Il Consiglio comunale di Siena di giovedì 16 gennaio 2025

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta straordinaria oggi, giovedì 16 gennaio 2025 alle ore 9, nella sala del Capitano del Popolo del Civico Palazzo.

Di seguito l’elenco dei lavori del Consiglio comunale di Siena in continuo aggiornamento (vai all’ordine del giorno).

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


I lavori del Consiglio comunale di Siena di giovedì 16 gennaio 2025


Piano strutturale, Capitani: “Adozione entro il mese di maggio”

Il vicesindaco ha risposto all’interrogazione del gruppo Partito Democratico

Lo stato di avanzamento dell’elaborazione del Piano strutturale è stata l’oggetto dell’interrogazione presentata durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio, dai consiglieri Giulia Mazzarelli, Anna Ferretti, Alessandro Masi, Gabriella Piccinni e Luca Micheli (Partito Democratico) Ha risposto il vicesindaco e l’assessore all’urbanistica del Comune di Siena Michele Capitani.

“Il Piano strutturale – ha chiarito Capitani – si svilupperà per obiettivi, come le interlocuzioni con la Regione Toscana hanno già chiarito e non attraverso l’individuazione di specifiche aree. Questo permetterà di ridurre i tempi. Si sta completando la costituzione del gruppo di lavoro per la formazione del nuovo Piano strutturale, in merito a tutti i suoi aspetti, formalizzando gli incarichi per la redazione della nuova cartografia allegata al Piano stesso e per la revisione ed aggiornamento degli studi geomorfologici, idrologici ed idraulici, con specifiche indagini ed approfondimenti nelle aree interessate dal recente fenomeno alluvionale (zone di via Massetana e San Miniato). Da notare che alcune varianti di rilevanza pubblica, il Covid e proprio il recente fenomeno dell’alluvione di ottobre scorso hanno inciso sulla attuale tempistica per lo stato di avanzamento del piano”.

“Lo studio – ha detto Capitani -, comunque, dopo una fase preliminare di confronto con i funzionari competenti in materia urbanistica e paesaggistica della Regione al fine di concordare alcuni tratti procedurali del processo di formazione del nuovo strumento, è già stato avviato, con l’analisi degli obiettivi strategici contenuti nei documenti di avvio, dando, in particolare, la priorità ad aspetti come quello della mobilità, dei parcheggi (scambiatori e non) e delle aree di attracco e sosta per autobus turistici. L’adozione del Piano strutturale è prevista entro il mese di maggio o al massimo giugno, dopo di che si aprirà la finestra (sessanta giorni dalla pubblicazione sul Burt) per la presentazione delle osservazioni, alla quale seguirà la procedura delle controdeduzioni che si pensa possa completarsi con la loro approvazione in Consiglio Comunale fra settembre e ottobre”.

“Successivamente – ha specificato ancora il vicesindaco – si aprirà la Conferenza paesaggistica ex articolo 21 della disciplina del Pit/Ppr, con Regione e Soprintendenza per la conformazione del Piano al Piano paesaggistico regionale, che si pensa possa completarsi fra novembre e dicembre, dopo di che il Piano tornerà in Consiglio Comunale per la definitiva approvazione dello strumento, anche alla luce delle eventuali modifiche richieste dalla Conferenza Paesaggistica. L’iter si concluderà poi con la chiusura della Conferenza paesaggistica che dovrà verificare che il Consiglio Comunale abbia recepito e approvato le eventuali modifiche proposte dalla Conferenza. Il nuovo Piano Strutturale diventerà vigente dopo trenta giorni dalla pubblicazione sul Burt e quindi presumibilmente entro febbraio 2026”.

“La Commissione assetto del territorio – ha detto ancora Capitani – sarà coinvolta per condividere all’internodella stessa il lavoro portato avanti negli ultimi mesi nell’elaborazione del nuovo piano. Sarà questa un’attività importante alla quale presto si darà inizio, ma prima si rende necessario sviluppare più approfondite indagini per avere un più chiaro e dettagliato quadro conoscitivo degli elementi e aspetti per il progetto del nuovo piano, il tutto da proporre e discutere con la commissione stessa, secondo riunioni ed incontri calendarizzati”.

“Sono previsti – ha concluso capitani – altri incontri partecipativi dopo i sei organizzati da Sociolab. Gli uffici competenti, unitamente al Garante dell’informazione e partecipazione, stanno predisponendo un calendario di incontri con i cittadini in genere e in particolare con i portatori di interesse, quali imprenditori, impresari, associazioni di categoria, professionisti del settore, enti pubblici o di interesse pubblico (Aous, Asl, Università, Ordini professionali, eccetera), al fine di un confronto per portare a conoscenza degli utenti lo stato di avanzamento dei lavori e per recepire proposte, contributi e segnalazioni varie, utili alla formazione del nuovo strumento urbanistico. A tal proposito, uno di questi incontri è già avvenuto lo scorso martedì 3 dicembre con gli addetti alle attività commerciali e turistiche”.

