Risparmio gestito: 2024, un anno da record

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Il 2024 è stato un anno da record per il risparmio gestito, un settore che, trainato da performance eccellenti e da strategie innovative, ha confermato il proprio ruolo cruciale nell’economia italiana e si dimostra sempre più solido.

Cos’è e le differenze con il risparmio amministrato

La caratteristica principale e fondamentale del risparmio gestito consiste nel fatto che il risparmiatore affida il proprio capitale in mano a un intermediario che si occuperà di gestire l’importo con l’obiettivo di ottenere dei profitti. Questo intermediario può essere una società di gestione del risparmio (SGR), una banca o un consulente finanziario che gestirà gli investimenti attraverso vari strumenti finanziari, congrui al livello di rischio scelto e adatti a soddisfare gli obiettivi prefissati. Il fine ultimo è, quindi, quello di generare un guadagno per l’investitore. Agli operatori, a loro volta, viene riconosciuta una commissione sulle attività.

Nel risparmio gestito l’intermediario si occupa direttamente della gestione degli investimenti, offrendo consulenza personalizzata sull’allocazione degli asset in base ai rischi e agli obiettivi dell’investitore. Nell’amministrato invece l’intermediario si limita a gestire gli adempimenti fiscali, lasciando all’investitore la piena libertà di decisione sugli investimenti.

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Nel risparmio gestito le imposte si calcolano sul risultato netto della gestione, mentre in quello amministrato sulle plusvalenze realizzate.

Il risparmio gestito punta su strumenti finanziari quali fondi, ETF e gestioni patrimoniali; quello amministrato su obbligazioni, titoli di Stato e azioni.

Il risparmio gestito è adatto a chi ha poca esperienza e preferisce delegare. Il risparmio amministrato, invece, è indicato per chi conosce meglio il mercato e preferisce maggiore controllo sugli investimenti.

Tassazione

Lo specialista cui si affida il cliente dovrà concordare con lui le commissioni del proprio lavoro in fase iniziale, nel momento in cui si definiscono strategia e obiettivi. Oltre alle spese di gestione, non va dimenticata la tassazione sui redditi percepiti o maturati durante l’anno, che viene pagata direttamente dall’intermediario e corrisponde al 26% su proventi e sul capital gain, cioè sulla differenza positiva tra il prezzo di vendita o rimborso di uno strumento finanziario e il suo prezzo di acquisto o sottoscrizione.

Per alcuni prodotti la tassazione è agevolata: il 12,5% per i titoli di Stato e le obbligazioni di emittenti sovranazionali (per le persone fisiche) e l’11% sugli utili corrisposti ai fondi pensione istituiti negli Stati membri dell’Unione Europea e negli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo.

Quali sono i prodotti di risparmio gestito?

Tra i principali prodotti di risparmio gestito ci sono i fondi comuni d’investimento, gli ETF, le gestioni patrimoniali, i fondi pensione, le SICAV e le polizze vita.

Fondi comuni d’investimento

Finanziamenti e agevolazioni

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I Fondi comuni di investimento sono strumenti finanziari che raccolgono i risparmi di tanti investitori in un unico patrimonio che viene poi impiegato da gestori professionali per investire in molteplici attività quali azioni, obbligazioni, liquidità ed altri strumenti.

ETF

Gli ETF, Exchange Traded Fund, sono fondi di investimento che vengono negoziati in Borsa come se fossero azioni. Sono fondi a gestione passiva, legati all’andamento di un indice di mercato.

Gestioni patrimoniali

Le gestioni patrimoniali sono una forma di risparmio gestito in cui un soggetto risparmiatore affida la gestione del proprio patrimonio a una società specializzata.

Fondi pensione

I fondi pensione sono invece uno strumento di previdenza complementare: i sottoscrittori durante la propria vita lavorativa versano periodicamente i propri risparmi nel fondo per ottenere poi una rendita economica al raggiungimento di una certa età o della fine della propria carriera lavorativa.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

SICAV

Le SICAV, Società di Investimento a Capitale Variabile, sono società per azioni aventi per oggetto esclusivo l’investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l’offerta di proprie azioni al pubblico.

Polizza vita

Le polizze vita possono essere usate sia come assicurazioni in caso di morte, sia come forme pensionistiche individuali.

Le perfomance dei principali player

Risultati straordinari e bilanci in positivo per i principali player del settore nel 2024. A spiccare sono player del calibro di Banca Mediolanum e Fineco, ma risultati non meno d’impatto sono stati raggiunti da Azimut Holding e Banca Generali, a conferma della grande solidità del comparto e della capacità di adattamento alle sfide del mercato.

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Imagoeconomica

La medaglia d’oro va a Banca Mediolanum che ha segnato una raccolta netta record di 10,4 miliardi di euro, con un impressionante incremento del 46% rispetto all’anno precedente. Proprio il contributo della raccolta in risparmio gestito è stato di particolare rilievo. Il Ceo Massimo Doris, oltre a definirsi orgoglioso dei risultati, ha aggiunto che è stato stabilito un nuovo primato assoluto di raccolta gestita con 7,6 miliardi nell’intero anno, anche grazie alla forte accelerazione in Spagna.

Anche Fineco ha chiuso il 2024 con ottimi risultati, raggiungendo una raccolta netta complessiva di 10,1 miliardi di euro, in crescita del 15% rispetto al 2023. Anche qui Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale, ha sottolineato il contributo del risparmio gestito: i brillanti risultati di raccolta di dicembre consolidano le indicazioni positive emerse nel corso del 2024, con un dato complessivo caratterizzato da una robusta crescita della componente gestita.

Azimut Holding con una raccolta netta annuale di 18,3 miliardi di euro, più del doppio rispetto al 2023, ha abbondantemente superato l’obiettivo di 14 miliardi fissato a metà anno. La raccolta netta in prodotti gestiti ha contribuito per quasi 7 miliardi di euro, di cui 1,1 miliardi provenienti dai mercati privati. Le masse gestite sono cresciute del 16%, raggiungendo i 70,3 miliardi di euro, mentre il totale delle masse amministrate ha toccato quota 107,5 miliardi, con un incremento del 26% rispetto all’anno precedente.

Banca Generali, infine, ha aggiornato il suo massimo storico a Piazza Affari, beneficiando dei dati sulla raccolta netta di dicembre. Le masse gestite del gruppo hanno registrato un’importante crescita, supportata da un’offerta sempre più diversificata e personalizzata per gli investitori.


FOTO: SHUTTERSTOCK

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