Sanità, fondi per medici e personale di pronto soccorso della Sicilia

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Risorse anche per le prestazioni aggiuntive e le anzianità di servizio: in tutto 45,6 milioni

PALERMO – Semaforo verde dell’assessorato regionale alla Salute al riparto delle risorse 2024 destinate alle indennità di Pronto soccorso, alle prestazioni aggiuntive e all’incremento dei fondi per le particolari condizioni di lavoro e per la retribuzione degli incarichi. Il via libera è arrivato attraverso tre decreti firmati dall’assessore regionale Giovanna Volo e dal capo del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica Salvatore Iacolino: il 20, il 21 e il 22 del 2025. I tre decreti movimentano complessivamente 45,6 milioni di euro.

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Le risorse per i Pronto soccorso

Il primo decreto, destinato sia alla dirigenza che al comparto che operano nei Pronto soccorso, vale poco più di 14 milioni di euro. Nelle premesse del decreto c’è il senso dell’intervento, che riguarda anche i pronto soccorso pediatrici e ginecologici: “Ristorare il disagio a cui sono sottoposti tutti i dipendenti nell’ambiente lavorativo dei servizi di pronto soccorso”.

La fetta più consistente va all’Azienda ospedaliera Policlinico di Catania, con 1.177.302 euro, seguita dall’ospedale Civico di Palermo (1.088.826 euro), dall’Asp di Messina (1.082.646 euro) e dall’Asp etnea (1.031.440 euro).

Sotto la soglia del milione di euro tutte le altre aziende sanitarie e ospedaliere: Policlinico di Palermo (978.195 euro); Asp di Agrigento (974.531 euro); Ospedali Cervello-Villa Sofia di Palermo (922.731 euro); Asp di Trapani (906.678 euro); Ospdale Garibaldi di Catania (857.331 euro); Asp di Siracusa (807.832 euro); Asp di Palermo (773.789 euro); Asp di Ragusa (743.698 euro); Asp di Caltanissetta (682.030 euro); Asp di Enna (486.411 euro); Policlinico di Messina (463.537 euro); Ospedale Cannizzaro di Catania (461.947 euro); Istituto Bonino Pulejo di Messina (342.204 euro); Ospedale Papardo di Messina (288.037 euro).

Le risorse per le prestazioni aggiuntive

Il secondo decreto mette sul piatto 22,6 milioni di euro. Il fine ultimo è duplice: finanziare le prestazioni aggiuntive rese dai medici e dal personale sanitario, attraverso le quali si “affronta” la carenza di camici bianchi e comparto, e ridurre le liste d’attesa e il ricorso alle esternalizzazioni. La tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive dei medici potrà arrivare fino a cento euro lordi (50 per il comparto), così come avvenuto per l’accordo che è andato in soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo che soffre per la carenza d’organico.

La ripartizione fatta dagli uffici dell’assessorato alla Salute destina la quota maggiore all’Asp di Palermo: 1.860.435 euro. Seguono l’Asp di Messina (1.857.472 euro), l’Asp di Catania (1.811.129 euro), il Policlinico di Catania (1.717.164 euro) e l’Asp di Trapani (1.626.611 euro).

Questa la distribuzione nelle altre aziende sanitarie e ospedaliere della Sicilia: Ospedale Civico di Palermo (1.438.706 euro); Asp di Agrigento (1.426.323 euro); Asp di Ragusa (1.383.005 euro); Asp di Siracusa (1.310.919 euro); Policlinico di Messina (1.191.502 euro); Ospedale Garibaldi di Catania (1.163.117 euro); Ospedali Cervello e Villa Sofia di Palermo (1.156.051 euro); Policlinico di Palermo (1.155.729 euro); Asp di Caltanissetta (1.084.622 euro); Ospedale Cannizzaro di Catania (786.739 euro); Asp di Enna (751.710 euro); Ospedale Papardo di Messina (582.301 euro); Istituto Bonino Pulejo di Messina (320.456 euro).

I fondi per la retribuzione degli incarichi

Dal terzo decreto arrivano poco più di nove milioni di euro destinati all’incremento del Fondo per la retribuzione per le condizioni di lavoro e del Fondo per la retribuzione degli incarichi (ad esempio le anzianità di servizio). Il calcolo è stato effettuato in base ai coefficienti assegnati alla Sicilia.

Anche in questo caso è l’Asp di Palermo ad ottenere la quota maggiore delle risorse (834.187 euro), seguita dall’Asp di Catania (803.392 euro), dall’Asp di Messina (751.297 euro) e dal Policlinico di Catania (637.304).

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Queste, in ordine di grandezza, le risorse assegnate alle altre aziende sanitarie e ospedaliere: Asp di Trapani (608.875 euro); Asp di Siracusa (585.743 euro); Asp di Agrigento (524.943 euro); Asp di Ragusa (520.868 euro); Ospedale Civico di Palermo (507.319 euro); Policlinico di Messina (487.307 euro); Policlinico di Palermo (454.548 euro); Ospedale Garibaldi di Catania (441.323 euro); Ospedali Cervello e Villa Sofia di Palermo (441.221 euro); Asp di Caltanissetta (438.188 euro); Ospedale Cannizzaro di Catania (322.573 euro); Asp di Enna (313.596 euro); Ospedale Papardo di Messina (247.572 euro); Istituto Bonino Pulejo di Messina (108.326 euro).



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