Il consigliere Giulia Mazzarelli, che ha illustrato l’interrogazione, ha dichiarato: “Avevo calcolato una tempistica di circa un anno fino all’adozione del nuovo strumento, che l’assessore ha confermato. Questo periodo, dal momento in cui scatteranno le clausole di salvaguardia, ha comunque come conseguenza dei disagi e delle limitazioni per le imprese e per la cittadinanza, come confermato anche in vari momenti dall’assessore stesso. Per cui di fatto ci sarà un blocco per l’edilizia, non essendo più permessi una serie di interventi, e questa criticità peggiorerà con il passare del tempo. L’assessore ha delineato una serie di questioni tecniche e giuridiche, ma credo che i tempi saranno dettati da quanto sono e saranno chiare e definite le idee dell’amministrazione; le informazioni che emergono finora e che sono state ricostruite dalle dichiarazioni dell’assessore fanno pensare che si sia ancora in una fase iniziale. Accolgo con favore l’intenzione di organizzare momenti partecipativi in futuro, ma finora è mancata completamente la condivisione dei passaggi che si sono succeduti nella formazione di questo nuovo strumento urbanistico. Non sono state convocate commissioni con questo specifico tema in oggetto; non abbiamo potuto, in questo modo, conoscere gli indirizzi che l’amministrazione ha ricevuto durante le varie interlocuzioni anche con le associazioni di categoria, e quindi quali sono gli sviluppi e l’indirizzo programmatico che l’amministrazione vuole dare. Io, personalmente, avrei considerato il fatto di coinvolgere le commissioni e quindi i consiglieri di minoranza come quelli di maggioranza, il minimo non solo per condividere, ma anche per accogliere o almeno ascoltare i vari eventuali input. In definitiva, sottolineo una generale carenza di condivisione politica, almeno finora”.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Comunità energetica, Magi: “Collaborazione con Agenzia regionale, nessuna perdita di finanziamenti”

L’assessore ha risposto all’interrogazione della consigliere Fabio Pacciani (Gruppo Misto)

“Non c’è stata alcuna perdita di finanziamenti regionali per le Comunità energetica rinnovabile (Cer), poiché le risorse previste dalla programmazione regionale saranno disponibili solo dal 2025, come stabilito dalla delibera della Giunta Regionale toscana 1600 del dicembre 2024. Per quanto riguarda i fondi del Pnrr, invece, sono riservati esclusivamente ai Comuni con meno di cinquemila abitanti, escludendo Siena. Il nostro impegno per la costituzione di una Cer resta saldo e si avvale della preziosa collaborazione con l’Agenzia regionale recupero risorse (Arrr), che ha fornito supporto tecnico e progettuale”. Così l’assessore all’ambiente del Comune di Siena, Barbara Magi, ha risposto all’interrogazione del consigliere Fabio Pacciani (Gruppo Misto) durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio, riguardante la Comunità energetica rinnovabile e il percorso intrapreso dall’amministrazione.

“L’interrogazione – ha spiegato Magi – ripropone il percorso iniziato a febbraio 2024, quando lo stesso consigliere Pacciani aveva presentato una mozione sulla partecipazione alla Cer SienaEnergie. Abbiamo già in precedenza spiegato più volte quali siano i motivi per i quali abbiamo intrapreso una strada diversa, affidandoci alla società Albatros per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. Preme inoltre evidenziare la proficua e costante collaborazione con Arrr, con cui sono state avviate, già dai primi mesi del 2024 e in varie sedi, interlocuzioni e approfondimenti in merito alla costituzione della Comunità energetica rinnovabile. In particolare, Arrr è stata, ed è tuttora, così come previsto tra i propri compiti istituzionali, un prezioso supporto per l’amministrazione comunale sia dal punto di vista prettamente tecnico per la consulenza in ambito progettuale che nella promozione di un positivo confronto teso a verificare possibili forme di collaborazione con SienaEnergie”.

“Occorre poi far presente – ha proseguito l’assessore – che a differenza di quanto erroneamente sostenuto nell’interrogazione, non c’è stata nessuna perdita di finanziamenti regionali, in quanto i sostegni a favore delle Cer previsti nella programmazione regionale saranno disponibili solo dal 2025, così come previsto da delibera della Regione Toscana 1600 del 23 dicembre 2024. L’unica misura operativa è quella relativa ai finanziamenti legati al Pnrr, ma questa è riservata ai territori con meno di cinquemila abitanti e pertanto non interessa direttamente Siena”.

Riguardo alla scelta dell’amministrazione di affidare l’incarico ad Albatros “non si tratta – ha chiarito Magi – di non voler valorizzare e utilizzare le competenze e le professionalità dei cittadini. Forse il consigliere Pacciani dimentica che noi siamo una pubblica amministrazione e non un’associazione iscritta al Runts: l’affidamento dell’incarico ad Albatros, della quale è indubbia l’esperienza e la competenza, ci consente di poter procedere riducendo al minimo i passaggi burocratici e avere a disposizione risorse umane con elevata competenza nel settore e dedicate a questo lavoro. Non è affatto né uno spreco di tempo né di risorse pubbliche. Tale scelta valorizza la nostra natura di ente pubblico e consente all’amministrazione di operare con efficienza e rapidità”.

