Cronaca – Da questa mattina sono in Tribunale i due docenti Arduini e Chiusaroli e il responsabile della scuola Cervantes di Sora, Baglione. Lunedì tocca al responsabile delle risorse umane dell’Unicas Massimiliano Mignanelli: anche per il lui il Pm ha chiesto la misura dei domiciliari
A tre giorni dal terremoto che sta ancora facendo tremare l’Università di Cassino con l’inchiesta “Luna Viola” condotta dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Cassino agli ordini del Tenente Colonnello Francesco Papale, oggi prendono il via gli interrogatori. Gli indagati potranno fornire la loro versione dei fatti per difendersi dalle accuse di corruzione.
A finire agli arresti domiciliari sono stati i professori dell’Unicas Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli (marito e moglie) difesi dall’avvocato Ivano Nardozi. “Nell’ordinanza cautelare non sono rintracciabili, a carico dei miei assistiti, passaggi di soldi”, ha fatto sapere la difesa nella giornata di martedì dopo la notifica del provvedimento.
Stessa misura cautelare anche per Giancarlo Baglione (difeso dall’avvocato Giuseppe Marino) il titolare della scuola formazione con sede a Sora. Indagato a piede libero anche Massimiliano Mignanelli, dipendente dell’Università (difeso dall’avvocato Sandro Salera). Il Gip del Tribunale di Cassino ha disposto anche il sequestro complessivo di 28.500 euro ciascuno come profitto del reato a Baglione e Mignanelli. Per l’accusa i candidati, dietro il pagamento di 15 mila euro, in contatto con l’istituto privato di formazione di Sora ottenevano le risposte corrette ai test e gli argomenti delle prove scritte e orali.
Gli interrogatori prenderanno il via questa mattina, quando dinanzi al giudice per le indagini preliminari compariranno i due docenti dell’ateneo di Cassino Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli e il titolare della scuola Cervantes di Sora Giancarlo Baglione. Nella giornata di lunedì sono previsti gli interrogatori di altri 6 indagati (sono 26, in totale: 23 a piede libero e 3 ai domiciliari) tra cui il dipendente dell’ateneo di Cassino Massimiliano Mignanelli, responsabile delle risorse umane, difeso dall’avvocato del Foro di Cassino Sandro Salera.
La sua è la posizione più grave, il Pm Andrea Corvino ha chiesto infatti di procedere anche con lui con la misura dei domiciliari: secondo l’accusa Mignanelli era colui che faceva da tramite tra i docenti Arduini e Chiusaroli e il titolare della scuola Cervantes di Sora. Il dirigente Unicas riusciva ad ottenere in anticipo le domande che poi gli aspiranti prof. di sostegno avrebbero trovato il giorno dell’esame. Baglione a sua volta informava i diretti interessati i quali pur di ottenere l’abilitazione al sostegno sono stati disposti a pagare anche 15.000 euro, versando 5.000 prima di ognuna delle tre prove.
Nelle intercettazioni il titolare della scuola di Sora parla di un “sistema Cassino” e dice: “Lo sanno tutti, a Cassino se vuoi entrare devi pagare e chi non deve entrare non entra”. Nell’ordinanza, a firma di Gip Alessandra Casinelli, viene ricostruito in maniera scientifica il ‘modus operandi’ che ha contraddistinto il ‘sistema Cassino’ e la presunta attività illecita dell’imprenditore sorano
Alla coppia di docenti di Cassino – marito e moglie dall’agosto 2023, uniti in matrimonio dall’allora consigliere comunale Massimiliano Mignanelli – viene invece contestato di aver ottenuto il diploma gratuito per il figlio e altre certificazioni, come la patente europea del computer, dalla scuola privata di Sora; ma per l’accusa il collegamento dei docenti alla Cervantes di Baglioni è riscontrabile anche in un versamento da 45 mila euro fatto all’Università di Cassino perché l’imprenditore in un momento di contrasto avrebbe minacciato di “ritirare” la somma.
A tal proposito anche il rettore Marco Dell’Isola, parlando mercoledì con i corsisti del Tfa ha fatto chiarezza in merito alla loro posizione e ha detto: “Il reato è quello di corruzione, ma leggendo bene le carte si tratta in realtà di uno scambio di favori. Qualora fosse vero non significa che sia non grave, ma questo ci deve far riflettere, come, nel quotidiano, a volte anche accettare un piccolo regalo può inficiare qualcosa di più grande a cui teniamo tantissimo”.
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