Benedetta Pilato compie oggi 20 anni (auguri). Tarantina dell’Aniene, ora vive e si allena a Torino con Antonio Satta. E’ sicuramente la nuotatrice che da tempo suscita più curiosità nel panorama delle piscine al femminile. E’ nata leader anche se lei risponde che non si sente una leader. A 14 anni e 6 mesi è stata l’azzurra più precoce a debuttare in un Mondiale e la più precoce sul podio nei 50 rana davanti alla russa Efimova e dietro l’olimpionica americana Lilly King. A 16 anni e 4 mesi è stata la più precoce primatista mondiale azzurra: nei 50 rana. A 17 è stata campionessa mondiale ed europea dei 100 rana. Le manca solo la gemma olimpica: dopo la squalifica a Tokyo 2021, a Parigi è rimasta sotto il podio per un centesimo: mai un quarto posto ha fatto discutere quanto il suo: per il modo in cui lo ha vissuto. E perché dopo di lei tutte le “medaglie di legno” hanno avuto un riconoscimento addirittura del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha invitato e premiato con una medaglia tutti gli azzurri rimasti sotto il podio come Benny. Venti frasi da Benny nel giorno dei suoi 20 anni.
1- “La mia infanzia non è stata simile a quella degli altri ragazzi. Però io mi sono sempre sentita appartenente alla mia età. È stata felice ma anche diversa».
2 – “Ho tre tatuaggi. Uno è quello con i cinque cerchi, poi ho un mappamondo e infine una frase. Quale? Il significato preferisco tenerlo per me”.
3 – “Passo tantissimo tempo della mia giornata ad ascoltare musica. Per me è fondamentale, ma non la utilizzo prima delle gare. Cambio spesso genere. E con Jovanotti ci sentiamo”.
4 – “La mia famiglia mi ha sempre appoggiato in tutto. Su questo non mi posso lamentare. Mi hanno sempre lasciata libera. Mi danno dei consigli, ma spesso decido io”.
5 – “Io e gli haters? Sono una che non si fa condizionare più di tanto. Però leggo certe cose che mi lasciano senza parole, perché la gente non ha contegno. Insulti pesanti no, però sgradevoli sì. Le persone spesso non capiscono”.
6 – “Non sono una che spende, preferisco costruirmi un futuro. Il primo acquisto per i 18 anni è stata la macchina, a Torino ho comprato e sto arredando la casa”.
7 – “Sono innamorata dell’amore”.
8 – “Dobbiamo smetterla di dare troppa importanza ai Giochi, sono una bella esperienza ma non c’è solo quello. Dopo aver vinto il Mondiale ho ridimensionato quello che mi era successo a Tokyo. Perché ci sono tante altre gare, una può andare male, ma poi ci sono tante altre occasioni”.
9 – “Le avverdarie? Non mi interessa studiare le altre. Ma Ruta (Meilutyte, ndr) è un grande esempio di forza. Per il suo passato e per il suo modo di approcciarsi alle gare. Si è ripresa dopo il periodo negativo».
10 – “Andrei a cena con Sinner. Non solo perché è forte, ma perché è carino. Di altri non capisco nulla. Già quando guardo le gare di nuoto faccio fatica”.
11 – “Mi hanno messo un po’ di fretta per crescere. Ma ancora non riesco a credere a quello che ho fatto: mi sembra ieri che ero a Gwangju con i capelli colorati”.
12 – “Ho sperimentato un po’ dopo Parigi, penso di dover sperimentare ancora tanto. Anche se non mi ci sento, sono ancora piccola. Ho tante cose da provare e voglio farlo”.
13 – ” Voglio ricominciare a parlare di Olimpiadi tra 2 anni e mezzo-3. Stop. Ci sono tante cose in mezzo, a partire dai Mondiali di questa estate. Saranno anni più vuoti, perché da Tokyo a Parigi abbiamo avuto degli anni pieni, folli, pieni di roba, con un anno in cui abbiamo avuto mondiale ed europeo insieme. Ma che mi ha dato tanta carica”.
14 – “La casa? Mi assomiglia tanto: è colorata. Mi sono innamorata di Torino, ho amici extra nuoto che sono di Taranto. Ho trovato una nuova dimensione. Ho stretto rapporti speciali. E questo si riflette nel nuoto. E Torino è un progetto tecnico a lungo termine. Ho dovuto affrontare delle cose diverse. Perché andare a vivere da sola, cambiare allenamenti e allenatore, cambiare tutto, ti mette davanti alle difficoltà. Di sicuro è stato un momento di crescita e una tappa importante della mia vita. E spero porti a quanto di bello ci possa essere”.
15 – “La nazionale? È una squadra cambiata rispetto a prima. Ci divertiamo sempre. Siamo fortunati. Dal primo momento in cui ci vediamo ci sono dinamiche che sono solo nostre. Divertenti. E in generale con gli allenatori ci troviamo bene. Sono contenta che il gruppo Torino si stia allargando: ora siamo in tre (con Miressi e Viberti, ndr”). Sono stata felice dell’accoglienza dei miei compagni a Torino, mi hanno fatto sentire a casa. Io sarei potuta nascere in un altro posto e sarei stata uguale. So che sembra strano che anche al sud ce la facciamo…”.
16 – “Il messaggio del quarto posto olimpico? Penso che il messaggio che magari è partito da me e poi è andato in giro, sia stato fondamentale per il nostro sport e in generale per il nostro Paese. Ovviamente dico ai ragazzi di non accontentarsi, ma di essere fieri sempre dei propri risultati”.
17 – “Quando vinci poi hai paura di perdere. Ho perso tante volte. Non è facile ripetersi. Ma non è solo mettendo in acqua la paura che poi si vince”.
18 – “Mi sono indignata alla Tv per i femminicidi. Ogni occasione è buona per riflettere su questo tema e cercare di affrontarlo in modo serio. Non possiamo indignarci solo quando c’è un fatto di cronaca. Bisogna fare e parlarne di più. E’ una brutta sensazione non sentirsi sicura e temere per la propria incolumità solo perché si è uscite di casa”.
19 – “Quando cancelli dalla tua vita le cose negative e le persone negative, va tutto in discesa”.
20 – “L’età? Mi sento più grande anche se non lo sono…e il futuro lo affronto una gara alla volta”.
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