“A seguito di questo affidamento per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica – ha proseguito l’assessore – sono state avviate fin da subito le necessarie analisi tecniche e documentali, in collaborazione con la struttura tecnica comunale, a partire dal censimento del patrimonio immobiliare comunale e dei relativi consumi energetici, nonché l’analisi delle superfici utili, in funzione dell’efficienza e del rendimento impiantistico, e i sopralluoghi finalizzati alla verifica dell’idoneità tecnica di tutti i potenziali punti di installazione degli impianti. Il complesso lavoro di indagine e il necessario tempo impiegato hanno permesso di svolgere una compiuta analisi tecnico-economica che ha messo il Comune nella condizione di farsi parte attiva nel promuovere la costituzione di una Cer, rispettando la propria natura di ente locale che rappresenta la collettività di riferimento e ne cura gli interessi. Il progetto di fattibilità è arrivato al suo compimento ed è attualmente all’esame del competente ufficio tecnico comunale per la successiva approvazione da parte della Giunta Comunale. A breve si terrà l’assemblea costituente della Cer che era già stata programmata per il mese di dicembre e che è stata rimandata per gravi motivi indipendenti dalla nostra volontà”.

Sulla possibilità di aderire alla Cer SienaEnergie, l’assessore ha ribadito che “questa amministrazione intende promuovere una Comunità Energetica sotto forma di fondazione, mirata all’inclusività e al coinvolgimento di tutti i portatori di interesse (cittadini, imprese, enti) senesi e non. La nostra iniziativa vuole essere una cornice nella quale, se è anche loro volontà, potremo collaborare con la stessa Cer SienaEnergie, con cui infatti si stanno definendo possibili e auspicabili scenari di cooperazione. D’altra parte, è vero che la Cer SienaEnergie si è già costituita da tempo, ma ad oggi rimane un ‘contenitore vuoto’ e credo quindi possa essere anche di loro interesse una collaborazione”.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

“Infine – ha concluso Magi – nel quadro normativo e regolatorio attuale vi sono ancora alcuni elementi di incertezza che suggeriscono di agire con prudenza e con il dovuto approfondimento tecnico-amministrativo. Ne sono esempi il servizio denominato ‘Scambio sul posto’, regime convenzionale alternativo all’autoconsumo diffuso, in dismissione a partire dal 31 dicembre 2024, ma la cui transizione a oggi non è stata regolamentata dai previsti decreti attuativi, e la non piena funzionalità della piattaforma Gse per l’accesso agli incentivi in conto esercizio a favore dell’autoconsumo diffuso delle Cer”.

Il consigliere Fabio Pacciani (Gruppo Misto) si è dichiarato: “non soddisfatto della risposta e riparto proprio dalle tempistiche assessore, proprio perché per progetti del genere è necessario il giusto tempo non comprendo le motivazioni di non aver aderito ad un progetto già avviato come quello di SienaEnergie. Un progetto che partiva dal basso, dai cittadini, costruito a misura della città. Non comprendo come si sia arrivati oggi a parlare di due comunità energetiche, mi sembra una barzelletta. SienaEnergie in realtà non è più oggi un contenitore vuoto, ha iniziato a operare e a ricevere i primi contributi dal Gse. Fra i soci ci sono università ed imprenditori. Che oggi si sia creata questo antagonismo è certamente responsabilità della politica. Il progetto a mio avviso dovrebbe essere condiviso per superare proprio questo dualismo che si è creato. Il fatto che Siena sia l’unico Comune che sta tentando questo percorso non possiamo sapere se sia una cosa positiva o negativa. Una cosa è certa: il bando scade a marzo e se non prende corpo il progetto a rischio si rischia di perdere i finanziamenti. Esistevano già delle professionalità, forse scegliere una strada alternativa ha allungato i tempi. Compito dell’amministrazione recuperare un dialogo che possa aiutare a raggiungere obiettivi comuni”.


Fabio: “Il percorso sta andando avanti. Il 2025 sarà l’anno del rilancio definitivo del Biotecnopolo di Siena”

Il Sindaco ha risposto all’interrogazione dei gruppi Pd, Progetto Siena, Per Siena, Polis, Siena Sostenibile, Massimo Castagnini Sindaco

“La Fondazione ‘Biotecnopolo di Siena’ e il Centro Nazionale Antipandemico stanno proseguendo nel percorso per uno sviluppo completo e organizzato”. Così il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha risposto all’interrogazione presentata dai gruppi Pd (Alessandro Masi, Giulia Mazzarelli, Anna Ferretti, Luca Micheli, Gabriella Piccinni), Progetto Siena (Adriano Tortorelli), Per Siena (Vanni Griccioli), Polis (Gianluca Marzucchi), Siena Sostenibile (Monica Casciaro) e Massimo Castagnini Sindaco (Massimo Castagnini) in merito alla sesta interrogazione sul Biotecnopolo di Siena e sul Centro nazionale antipandemico durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio.

“E’ notizia di pochi giorni fa – ha spiegato il Sindaco di Siena – del finanziamento europeo da trentatré milioni di euro ottenuto dalla fondazione. Sono stati intercettati fondi nel progetto promosso dall’Errin (European Regions Research and Innovation Network), che prevede dalla sorveglianza delle malattie infettive alla ricerca e sviluppo di un futuro vaccino con una prossima ‘malattia X’, dando finalmente connotazione al famoso ‘hub anti-pandemico’. Il Governo punta quindi a fare della Fondazione ‘Biotecnopolo di Siena’ il fulcro della ‘difesa’ contro le future pandemie, in attesa dell’arrivo del nuovo Piano pandemico 2024-2028, finanziato nell’ultima legge di bilancio. Il 2025 sarà di conseguenza l’anno del rilancio definitivo della fondazione con sede nella nostra città. La fondazione guiderà la rete europea anti-pandemie, che vede anche altri paesi coinvolti (Francia, Belgio e Germania). Il finanziamento europeo di trentatré milioni di euro nell’ambito dell’iniziativa ‘European Vaccines Hub for Pandemic’ consolida il ruolo dell’Italia nel settore delle biotecnologie e nella ricerca sui vaccini, di cui il Biotecnopolo di Siena sarà un’eccellenza scientifica di rilevanza internazionale per la prevenzione e la gestione dei rischi pandemici globali, con Siena che diventa punto di riferimento per l’Italia. Il Biotecnopolo è destinato a diventare dunque un centro di importanza mondiale per la prevenzione e la gestione delle pandemie con un approccio proattivo, orientato a prevenire e gestire tempestivamente le nuove emergenze sanitarie”.

