposta si fa vedere Pedersen, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo sorvola la traversa di testa. Le squadre si allungano e le occasioni del sorpasso aumentano: al 65’ Bredgaard manda a vuoto Orsi e scarica un mancino che termina sul palo, al 70’ Mella e Sabatino provano a dialogare come nel primo tempo, ma la sponda cercata dalla centravanti viene letta bene da Fiskerstrand, che esce e fa suo il pallone. Sul nuovo capovolgimento di fronte ci prova Catena, murata in angolo dalla difesa avversaria. La centrocampista si fa respingere un’altra conclusione ad un quarto d’ora dal 90’, frutto della triangolazione con Bredgaard e Severini. Anche il Sassuolo di Rossi non rinuncia però ad attaccare, costringendo Fiskerstrand ad un salvataggio in due tempi sul tiro di Clelland servita da Missipo. Nonostante i diversi cambi operati dai due allenatori, nessuna delle incursioni nell’ultimo quarto d’ora vale l’affondo definitivo, e la gara del Viola Park termina in equilibrio. Sorride il Sassuolo, che guadagna un punto prezioso su un campo ostico e centra il sesto risultato utile nelle ultime sette gare disputate in campionato – tre vittorie e tre pareggi.

Pareggiano infine, nell’altra sfida disputata alle 12.30, anche Sampdoria e Milan, al termine di una partita molto combattuta. Allo stadio La Sciorba sono le rossonere di Bakker a partire con il piglio giusto e a dettare i ritmi, ma né Ijeh al 14’ (fuori misura il colpo di testa sul cross di Sorelli) né Sorelli e Dompig al 28’ (tentativo non trattenuto da Tampieri della prima e ribattuta troppo alta della seconda) riescono a trovare il vantaggio. Al 35’ Dompig mette un pallone invitante sul secondo palo, ma Renzotti e Ijeh sono in ritardo e sfuma un’altra chance. Poco dopo anche Piga ha l’occasione per sbloccare il punteggio, ma il difensore non sfrutta il gran corner battuto da Cernoia. Nulla di fatto per il Diavolo, che nonostante le diverse azioni in chiave offensiva, chiude i primi 45’ sullo 0-0.



La ripresa si apre con il vantaggio a sorpresa delle padrone di casa: cross da sinistra di Cimò (la classe 2006 è la più giovane giocatrice con un assist all’attivo nel torneo in corso) e Fallico smarcata in area trafigge Giuliani con un destro imparabile, ritrovando un gol che in Serie A le mancava dal marzo 2022, contro l’Inter. Dopo lo svantaggio il Milan torna ad attaccare come nel primo tempo: al 51’ le liguri si salvano in qualche modo sul cross di Dompig, al 54’ e al 60’ Tampieri si fa trovare pronta sulle conclusioni di Renzotti e Rubio. Bakker e Castiglione operano i primi cambi a mezzora dal 90’: tra le rossonere Karczewska prende il posto di Sorelli, tra le blucerchiate DellaPeruta quello di Baldi. La polacca ci prova al 74’ sul traversone di Dompig, mentre un minuto prima è il palo a negare l’1-1 a Ijeh. Non sbaglia invece Arcangeli al 76′: la 21enne azzurra approfitta di un Milan molto sbilanciato e, servita in campo aperto da DellaPeruta, batte Giuliani con un diagonale mancino imprendibile. Risultato inatteso per la formazione blucerchiata, che sfrutta al meglio le poche occasioni costruite; tuttavia, le ospiti non demordono e all’85’ accorciano le distanze con Karczewska, che non sbaglia il tap-in dopo la traversa di Marinelli (in campo dal 75’ al posto di Renzotti). Dall’1-2 rossonero inizia un’altra gara: la polacca prova a ripetersi un minuto dopo il gol centrando il palo pieno e Marinelli viene miracolosamente murata dalla retroguardia ligure all’89’; alla fine però, gli sforzi offensivi delle rossonere portano al 2-2 con Piga, che al termine di un’azione insistita, manda in rete il pallone del pari. Nel recupero è assedio totale del Diavolo, ma il punteggio al triplice fischio rimane invariato. Pareggio amaro per il Milan, che non riesce a superare l’ultima in classifica e ad avvicinarsi al Como, sconfitto dall’Inter in questa domenica. Le rossonere restano seste con 19 punti e un ritardo di tre sulle lariane, quinte a quota 22.

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Risultati dei posticipi della 15ª giornata di Serie A eBay 2024/25

Inter-Como 1-0
69’ Polli (I)

Sampdoria-Milan 2-2
46’ Fallico (S), 76’ Arcangeli (S), 85’ Karczewska (M), 90’ Piga (M)

Roma-Juventus 3-1
3’ Dragoni (R), 59′ Bonansea (J), 71′ Giugliano (R), 83′ rig. Linari (R)

Fiorentina-Sassuolo 1-1
35’ Philtjens (S), 43’ rig. Severini (F)

Napoli-Lazio 0-4
(giocata sabato)

Programma della 16ª giornata di Serie A eBay 2024/25

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Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 gennaio

Juventus-Inter
Como-Sassuolo
Lazio-Fiorentina
Milan-Roma
Napoli-Sampdoria



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