Non sono semplici crocieristi: sono chiamati ‘giramondisti’. Provengono da 60 nazioni e hanno voglia di girare il mondo in nave, nel comfort ma senza esagerare con il lusso. Finiti per loro da un pezzo i tempi del sacco a pelo sul ponte e dei letti negli ostelli, hanno una certa età ma mantengono ricordi intatti delle emozioni di viaggi in Paesi sconosciuti. Son i pensionati, o quasi pensionati, che non si perdono l’occasione di girare il mondo in modalità diversa. Non su rotaie e nemmeno on the road con l’autostop. Organizzati, vanno su navi da crociera che prenotano addirittura con due anni di anticipo.
Il World Cruise di Msc Crociere, il sesto giro del mondo per la Compagnia italo-svizzera con sede a Ginevra, ha appena lasciato Genova per toccare in 121 giorni ben 46 destinazioni in 21 Paesi. Quattro mesi di viaggio per visitare gemme turistiche nascoste, coste e isole remote, dal Sud America all’Isola di Pasqua nel Pacifico fino alla Nuova Zelanda e all’Australia. Per poi attraversare l’Oceano Indiano per una puntata alle Maldive e raggiungere l’Africa fino a rientrare, in un giorno di primavera inoltrata, nel Mediterraneo. Questo, in estrema sintesi, il tour.
Ma il sold out sulla Magnifica, la nave partita il 5 gennaio da Genova per solcare i mari dei cinque continenti con circa 2.300 ospiti a bordo, è stato registrato da mesi. I crocieristi di nicchia, ‘giramondisti’ vecchi e nuovi, si iscrivono con due anni di anticipo per ogni nuovo itinerario. Tanto che ora si stanno già organizzando per i World Cruise del 2026 e del 2027. Chi sono e cosa fanno nella vita? In gran parte sono pensionati che arrivano da ogni dove, Europa, America e Asia per visitare in quattro mesi il mondo e portare a casa un ricordo, possibilmente con selfie, di luoghi che hanno sempre desiderato vedere ma per impegni di lavoro e famiglia non hanno potuto visitare. Ecco un dato interessante: solo il 10 per cento di loro è italiano. Su 2.300 ospiti a bordo della Magnifica soltanto 176 passeggeri sono italiani, in gran parte provenienti dal Nord Est della penisola, di cui 72 under 65 e 104 over 65.
Il motivo di questa minoranza? Forse si tratta di una questione culturale, oppure di scelte che privilegiano investimenti economici in altri settori. Va detto che il giro del mondo, nella formula ‘all inclusive’ sulla nave dove c’è davvero di tutto, dalla piscina al bowling al teatro, costa da 16mila euro in cabina interna, con vitto, bevande e 15 escursioni incluse, fino ai 25mila euro per chi può permettersi qualcosa di più, magari una suite con ampio terrazzo sull’oceano e tutte le escursioni possibili. Ne vale la pena? E’ un viaggio in età avanzata dove l’elemento lusso, più che altro, è il tempo a disposizione. Quel poter dire: mollo tutto e parto. Ora penso a me stesso!
La nave, a tre ore dalla partenza dal porto di Genova, è già molto affollata. Chi fa il bagno nella piscina, chi mangia al buffet, chi gioca a carte e chi chiacchiera al bar. Alcuni guardano dal ponte la città in movimento prima di salpare. Seduta un po’ sconsolata, una coppia di italiani non sembra entusiasta: “Noi non abbiamo ancora questa fortuna, siamo crocieristi per una settimana soltanto, scendiamo a Barcellona e torniamo a Venezia in aereo”. Anna e Marco non vedono l’ora di andare in pensione per poter fare il giro del mondo, ma a 47 e 53 anni manca davvero tanto al traguardo: “Quando saremo tranquilli e potremo disporre del nostro tempo, se la salute lo permetterà e con i figli ormai grandi, potremo realizzare il sogno del giro del mondo in crociera”, rivelano. Cosa li affascina della crociera? “Scoprire e visitare luoghi leggendari in capo al mondo, ma con il privilegio del relax sulla nave, nessuna costrizione, nessun obbligo di scendere. Se vuoi fai l’escursione se no ti fai l’idromassaggio e guardi dal ponte”.
Phil e Ann, americani di Phoenix, Arizona, hanno 60 anni e hanno prenotato questo viaggio due anni fa. Questo è il loro secondo giro del mondo: “Io lavoro ancora come project manager per un’azienda di alta tecnologia, mio marito invece è in pensione”, racconta Ann. Lavora dalla nave per quattro mesi? Come fa? “Fortunatamente i miei contratti mi permettono ogni anno, prima del rinnovo, di prendermi il mio tempo. Faccio sempre così: al termine di un contratto sparisco per alcuni mesi e poi ricomincio”. Cosa si aspetta dal giro del mondo? “Sorpresa e tempo da dedicare alla coppia”.
Anche i tedeschi Wolfgang e Birgit, seduti per un drink al tavolo del bar, originari di Essen, hanno scelto il giro del mondo per offrirsi un regalo speciale. “Abbiamo già una casa di proprietà, siamo arrivati a un’età in cui ci sembra giusto spendere i nostri soldi come vogliamo. Abbiamo deciso di regalarci tappe mai visitate in luoghi del mondo che desideravamo vedere da anni, come l’Australia”.
Incontriamo anche due coppie di europei che vivono a Città del Capo: “Abbiamo deciso di tornare in Sud Africa via nave per cambiare tragitto. E’ un modo di tornare a casa alternativo che ci permette di visitare tanti altri posti rispetto alla scelta dell’aereo”, spiegano. Fra le esperienze da raccontare per molti passeggeri una volta a casa, quella del salto di data: balzeranno dal 2 al 4 marzo direttamente attraversando l’antimeridiano di Greenwich che passa per l’Oceano Pacifico identificando la cosiddetta linea di cambiamento di data. Un balzo temporale che li farà saltare il 3 marzo. Attraverseranno in quattro mesi varie stagioni, con la valigia piena di tutto, dal piumino al prendisole, per ritornare a casa solo a maggio, nella piena primavera mediterranea. Non si può dire, in questo caso, che il viaggiatore non abbia il tempo di assuefarsi pian piano al cambio dei luoghi, per respirare quell’attesa che un tempo accompagnava i grandi viaggi per mare e ha riempito pagine di letteratura. A proposito: in mare si può dedicare anche tanto tempo alla lettura dei libri, questi oggetti ormai vintage che solo se si ha il tempo di leggerli si possono portare con sé. Se no sono un peso inutile.
In attesa di pensionarci, però, diamo un’occhiata ad altri giri del mondo, non meno intriganti sebbene più scomodi. In treno, per esempio, il sito “Round the world tours” creato dal viaggiatore e scrittore Andrea Pennacchi propone viaggi su misura a basso costo: si parte dai 20 dollari al giorno alloggiando in dormitorio negli ostelli, motel molto economici, campeggi, affitto tenda e utilizzo di mezzi locali per spostarsi. Per il vitto? Si acquistano prodotti nei supermercati, menù speciali nei fast food o ai mercati notturni. Il sito ipotizza diversi giri del mondo su misura a budget contenuto: un viaggiatore low cost che gira il mondo in tre mesi attraversando paesi poveri può arrivare a spendere circa 3.500 dollari tutto incluso oltre a 1.800 dollari per i voli. Per fare il giro della terra così, compresi i cambi di fusi orari, le coincidenze aeree, le differenze climatiche e culturali, ci vogliono pazienza e preparazione. E anche una buona dose di giovinezza.
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