“Tv7” tra Medio Oriente e Groenlandia

“Speranza di pace” è il titolo della prima inchiesta di “Tv7”, in onda venerdì 17 gennaio a mezzanotte su Rai 1. A quindici mesi dall’orrore dell’attacco terroristico di Hamas in Israele e dalla devastante guerra di reazione del governo israeliano, è l’ora della tregua. Cessate il fuoco, rilascio degli ostaggi israeliani in cambio di detenuti palestinesi, una road map di 42 giorni. Ma resta l’incertezza sul futuro, dopo le ferite, il dolore, di questo anno di guerra. Tante le incognite e le domande ancora aperte.
A seguire, “Terra contesa”, reportage dalla Groenlandia dopo le minacce di Donald Trump di volerla comprare o occupare, anche con l’uso della forza. Minacce che il governo danese non ha preso sottogamba tanto da decidere l’invio, verso l’ex colonia ora territorio autonomo, di due navi militari e di droni di alta tecnologia. Ma perché una terra con circa 56mila abitanti è finita al centro dei riflettori? Fanno gola le risorse del sottosuolo e per il loro sfruttamento il governo autonomo della Groenlandia apre le porte alla collaborazione con gli Stati Uniti.
E ancora, “Shock sudcoreano”. Prima l’impeachment, poi gli arresti: il Presidente sudcoreano Yoon Suk-Yeol è accusato di insurrezione, abuso di potere e tradimento, dopo il tentativo – impedito dalla protesta di piazza – di introdurre la legge marziale. Una crisi politica scioccante per un Paese sulla cresta dell’onda sotto il profilo culturale ed economico, ma con una società sempre più divisa e polarizzata.
Quindi, “Casa amara casa”: a Firenze come a Roma, sovraffollamento turistico e conseguente boom degli affitti brevi cambiano volto alle città. Sempre meno case per i residenti o a prezzi insostenibili con gli affitti aumentati del 20%, come riportato da una ricerca dell’Università Sapienza di Roma. Vita dura per gli universitari che a Roma affittano un posto letto a non meno di 500 euro, mentre le agenzie immobiliari offrono solo case in vendita. In Toscana, intanto, si cerca la soluzione: con il Testo unico sul turismo appena approvato dalla Regione, ora i Comuni possono limitare le autorizzazioni. Ma i gestori di affitti brevi turistici non vogliono essere capro espiatorio e puntano il dito contro le migliaia di case sfitte.
E’ la volta, poi, de “Il motore del mondo”: i consumatori che utilizzano Internet in Italia sono oltre 33 milioni e l’e-commerce pesa per l’11% sul totale degli acquisti. Ma prima che un pacco arrivi a casa, c’è una filiera di veicoli e persone, un mondo di luci e di ombre. Viaggio di “Tv7” nella logistica, tra chi è tutelato e chi no. L’Italia è tra i Paesi più avanzati nella regolamentazione di questo mondo: già nel 2021 i primi contratti per limitare lo sfruttamento. Ma nella giungla degli appalti resistono realtà che sfuggono a qualsiasi regolamentazione, false cooperative con lavoratori a partita Iva, di cui molti stranieri, con le spese interamente a proprio carico, paghe basse e orari di lavoro fino a 12 ore.
E ancora, “Vita & lavoro”: “Piano piano che ho fretta” è il motto di Marco Boglione, l’imprenditore torinese che 30 anni fa si è lanciato in un’avventura unica nel suo genere: dare una seconda vita a marchi storici che stavano morendo. Da Jesus Jeans, a Robe di Kappa, a Sebago, Superga, K-Way, Briko. Un modello di impresa unico nel suo genere. Si chiama Basic Net, dove Net sta per rete. Azienda orizzontale, fa campionari, crea prototipi e poi dà la licenza alle fabbriche per produrli o ai distributori per metterli sul mercato. Unica nel suo genere anche l’abitazione di Boglione, ricavata all’ultimo piano del quartier generale, l’ex Maglificio Calzificio Torinese. Sul tetto una serra di ortaggi, un pollaio e arnie per produrre miele, passioni della moglie Stella. I due figli maggiori, Alessandro e Lorenzo, vicepresidenti del gruppo, mentre i due più piccoli scaldano i muscoli.
“Rivolta africana” è invece il reportage di “Tv7” dal Mozambico nel caos: con l’insediamento del Presidente della Repubblica, il 15 gennaio, ha ripreso vigore la rivolta che già a ridosso di Natale, dopo l’esito del voto, aveva visto scontri violentissimi con decine di morti, saccheggi e l’assalto al carcere di Maputo da cui erano evasi in migliaia. Elezioni vinte dal candidato del Frelimo (Fronte di Liberazione del Mozambico), al potere da 49 anni, e contestate con l’accusa di brogli dal candidato dell’opposizione, Venanzio Mondlane, rientrato dall’esilio per guidare le proteste.
Poi, “La terra è social”: si chiamano content creator e appassionano masse di follower. Lontano dalle logiche sfarzose dei tradizionali influencer, portano sui social la loro vita, con un linguaggio più diretto e uno stile in cui il pubblico si identifica maggiormente. Matteo Fiocco è il primo influencer contadino a spopolare sui social e “Tv7” documenta una giornata al lavoro con lui tra i suoi campi in Franciacorta. “Uso i social con l’unico scopo di condividere con gli altri la mia grande passione”, dice. Laura Fontana, social media analyst, spiega invece: “Sono cambiate le priorità, semplicità e trasparenza sono sempre più apprezzate e gli algoritmi si adeguano”.
Segue “Ciao maestro”. Nel corso della carriera ha legato il suo nome allo “shockvertising” realizzando pubblicità e spot in grado di suscitare critiche, per crudezza o anticonformismo, e riflessioni: il ricordo di Oliviero Toscani, il grande fotografo scomparso all’età di 82 anni per una grave malattia e che dagli anni Settanta ha firmato campagne diventate storiche. Famose soprattutto quelle di denuncia sociale, per Benetton, che hanno toccato temi come razzismo, pena di morte, Aids, omosessualità, anoressia e che hanno lasciato il segno.  
Infine, “Come eravamo”: dagli archivi di “Tv7” del 1967 “I Beatles in ritiro” di Furio Colombo, omaggio al grande giornalista scomparso all’età di 94 anni. Un reportage per seguire i Beatles andati in India per meditare.