“E’ stata l’azione dell’attuale Governo – ha aggiunto quindi il Sindaco – a incentivare, dopo un periodo di stand by, questo percorso, superando dunque i ritardi che non sono ascrivibili al presente. Il nuovo statuto della Fondazione ‘Biotecnopolo di Siena’, approvato con con il Dpcm del 20 maggio scorso, nasce dall’esigenza di superare il pregresso stallo operativo e gestionale in cui versava l’ente. A oggi, in conformità allo statuto, risultano approvati gli atti organizzativi e regolamentari fondamentali per la piena operatività della Fondazione”.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

“In particolare – ha aggiunto Nicoletta Fabio – il regolamento di organizzazione e funzionamento; il regolamento sulle modalità di reclutamento e gestione del personale nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità; il modello organizzativo/organigramma ed il fabbisogno del personale della Fondazione; il regolamento per la gestione delle situazioni di conflitto di interesse e di incompatibilità il regolamento di contabilità; il regolamento delle missioni degli organi;il regolamento di organizzazione e funzionamento del consiglio; il regolamento per la concessione dei patrocini; la realizzazione del nuovo sito istituzionale della fondazione; la registrazione del logo dell’ente Fondazione ‘Biotecnopolo di Siena’ a livello europeo. Risultano approvati il bilancio di esercizio 2023, il budget annuale 2024 e quello triennale 2024-2026. È stata deliberata dal consiglio la proposta di determinazione dei compensi degli organi, ai sensi del Dpcm 23 agosto 2022. È stato anche ultimato il sistema dei controlli interni (compliance, performance, anticorruzione) in ordine al quale è stato predisposto il Codice etico; è stato realizzato il modello organizzativo-gestionale di cui al decreto legislativo numero 231 del 2001; è stato istituito l’organismo indipendente di valutazione monocratico; è stato nominato il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza ai sensi della legge numero 190 del 2012”.

“Visto questo impulso – ha spiegato ancora il Sindaco di Siena – sono prossimi anche alcuni investimenti dal punto di vista occupazionale. Per quanto riguarda la dotazione di personale sono in fase di ultimazione la selezione finalizzata all’assunzione dei primi quindici ricercatori per hub anti-pandemico la cui attività tecnico-scientifica ha visto approvare dal consiglio il Progetto Klebsiella Pneumoniae (Kp). La Fondazione ha vinto il bando a cascata pubblicato dall’Università di Siena per l’implementazione e l’ottimizzazione di una piattaforma per la produzione di mRNA. Il progetto è finanziato per circa 1,4 milioni di euro dal bando a cascata CN3 e dal bando di finanziamento dell’Università di Siena. Sono stati finanziati il quarantesimo ciclo del corso di dottorato, in convenzione con l’Unisi, in ‘Innovation in the diagnosis, prevention and treatment of infections at epidemic-pandemic risk’ allo scopo di aumentare la formazione nel settore delle biotecnologie e creare una nuova generazione di scienziati esperti in malattie infettive. Non ci risultano criticità per quanto riguarda i fondi e i finanziamenti previsti”.

“Governo e Parlamento – ha affermato il Sindaco – nell’ambito della legge di bilancio, hanno raggiunto due obiettivi: viene reciso il legame preferenziale con un unico ente (Tls, dove la partecipazione del Comune di Siena è irrilevante con l’1per cento) per esaltare il carattere nazionale del Biotecnopolo, uno strumento strategico per l’intera nazione. Sarà il cda della Fondazione, dove la presenza di Siena, oggi nella governance, è di qualità ed eccellenza, a stabilire di volta in volta le partnership più opportune, risolvendo criticità operative, garantendo una gestione più snella ed efficace della fondazione stessa, per sostenere progetti di interesse generale, con un approccio moderno e dinamico. Un’opportunità preziosa per il biotecnopolo e per Siena per semplificare l’uso di risorse pubbliche: si introduce la facoltà alla fondazione di poter utilizzare beni in comodato d’uso demaniali, per il perseguimento degli obiettivi strategici in analogia a quanto già previsto dalle leggi istitutive delle altre fondazioni vigilate e finanziate interamente dal pubblico”.

“Il Comune di Siena – ha concluso il Sindaco di Siena – è già impegnato in maniera intensa a consolidare il distretto delle scienze della vita sul territorio, attraverso azioni concrete che vanno al di là dei tavoli interistituzionali. L’azione amministrativa, per quello che è concesso dalle normative, si è concretizzata per esempio con l’iter di approvazione della variante sul ‘Parco tecnologico e scientifico’ a Siena. A questa si unisce un’azione che possiamo chiamare strategica con il confronto continuo con i rappresentanti del governo, il mondo dell’imprenditoria, le associazioni e, in generale, tutta la comunità di riferimento”.

Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico, che ha illustrato l’interrogazione per tutti i Gruppi di opposizione firmatari, si è dichiarato “insoddisfatto della risposta. I trentatré milioni di euro intercettati dalla Comunità Europea, e di cui tutti siamo contenti, non bastano a farci dimenticare che c’erano ingenti risorse stanziate dal nostro Stato, oltre trecentoquaranta milioni di euro, già cancellate in parte dal Governo di destra e che rischiamo di perdere, perché la loro rendicontazione, legata al Pnrr, scade nel 2026. E intanto non si vede crescere il progetto, né la sua sede, né i laboratori, né le persone occupate dalle sue attività e lavori. Non basta il regolamento sulle sponsorizzazioni a darci quei segnali di concretezza sulla messa a terra dei progetti del Biotecnopolo e del Centro nazionale contro le pandemie. Si assiste, invece, da parte delle destre al governo cittadino alle ‘tifoserie’ fra Biotecnopolo e Tls, che nel nuovo Statuto è stata cancellata da socio fondatore del primo: un passaggio negativo per il nostro territorio, visto che Tls è stato sin qui il fulcro dello sviluppo delle scienze della vita a Siena, fondata dalle istituzioni locali, tra cui il Comune stesso. Noi invece crediamo nel Biotecnopolo e nel Centro nazionale antipandemico, ma anche in Tls e in tutti coloro che vi operano, e più in generale nel distretto delle scienze della vita, obbiettivo che era stato anche condiviso unanimemente da tutte le forze politiche nel consiglio comunale di Siena nel 2021. Tra un mese affronteremo in quest’aula una discussione sul lavoro e le scienze della vita rappresentano un volano economico e sociale strategico per la città e la provincia e per nuovi posti di lavoro. Ma quali risultati concreti potremmo portare alle categorie economiche e sociali, ai giovani, a chi in questo momento rischia il lavoro nelle crisi aziendali, se un progetto come il Biotecnopolo ancora non si vede e non se ne percepiscono i risultati e i benefici qui a Siena? Chiari segnali di partenza e sviluppo di questi progetti darebbero invece a tutti più coraggio. Il Biotecnopolo e il Centro nazionale antipandemico sono realizzazioni che non possiamo perdere. Però, ad oggi, invece di festeggiare più occupazione, dobbiamo ancora una volta esprimere solo preoccupazione”.


Illuminazione pubblica, Loré: “Gestione sostenibile, risoluzione delle criticità in corso”

L’assessore ha risposto all’interrogazione del consigliere Alessandro Masi (Partito Democratico)

L’attuale situazione dell’illuminazione pubblica è stata l’oggetto dell’interrogazione del consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio. A rispondere è stato l’assessore Lorenzo Loré.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

“Gli impianti di illuminazione pubblica del Comune di Siena – ha spiegato Loré – sono gestiti attraverso la convenzione Consip Servizio Luce 3, alla quale abbiamo aderito nel 2015 con un contratto esteso di durata novennale, in scadenza ad ottobre 2025. Nel corso degli anni, grazie a questo contratto, abbiamo efficientato completamente il sistema con l’inserimento di sorgenti Led e apportato implementazioni in linea con le esigenze emergenti della città. L’amministrazione sta già ricevendo manifestazioni di interesse per una gestione integrata dell’energia, non limitata all’illuminazione pubblica. In questi primi mesi del 2025 inizieremo a lavorare sulla definizione dei percorsi da seguire per arrivare preparati alla scadenza del contratto, garantendo una gestione efficiente e continuando a implementare tecnologie di ultima generazione ad alta efficienza”.

“In merito ai costi – ha proseguito l’assessore – la spesa annuale del servizio non è fissa, ma dipende dalla quota energia, che negli ultimi anni ha subito significativi incrementi legati a fattori esterni, come la pandemia e il conflitto bellico. La media è di circa 1,6 milioni all’anno compresa Iva. Tuttavia, i precedenti interventi di efficientamento energetico contribuiranno a ridurre sensibilmente il canone annuo nel prossimo contratto”.

Riguardo ad alcune criticità specifiche sollevate dall’interrogazione, Loré ha precisato che “in alcune zone della città gli impianti di illuminazione interferiscono con la vegetazione esistente, su cui stiamo intervenendo quando necessario. Inoltre, l’area esterna della risalita di Fontebranda non è ancora collegata in modo ottimale alla rete di illuminazione pubblica, poiché continua a dipendere dagli impianti della risalita stessa. Stiamo lavorando per risolvere questa criticità entro la fine del contratto attuale, provvedendo all’allaccio diretto alla rete di illuminazione pubblica”.

Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta. “Quello sull’illuminazione della risalita di Fontebranda – ha detto – è un impegno simbolico, potrebbe essere soddisfazione di tutti illuminare meglio l’accesso alle scale mobili e la loro uscita. E’ poi importante conoscere quanto costa illuminare la città e spero che con la ricontrattualizzazione della gestione si possa ricavare qualche risparmio, che permetta così maggiori investimenti nella manutenzione della rete di illuminazione e, quindi, una sua migliore percezione. Una città più luminosa è più attraente, accogliente e più vivibile, soprattutto durante l’inverno, quando il buio è maggiore. L’illuminazione pubblica può apparire un tema semplice, ma impatta direttamente sulla vita dei cittadini e dei visitatori. In tal senso, reputo indispensabile migliorare l’illuminazione in alcuni luoghi oggettivamente troppo carenti da apparire trascurati”.


