Comacchio. A pochi mesi dalla conclusione della legislatura, l’amministrazione comunale di Comacchio guidata dal sindaco Pierluigi Negri è sotto accusa per il mancato avanzamento del progetto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer). A puntare il dito è Michele Farinelli, segretario del Partito Democratico di Comacchio, che denuncia un immobilismo insostenibile su un tema cruciale per la sostenibilità energetica ed economica del territorio.
Le promesse del 2022 e il nulla di fatto
“Era l’aprile del 2022 quando il Consiglio Comunale approvò all’unanimità una mozione di impegno sul tema delle comunità energetiche”, ricorda Farinelli. Le proposte furono avanzate dai gruppi Lega tramite un interrogazione ed una mozione del gruppo La Città Futura/M5S. All’epoca, l’assessore Cardì si assunse l’impegno di portare avanti il tema, ma oggi, nel 2025, non è stato ancora fatto nulla di concreto. “Siamo al palo”, dichiara il segretario Dem, sottolineando come il progetto sia rimasto lettera morta.
Le comunità energetiche rappresentano un’opportunità strategica per la produzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili a livello locale. Una possibilità concreta per ridurre i costi delle bollette, contenere l’impatto ambientale e garantire maggiore autonomia energetica. Tuttavia, Comacchio sembra essere rimasta indietro rispetto ad altri comuni del ferrarese, dove simili iniziative stanno prendendo forma.
Farinelli: “Il silenzio dell’amministrazione è inaccettabile”
“Viviamo in un contesto in cui le risorse naturali si stanno esaurendo e i costi energetici continuano a lievitare, anche a causa delle guerre e delle politiche di un governo di destra che lascia i cittadini soli, senza mai raccontare la verità”, prosegue Farinelli. L’assenza di risposte e azioni concrete da parte dell’assessore Cardì è per il segretario del Pd una dimostrazione di scarso interesse verso le reali necessità dei cittadini.
L’attacco si inserisce in un quadro di difficoltà che il territorio comacchiese sta affrontando. “La nostra economia marittima è già in ginocchio per i danni causati dal granchio blu, che ha penalizzato sia la pesca sia la molluschicoltura. Anche il turismo, nonostante sia una risorsa fondamentale, fatica a garantire una stagione più lunga e un’occupazione stabile per 12 mesi all’anno. Intanto, molte famiglie si trovano in serie difficoltà economiche, e da parte del Comune non vediamo alcuna visione per il futuro”.
Codigoro e gli altri Comuni ferraresi fanno da esempio
Mentre Comacchio resta ferma, altri comuni limitrofi stanno dimostrando che investire nelle Cer è possibile. “A Codigoro sono già molto avanti grazie e sopratutto all’impegno (e la conoscenza della materia) del loro segretario del Pd Lorenzo Massarenti ma anche in diversi comuni del ferrarese si stanno attivando progetti concreti”, sottolinea Farinelli. “Questo immobilismo da parte dell’amministrazione Negri rischia di condannare Comacchio a un futuro di arretratezza rispetto ai territori vicini, che stanno invece cogliendo le opportunità offerte dalla transizione ecologica”.
Un appello alla responsabilità politica
Farinelli lancia infine un appello affinché l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità e agisca con urgenza. “Come politici abbiamo il dovere di immaginare e costruire un futuro migliore per il nostro territorio, salvaguardando il bene dei cittadini e garantendo loro una maggiore stabilità economica. Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono uno strumento fondamentale in questa direzione, ma senza un impegno concreto rischiamo di sprecare un’occasione storica”.
Con le elezioni ormai alle porte, il tema delle Cer potrebbe diventare uno dei punti caldi del dibattito politico locale. La domanda che molti cittadini si pongono è se l’amministrazione Negri riuscirà in extremis a invertire la rotta o se sarà costretta a lasciare questo importante progetto in eredità alla prossima legislatura. Intanto, il tempo continua a scorrere, e il futuro energetico di Comacchio rimane incerto.
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