Dove vive Luca Marinelli — idealista/news

Luca Marinelli è al momento tra gli attori più in vista in Italia: già famoso per le sue interpretazioni in film come “Lo chiamavano Jeeg Robot”, “Martin Eden” o “Le otto montagne”, oggi è alla ribalta per il suo ruolo nella serie Sky “M – Il figlio del secolo” nella quale veste i panni di Benito Mussolini. La curiosità dei fan si concentra sulla sua vita lontano dai riflettori: in particolare dove vive Luca Marinelli e come riesce a coniugare la quotidianità mantenendo un profilo personale piuttosto discreto.

Dove abita Luca Marinelli

Attualmente, Luca Marinelli vive a Berlino insieme a sua moglie Alissa Jung, attrice tedesca conosciuta sul set della fiction Maria di Nazaret . Questo trasferimento riflette il desiderio della coppia di mantenere una vita privata riservata, lontana dalla ribalta italiana. Berlino, con la sua vivace scena culturale, offre a Marinelli l’opportunità di vivere in un ambiente stimolante ma meno sotto i riflettori rispetto all’Italia.

La capitale tedesca è una città che accoglie artisti da tutto il mondo con un sostrato culturale vivo e d’ispirazione. Per un attore istrionico come Marinelli, Berlino rappresenta probabilmente un luogo ideale per coltivare la propria creatività.

Dove è nato Luca Marinelli

L’interprete di Mussolini è nato a Roma il 22 ottobre 1984 e, da ragazzo ha frequentato il Liceo Cornelio Tacito a Monte Mario, Roma nord. Monte Mario è una collina situata a nord-ovest del centro di Roma, ed è il punto più alto della città, a 139 metri s.l.d.m.

Dall’Osservatorio di Monte Mario si gode di una vista panoramica spettacolare su gran parte della città, con una visuale che spazia dalla zona del Vaticano fino alle colline dei Castelli Romani. Monte Mario è una zona che conserva un’atmosfera tranquilla, pur essendo a pochi passi dai principali quartieri romani. La sua posizione lo rende un luogo ideale per chi cerca una via di fuga dalla frenesia della capitale, pur restando vicino alle attrazioni principali di Roma.

Il report dei prezzi di questa zona di Roma, mostra un andamento stabile del mercato immobiliare negli ultimi anni, caratterizzato da una vasta offerta di abitazioni in vendita e in affitto che attirano un pubblico variegato in cerca di una buona qualità della vita.

La formazione

Prima ancora di diplomarsi Marinelli nel 2003 segue un corso di sceneggiatura e recitazione con Guillermo Glanc, mentre nel 2006 entra nell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, conseguendo il diploma nel 2009. Lo stesso attore racconta un episodio della sua carriera studentesca: nel 2005 Marinelli non riuscì a superare il test di ammissione al Centro Sperimentale di Cinematografia. Durante l’esame, confrontandosi con una delle esaminatrici, niente meno che Lina Wertmüller, gli venne chiesto quale fosse l’ultimo film che aveva visto. Marinelli rispose “Batman”, ma, evidentemente, la pellicola scelta non soddisfò la regista.

I film di Luca Marinelli

Durante la sua carriera, o almeno fino ad ora, ha vinto numerosi premi cinematografici: un David di Donatello, due premi al Festival di Venezia e due Nastri d’argento. L’attore romano ha saputo senza dubbio conquistare il pubblico con versatilità e talento, riscontrabili fin dagli esordi. La sua carriera cinematografica è iniziata con il film “L’estate del mio primo bacio” (2006), ma è con “La solitudine dei numeri primi” (2010) che ha ottenuto un maggiore riconoscimento.

Il suo successo è cresciuto ulteriormente con film come “Il capitale umano” (2013) di Paolo Virzì e “Non essere cattivo” (2015) di Claudio Caligari, che gli hanno regalato importanti riconoscimenti, tra cui il David di Donatello come miglior attore non protagonista per il film di Virzì. La consacrazione che lo ha fatto conoscere al grande pubblico è arrivata nel 2016 con il ruolo dello Zingaro in “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti. Da allora è stato un crescendo fino all’ottenimento della Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia per il suo ruolo in “Martin Eden” (2019). Oggi Luca Marinelli è Mussolini sugli schermi tv con la serie “M – Il figlio del secolo”, che racconta la parabola del dittatore italiano.