Sail Gp, scatta la protesta degli albergatori

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TARANTO – Insorgono gli albergatori di Taranto e in particolare della Città vecchia. “La sconfitta del Turismo”, l’hanno definita gli operatori del settore ricettivo: con l’annullamento della tappa di Sail GP 2025 nel capoluogo ionico Hotel e B&B dovranno restituire gli acconti già pervenuti per la prenotazione delle camere.

“Un doppio danno”, scrivono i titolari delle strutture Hotel Arcangelo – Palazzo Matà – Hotel Akropolis – Hotel Sant’Andrea degli Armeni – Albergo del Sole: d’immagine per la città; economico per gli albergatori.

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Proprio gli albergatori sono senza parole, ma alzano la voce. Hanno avuto una mail assolutamente irrevocabile: organizzatori e squadre sportive chiedono la restituzione di acconti e caparre già versate per le prenotazioni di camere e alloggi in vista della tappa tarantina della quinta edizione del “Rockwool Sail Grand Prix 2025.”

A soffrire saranno le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere di Taranto e provincia. Già segnali premonitori si erano manifesti negli ultimi giorni: nel corso della conferenza stampa di fine anno il sindaco Rinaldo Melucci aveva già parlato della impossibilità di realizzare la tappa ionica della regata internazionale dei catamarani volanti, fissata per il 6 e 7 settembre 2025: motivo? Ragioni di bilancio.

Il problema non è solo e solamente la “restituzione” delle caparre – così esordiscono i titolari degli hotel della città vecchia, Angelo Matacchiera ristoratore e albergatore della città vecchia (La Paranza e Palazzo Matà), Cinzia Monfardini, albergatrice (Hotel L’Arcangelo) e Stella Falco dell’hotel Akropolis e di Sant’Andrea degli Armeni. Dello stesso avviso anche il manager dell’Albergo del Sole.

La nota

“Questa è la sconfitta del Turismo a Taranto – ribadiscono gli albergatori – Cancellare una data così importante e creare questa situazione di vuoto economico è la riprova dell’assenza di una “politica del turismo” nella nostra città. Non vogliamo ripeterci e lo diciamo da anni, il turismo è una scienza che va programmata. Una città può definirsi turistica solo quando crede in una programmazione. A Taranto ancora oggi si fa una gran confusone tra turismo e accoglienza: sono due concetti diversi. E cancellare una data a soli 7 mesi dall’evento è pura follia: ne va di mezzo l’immagine stessa della città, la sua credibilità. Taranto rischia di essere cancellata a sua volta dal panorama delle prenotazioni internazionali.

La tappa del Sail GP non era fine a se stessa, avrebbe innescato un indotto di grande livello. Basta pensare alle ricadute che sono state registrate sul territorio di Taranto a seguito della seconda tappa di Sail GP: da un autorevole report di Deloitte e YouGovSport scaturisce una cifra pari a 6,8 milioni di dollari, un impatto economico totale suddiviso equamente tra alberghi, ristorazione, servizi, trasporti, organizzazione, allestimenti etc. Importanti anche le cifre relative alle presenze nei 2 giorni dell’evento: 28 mila spettatori da tutta l’Italia ed anche dall’estero. Ma ci sono altri numeri esclusivi in termini di comunicazione: 466 ore di passaggi sulle televisioni, 73 milioni di contatti tv e 733 milioni di visualizzazioni sui social media. Insomma una forte ricaduta in termini di immagine per la città di Taranto considerando milioni di persone e decine di Paesi esteri.

Ed ora dobbiamo subire la cancellazione della terza tappa. Eppure sullo sport stiamo costruendo una nostra identità. L’anno prossimo ci saranno i Giochi del Mediterraneo, siamo la Città europea dello sport, siamo tappa del cicloturismo italiano. Come si fa a non mantenere gli impegni? Noi albergatori abbiamo fatto investimenti importanti e continuiamo nonostante tutto a farne. Ogni giorno. Abbiamo ristrutturato palazzi abbandonati. Abbiamo restituito alla città una parte importante di bellezza perduta. Non abbiamo provvidenze pubbliche, viviamo del nostro lavoro. E amiamo la nostra città. E diamo ogni giorno il nostro contributo alla città e alla stessa comunità. Ma le Amministrazioni credono in noi?

Facciamo un esempio. La città di Sanremo. Famosa per i fiori. Bene. In un momento di crisi del settore, il Comune di Sanremo insieme agli operatori, ha scommesso sulla musica, sulle canzoni, sul festival. E questo per dare sostegno al settore dei fiori. Ha avuto una visione e ha potuto realizzare una programmazione del turismo.

Certo il SAIL GP non può cambiare la vita di Taranto, della comunità e di un pugno di visionari albergatori. Ma far saltare l’inizio di una programmazione è vera follia. Era una buona pratica, un buon inizio, un primo passo verso la ripresa, quella ripresa di cui tutti parlano ma che poi rimane un sostantivo senza significato.

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Saldo e stralcio

 

A fine Agosto, certo, siamo a fine estate. Le prenotazioni del SAIL GP avrebbero fatto la differenza. E il ritorno d’immagine incalcolabile. Occorre pure sottolineare come queste prenotazioni bloccate ci hanno precluso la possibilità di offrire le camere ad altri tour operator (che oramai abbiamo perso). Siamo di fronte ad una sconfitta. La sconfitta del Turismo”.



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