Interventi nella sala di palazzo Patrizi, Fabio: “Non è una semplice ripulitura, percorso importante ma dispendioso”

Il Sindaco ha risposto all’interrogazione del consigliere Gabriella Piccinni (Partito Democratico)

“Il percorso, sebbene importante e necessario, si sta rivelando più lungo del previsto e molto dispendioso, al momento l’amministrazione si deve concentrare su altre priorità”. Con queste parole il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha risposto durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio, all’interrogazione della consigliera Gabriella Piccinni del gruppo Partito Democratico in merito agli interventi nella sala di palazzo Patrizi legati alle celebrazioni per il cinquecentenario dell’Accademia senese degli Intronati (1525-2025).

“Concordiamo – ha detto il Sindaco – sulla necessità dell’intervento e per questo avevamo già dato mandato all’ufficio tecnico, che provvederà entro la metà di marzo a risanare la parete che mostra segni di infiltrazione; l’Accademia aveva infatti indicato come data iniziale delle proprie celebrazioni venerdì 28 marzo. Il percorso si è rivelato più complesso, più oneroso e più lungo del previsto. Non si tratta, infatti, di una semplice ripulitura dei tre tabelloni lignei presenti nella sala: se a una prima analisi sommaria era apparsa sufficiente solo una ripulitura, indagini più approfondite hanno rivelato la necessità di intervenire con un vero e proprio restauro, dato che a tutti gli effetti questi tabelloni sono opere d’arte e non semplici decorazioni”.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

“Proprio in virtù delle caratteristiche artistiche e storiche delle opere – ha aggiunto Fabio – si è reso necessario anche il coinvolgimento della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio, con la quale stiamo procedendo alla verifica del processo di recupero dei tre tabelloni. Anche solo la movimentazione dei pannelli, indispensabile per il trasferimento a un laboratorio specializzato, e l’allestimento di un vero e proprio cantiere comportano difficoltà non indifferenti e costi ingenti. A questo proposito avevamo già un primo preventivo, ma data l’entità della spesa abbiamo ritenuto necessarie ulteriori verifiche. Gli uffici competenti sono al lavoro per individuare le migliori soluzioni possibili”.

“L’Accademia degli Intronati – ha concluso il Sindaco, Nicoletta Fabio – è per tutta la città un punto di riferimento culturale e storico imprescindibile; non a caso ho scelto di dedicare il Drappellone del Palio di luglio proprio ai suoi cinquecento anni. Non nascondo, tuttavia, che in termini di restauri di opere d’arte al momento l’amministrazione è già impegnata in operazioni ben note oggettivamente prioritarie”.

Il consigliere Gabriella Piccinni del gruppo Partito Democratico si è dichiarato soddisfatto della risposta del Sindaco: “Ringrazio di tutte le precisazioni. Mi fa piacere che sia stata riconosciuta la necessità dell’intervento di ripulitura della parete che sarà ultimato prima del 28 marzo, per l’inaugurazione delle celebrazioni dell’Accademia. Ho un ricordo personale relativo alla sala di palazzo Patrizi: il restauro a mano libera, ormai molti anni fa, da parte di Cesare Olmastroni. Capisco che l’operazione sui tabelloni lignei non possa essere conclusa in tempi brevi, ma questa ricorrenza può diventare l’occasione per risistemare qualche parte del nostro patrimonio, o almeno per avviare un iter in tal senso”.


Villaggio di Natale, Giunti: “Spostamento in Fortezza positivo Primo passo verso ulteriori cambiamenti”

L’assessore ha risposto all’interrogazione del consigliere Gabriella Piccinni (Pd)

“Ogni cambiamento presuppone un inizio e, se ci crediamo, un’evoluzione”. Così l’assessore al commercio e al turismo del Comune di Siena, Vanna Giunti, ha risposto all’interrogazione presentata durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio, dalla consigliera comunale del gruppo Pd, Gabriella Piccinni, sul villaggio di Natale in Fortezza.

“La spesa per il villaggio di Natale – ha spiegato Vanna Giunti – viene confermata nella cifra individuata con uno specifico atto e quanto installato presso la Fortezza Medicea ha corrisposto alla proposta di fornitura, come individuata nell’offerta presentata attraverso secondo le disposizioni del Codice dei contratti pubblici”.

“La necessità di spostare l’abituale spazio per ragazzi e bambini – ha aggiunto Vanna Giunti – nel periodo delle feste natalizie da La Lizza a Fortezza ci ha permesso di rivalutare il tipo di attrazioni rispetto agli anni passati. Questo è stato il primo anno, con tutti gli aspetti negativi che conosciamo, ma l’affluenza non è mancata e i bambini con le famiglie hanno interagito con le attrazioni offerte. La Fortezza, d’altra parte, è uno spazio enorme e per raggiungere l’obiettivo che tutti avremmo voluto sarebbe stato necessario un investimento maggiore ed il pagamento di un biglietto d’ingresso. La scelta dell’amministrazione è stata invece quella di metterlo a disposizione delle famiglie gratuitamente. La pista del ghiaccio è stata l’unica eccezione alla gratuità, anche per il rischio di una eccessiva affluenza e conseguente sicurezza, ma con incasso a favore del Comune; ha coperto circa un terzo della spesa ed è stata significativamente frequentata come sempre. Ha ovviamente presentato le problematiche che hanno normalmente altre città, dove la frequenza di queste attrazioni è alta, con file di attesa e richiami a uscire. La gestione della pista è stata comunque efficace, a dimostrazione che la manutenzione è stata precisa e che l’azienda incaricata ha lavorato bene, garantendo la sicurezza degli utenti attraverso quelle necessarie operazioni che sicuramente a chi non conosce il mestiere sfuggono. Lo stesso vale per il quotidiano disallestimento serale e per il ripristino la mattina successiva, trattandosi di un luogo all’aperto. L’ufficio competente ha provveduto con frequenza ad effettuare verifiche sulla regolare esecuzione del servizio e nel caso si rilevassero inadempienze rientranti nelle fattispecie previste dal contratto saranno applicate le penali previste. Tutto questo nonostante si sia voluto mettere in dubbio l’operato di chi ha sottoscritto un contratto con degli adempimenti precisi e al contempo il lavoro dei dipendenti che invece sono stati sempre molto presenti e attenti affinché tutto funzionasse nel modo migliore”.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

