Il 2025 a rischio rincari per le bollette. Giovedì l’informativa del ministro Pichetto alla Camera

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


La fotografia del 2024 sui costi dell’energia e delle bollette riporta l’Italia a 108 euro al MWh, la Germania a 78, l’area scandinava a 36, la Spagna a 63, la Francia a 58

Il 2025 potrebbe rivelarsi un anno cruciale dal punto di vista dei rincari energetici per l’Europa e per l’Italia. Le dinamiche internazionali per il trasporto del gas alla luce del conflitto russo-ucraino e in particolare la chiusura del metanodotto ucraino dal 1° gennaio possono portare ad aumenti fino al 20%-30% secondo le stime degli esperti.

IN TERMINI PERCENTUALI IL PREZZO DELLA MATERIA PRIMA ENERGIA ELETTRICA È CRESCIUTO, DA FEBBRAIO A DICEMBRE, DEL +38,5%, QUELLO GAS DEL +42%

Nel mese di febbraio 2024 il costo della materia prima, energia elettrica e gas, era rispettivamente 0,08 cent al kwh (Indice PUN) e 0,29 cent al mc (Indice PSV), a dicembre 2024 il valore del PUN era pari a 13,5 cent al kwh mentre il valore del PSV era pari a 0,50 cent al mc. In termini percentuali il prezzo della materia prima energia elettrica è cresciuto, da febbraio a dicembre, del +38,5%, quello gas del +42%, ricorda Federconsumatori in una nota. Sottolineando che “gli aumenti, che l’Istat rileva in crescita soprattutto per i beni energetici regolamentati, interesseranno tutti, e non solo i clienti vulnerabili come le notizie degli ultimi giorni hanno fatto credere”.

Contabilità

Buste paga

 

SOSTEGNI INSUFFICIENTI, MANCATE RIFORME E SPECULAZIONI RISCHIANO DI FAR LIEVITARE BOLLETTE FINO A +455 EURO ANNUI A FAMIGLIA NEL 2025

Secondo Federconsumatori è “eclatante” l’aumento per l’energia elettrica, specialmente se si guarda all’andamento in altri Paesi: in Spagna l’energia elettrica all’ingrosso, nel 2024, valeva 6,3 centesimi al kwh, in Francia 5,8 centesimi e in Germania 7,8 centesimi, contro i 10,8 centesimi dell’Italia. Ciò grazie al fatto che il prezzo nazionale altrove non viene fissato sul prezzo di produzione marginale più alto (quello prodotto con le centrali a gas), ma sulla media di tutti i costi di produzione (fotovoltaico, eolico, idroelettrico). “Questi rincari rischiano di costare circa 455 euro in più all’anno a famiglia, tra costi diretti, pagati in bolletta, e costi indiretti, che si traducono in aumenti dei prezzi di beni e servizi”, ha sottolineato l’associazione.

Non solo. “Ad aggravare la situazione emerge, come in passato, l’ombra della speculazione: nella determinazione di questi rincari, infatti, un ruolo determinante è giocato dalle speculazioni finanziarie che operano sui mercati energetici, in particolare sul mercato olandese del TTF. La grande bolla dei prezzi del periodo 2021-2023 non ha insegnato nulla – tuona Federconsumatori -: i consumatori sono ancora in balia della speculazione finanziaria, per di più in un mercato lasciato in mano alle volontà lucrative delle aziende e senza le tutele adottate dal Governo per aiutare le famiglie in quella fase.

Una situazione che richiede risposte immediate, per non lasciare ulteriore campo a speculazioni e abusi che tanti danni possono creare alle famiglie e al Paese”.

SULLE BOLLETTE PESANO ANCHE I COSTI DELLA BUROCRAZIA

Ma a pesare sulle bollette sono anche altri fattori come i costi dell’inefficienza burocratica “che si ribaltano sulle bollette, soprattutto per quanto riguarda le rinnovabili”, scriveva il Sole 24 Ore qualche giorno fa: “Abbiamo iter autorizzativi estremamente complessi e lunghi, oltre due anni per un impianto fotovoltaico, oltre cinque per uno eolico. Una larga parte delle istanze autorizzative viene rigettata. Ultimamente si stanno mettendo nuovi vincoli sulle aree del Paese. Nell’idroelettrico c’è ancora il nodo delle concessioni. Tutto questo da una parte rallenta la diffusione delle rinnovabili, dall’altro è un costo. Il 20% del costo d’investimento complessivo di un impianto è burocrazia. Un valore che si riflette sui prezzi dell’energia”.

MIX TROPPO SBILANCIATO SUL GAS

Da non dimenticare poi il mix italiano fortemente sbilanciato sul gas “una tecnologia che con l’attuale sistema detta il prezzo elettrico nella maggioranza del tempo. Non è un caso che i Paesi con maggiore sviluppo di rinnovabili, per esempio quelli nordici, abbiano bollette più basse”, ha evidenziato ancora il quotidiano di Confindustria evidenziando che negli ultimi anni i valori medi italiani si sono mantenuti superiori rispetto agli altri Paesi: “La fotografia del 2024 riporta l’Italia a 108 euro al MWh, la Germania a 78, l’area scandinava a 36, la Spagna a 63, la Francia a 58”.

GIOVEDÌ L’INFORMATIVA DEL MINISTRO PICHETTO FRATIN SUI COSTI DELL’ENERGIA

Per questo giovedì 23 gennaio, alle ore 9, nell’Aula di Montecitorio avrà luogo, a nome del governo, l’informativa urgente del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sulle iniziative in relazione al rincaro dei costi dell’energia per famiglie e imprese.

LE MISURE CHIESTE DA FEDERCONSUMATORI PER ABBASSARE LE BOLLETTE

In attesa di sapere come ha intenzione di muoversi il governo, Federconsumatori ha chiesto una serie di misure da applicare subito. A cominciare dalla revisione del metodo di determinazione delle tariffe del servizio di tutela delle vulnerabilità. “È assurdo che le fasce più deboli siano quelle che, ad oggi, subiscano in maniera più pesante gli effetti di queste speculazioni: in tal senso è necessario svincolare il metodo tariffario da meccanismi di mercato. Il servizio di vulnerabilità, a differenza del precedente servizio di maggior tutela, ha assunto un carattere di natura sociale e l’attuale determinazione della tariffa non risponde a questa esigenza”, spiega l’associazione.

Federconsumatori chiede poi il rafforzamento delle misure di contrasto della povertà energetica, innalzando la soglia ISEE per averne diritto e incrementando il valore del bonus; di disaccoppiare il prezzo finale dell’energia elettrica dal prezzo del gas, in quanto l’attuale metodo mantiene i costi per i consumatori elevati, in maniera artificiosa; di ridurre l’IVA sul gas e avviando la promessa riforma degli oneri di sistema nella bolletta di gas e energia elettrica, spostando alcune voci a carico della fiscalità generale; di rilanciare gli investimenti sulle fonti energetiche rinnovabili, con l’obiettivo di agevolarne l’accesso per i redditi medi e medio-bassi; e di promuovere le CER, coinvolgendo soprattutto i cittadini, oggi sostanzialmente estranei ai processi in atto.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link