Bovino di razza Sardo-Bruna, firmato accordo di filiera tra allevatori e la Forma Carni

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


Accordo filiera sardo bruna

Presenti a Nuoro i vertici regionali di Coldiretti Sardegna, il presidente dell’Aars e il titolare dell’azienda Francesco Forma. L’obiettivo finale, condiviso da tutti, è arrivare al riconoscimento Igp.

NUORO | 19 gennaio 2025. È stato firmato ieri mattina a Nuoro, nella sede di Coldiretti Nuoro Ogliastra, un importante contratto di filiera sulla valorizzazione della razza bovina Sardo-Bruna che creerà una rete economica tra 80 allevatori di tutta la Sardegna rappresentati da Coldiretti, l’azienda Forma Carni di Macomer e l’Associazione regionale allevatori (Aars). Un accordo che vede tutti gli attori coinvolti, che da seguito a quanto sviluppato tramite il progetto di ricerca Valorisardo (con capofila l’azienda Forma), e che persegue il grande obiettivo del riconoscimento della Igp.

La razza Sardo-Bruna, bovino dalla caratteristiche genetiche uniche e con una grande adattabilità ai pascoli naturali dell’isola, è presente nell’isola in circa 57 mila capi (30 mila dei quali iscritti a selezione). «Quello che ci prefiggiamo di fare con questo accordo porterà benefici su diversi fronti – spiega Francesco Forma, della Forma Carni –. Prima di tutto sarà volano per preservare e valorizzare la più importante razza autoctona presente nella nostra isola. Un allevamento per il quale c’è stato uno studio importante in collaborazione con il mondo accademico sassarese della Facoltà di Agraria tramite il progetto di ricerca Valorisardo che ha confermato scientificamente la eccellente qualità delle carni che possono inserirsi nel segmento delle carni di alta qualità. Il mercato inoltre, dalle analisi fatte ricerca queste caratteristiche e la garanzia della origine». Presupposti fondamentali che hanno preparato il campo all’attuazione di un accordo fondamentale per creare massa critica.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Mucche Sardo brunaMucche Sardo bruna

Presenti alla firma oltre a Francesco Forma anche i vertici regionali di Coldiretti Sardegna, il presidente Battista Cualbu e il direttore Luca Saba, il presidente e il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis e Alessandro Serra, mentre per l’Aars il presidente Luciano Useli Bacchitta

«Si tratta del risultato del lavoro avviato all’interno della Federazione Nuoro Ogliastra e esteso a tutta la Sardegna – ha spiegato Battista Cualbu – che pone al centro i nostri allevatori bovini che hanno puntato sull’allevamento di una razza storica. Punto fondamentale dell’accordo è un prezzo garantito agli allevatori, laddove a governare investimenti e prosecuzione nel progetto, lo sappiamo, è la certezza della remunerazione». 

“Le parti condividono l’interesse comune di valorizzare e promuovere la filiera del bovino di razza Sardo-Bruna, nato e allevato in Sardegna, nel proprio interesse o in quello dei propri associati e nell’interesse del comparto”, si sottolinea nel contratto: presupposti per assicurare al consumatore finale la garanzia di alta qualità del prodotto. «Creiamo una base solida che incentivi gli allevatori nel puntare sulla Sardo-Bruna. Obiettivo di questo accordo – continua Forma – è aumentare i numeri allevati in Sardegna e di farlo in maniera consapevole e con grande attenzione alla selezione. Fondamentale è il lavoro dell’associazione allevatori infatti».

«L’impegno che da anni sta portando avanti l’Aars con la promozione di questa razza e attenzione agli allevatori che puntano su di essa – sottolinea Bachitta –, si è concretizzato con l’organizzazione di ben due edizioni della mostra regionale sulla sardo bruna, che hanno riscosso grande interesse e hanno dato un grande contributo nell’impegno delle aziende ad affinare metodologie di allevamento e selezione, con l’assistenza della nostra realtà associativa». 

L’obiettivo finale, condiviso da tutti, è arrivare al riconoscimento Igp. «L’indicazione geografica protetta permette la messa in campo di azioni con un raggio molto più ampio, sia dal punto di vista promozionale, ma anche culturale, e in ciò che riguarda la tutela da contraffazioni e manipolazioni. In un’Europa dove le premialità andranno a chi soddisfa gli obiettivi di sostenibilità, possiamo solo affermare che stiamo mettendo in moto una macchina che potrà produrre tanto», hanno concluso gli interessati.

Leggi le altre notizie su Logudorolive.it



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link