“L’impossibilità di utilizzare il solito spazio de La Lizza – ha concluso Giunti – ha offerto l’opportunità di rivedere un format ormai ampiamente sperimentato e la possibilità di sfruttare al meglio, anche nel periodo delle festività natalizie, un luogo di pregio della città come quello della Fortezza Medicea, facendo tesoro di quanto ha funzionato e di quanto invece è mancato”.

Il consigliere comunale Gabriella Piccinni (Pd) si è dichiarato “non soddisfatta e sentendo la risposta dell’assessore mi sembra che abbiamo visto due film diversi. Non contesto lo spostamento del villaggio in Fortezza. La grande efficacia della pista e della sua organizzazione però non è assolutamente confermata da chi l’ha usata. Il villaggio non ha funzionato, e questo è stato sotto l’occhio di tutti i cittadini e di tutti i colori politici. La segnaletica non era chiara. Mi chiedo come non si possa andare a ispirarsi dove le cose funzionano, cito la città di Arezzo, tra l’altro dello stesso colore politico di questa amministrazione. Qui c’è stata una scelta sbagliata del fornitore, cosa che certamente può capitare, era però forse richiesta una verifica più attenta: è necessario vigilare meglio su certe scelte per non arrivare a spendere soldi in maniera sbagliata e casuale.”


Servizi per gli ultra 65enni, Papi: “Numerosi progetti innovativi sul territorio comunale”

L’assessore ha risposto all’interrogazione del consigliere Anna Ferretti (Partito Democratico)

Lo stato dei servizi offerti alle persone ultra 65enni è stato l’oggetto dell’interrogazione della consigliera Anna Ferretti del gruppo Partito Democratico durante la seduta di oggi, giovedì 16 gennaio, del Consiglio Comunale di Siena. A rispondere è stato l’assessore ai servizi sociali, al volontariato e al terzo settore, Micaela Papi.

“In merito alle persone con problemi di non autosufficienza che presentano richiesta di aiuto alla Società della Salute senese – ha dichiarato l’assessore – nell’anno 2024 sono pervenute 329 segnalazioni provenienti da cittadini ultra 65enni residenti nel Comune di Siena. Nello stesso anno sono stati elaborati 714 Piani di assistenza personalizzati (Pap) per utenti residenti nel Comune di Siena (1340 per tutta la zona distretto) di cui 661 hanno previsto l’attivazione di servizi o interventi. Le tipologie di servizi offerti alla popolazione senese riguardano, per gli anziani non autosufficienti, i seguenti ambiti: interventi domiciliari sociosanitari forniti in forma diretta dal servizio pubblico; interventi in forma indiretta (voucher) tramite titoli per l’acquisto di servizi e per il sostegno alle funzioni assistenziali; inserimenti in strutture semiresidenziali; inserimenti temporanei o di sollievo in residenza; inserimenti permanenti in residenza; inserimenti temporanei in moduli specialistici. Queste prestazioni sono finanziate con il fondo non autosufficienza e vengono erogate a seguito di predisposizione del Pap. Nello specifico, i percorsi attivati nel corso dell’anno 2024 per cittadini residenti nel Comune di Siena sono i seguenti: Rsa temporanea 44 utenti, voucher per il sostegno alle funzioni assistenziali a domicilio 175 utenti, Centro diurno Alzheimer 10 utenti, modulo specialistico motorio 54 utenti, modulo specialistico Alzheimer 19 utenti, Centro diurno di villa Rubini 25 utenti, Centro diurno Nilde Iotti 2 utenti, titolo di acquisto quota sanitaria per Rsa permanente 263 nuovi utenti, assistenza domiciliare 28 utenti”.

“Gli anziani – ha proseguito Papi – nel momento iniziale di fragilità tendenzialmente non richiedono la Residenza assistita (Ra), preferendo rimanere a domicilio. Non ci sono attualmente richieste o lista di attesa per inserimento in Ra. In merito alle liste di attesa per avere il voucher Rsa, invece, nella zona distretto sensese alla data del 10 gennaio sono presenti 50 persone in lista di priorità per il titoli di acquisto per Rsa definitiva, di cui 31 sono residenti del Comune di Siena; a gennaio dello scorso anno nella zona senese le persone in lista erano 43, mentre il picco massimo della lista di attesa 2024 per Rsa permanente è risultato pari a 89 persone. Il tempo medio di permanenza in lista di priorità è pari a circa 33 giorni. Il budget a disposizione per la zona distretto senese, pari a 9.930.208,97 euro, al 31 dicembre 2024 non presenta residuo. Nel corso del mese corrente verranno riattivati otto posti letto di Rsa a bassa intensità assistenziale. I posti in Rsa autorizzati nel Comune di Siena sono 501 e 421 sono i posti in Rsa accreditati. I posti occupati nelle Rsa con titolo di acquisto regionale alla data del 10 gennaio 2025 sono 472 in tutta la zona senese. In virtù del principio della libera scelta in ambito regionale, non è possibile determinare con esattezza quanti dei posti autorizzati nel Comune di Siena siano effettivamente occupati da cittadini senesi”.

“Numerosi – ha evidenziato l’assessore – sono i progetti e i servizi innovativi rivolti agli anziani nel territorio comunale. Grazie a un progetto finanziato con fondi Pnrr si intende rafforzare i servizi sociali a favore della domiciliarità, rispondendo, in particolar modo, a tutte quelle situazioni di fragilità, con bisogni socio assistenziali e sanitari emergenti, promuovendo e rafforzando percorsi di sostegno alla domiciliarità. I destinatari del progetto sono anziani, disabili, adulti, con problemi di limitata autonomia, che necessitano di una risposta rapida, persone sole o con rete familiare fragile, colpite da eventi acuti che comportano una riorganizzazione del contesto assistenziale, in attesa della definizione di un progetto continuativo. C’è poi il progetto ‘Rete’ (InteRvEnTi di prossimità sul tErritorio senese) con le sue declinazioni: l’azione 1 “Servizi di continuità assistenziale ospedale-territorio”, l’azione 2 “Percorsi per la cura e il sostegno familiare di persone affette da demenza” e l’azione 3 “Ampliamento del servizio di assistenza familiare”. In totale, nell’anno 2024 i progetti attivati per i cittadini residenti nel Comune di Siena sono pari a 41”.

“Per quanto riguarda gli anziani autosufficienti – ha illustrato Papi – i servizi resi dalla SdS sono i seguenti: servizio di assistenza domiciliare, erogato tramite una cooperativa che offre un supporto agli anziani con parziali limitazioni soprattutto nella gestione dell’ambiente domestico e negli spostamenti per la spesa o commissioni varie; il centro di socializzazione la Mimosa, che offre l’opportunità di socializzare nell’ambito di un contesto tutelante; erogazione di pacchi alimentari attraverso le associazioni del territorio; aiuti economici laddove si presentino problematiche di tipo economico. A completamento dei servizi resi alla popolazione anziana attraverso la Società della Salute Senese, il Comune di Siena sta coordinando progettualità innovative, sempre di concerto con SdS e con la collaborazione degli enti del terzo settore, al fine di costituire un’offerta composita che copra esigenze di vario tipo, a partire dal prioritario obiettivo di preservare e promuovere il benessere psicofisico degli over 65 ed evitare l’isolamento sociale. A titolo di esempio si possono citare: la progettualità del tavolo Anziani del progetto ‘SiSienasociale2.0’, un progetto triennale, del valore di 148mila euro, che prevede la realizzazione di attività di socializzazione attraverso il coinvolgimento in esperienze artistiche e culturali di carattere laboratoriale presso i Centri anziani, laboratori di attività motoria, attività di stimolo, promozione e mantenimento delle capacità mnemoniche e la riproposizione dello sportello sociale presso la Pubblica Assistenza, per servizi digitali e di informazione utili a favorire l’accesso ai servizi; il progetto di prevenzione delle truffe agli anziani, in collaborazione con Questura e Prefettura, per cui è in corso di preparazione una campagna di comunicazione al fine di fornire strumenti semplici e concreti per prevenire il rischio truffe, che più facilmente vedono gli anziani cadere vittime di odiosi raggiri; l’adesione alle Comunità amiche della demenza, con cui il Comune sta mettendo a punto un percorso che favorisca la diffusione delle informazioni relative alle problematiche relative alla sindrome di Alzheimer e la cultura dell’inclusione e della partecipazione; l’apertura di due Centri di facilitazione digitale, che prevedono attività finalizzate a raggiungere il livello di base di competenze digitali nella popolazione, favorendo l’inclusione delle categorie più fragili. L’istituzione del Punto digitale facile, anche grazie alla figura del facilitatore, è una risposta concreta per aiutare gli anziani ad acquisire l’uso autonomo delle nuove tecnologie”.

Il consigliere Anna Ferretti del gruppo Partito Democratico ha dichiarato: “Spero che i trentatré giorni di tempo medio di attesa per la lista di priorità non incrementino, perché il costo di una Rsa privata per una famiglia è di norma sostenibile solo per poco tempo. L’altra cosa su cui vorrei insistere molto è il fatto che i cittadini spesso non conoscono tutte le possibilità di intervento a disposizione: questa comunicazione deve arrivare non solo all’anziano, ma soprattutto alle famiglie, quando ci sono; se ci si trova dall’oggi al domani a dover assistere una persona non autosufficiente, è importante sapere che c’è una rete di servizi pronta ad accoglierlo, è fondamentale avere il supporto della pubblica amministrazione, senza le speculazioni talvolta presenti nell’offerta privata. L’altra cosa su cui inviterei l’amministrazione a lavorare è utilizzare qualche immobile pubblico, come ad esempio quelli che fanno parte del recente accordo con l’Agenzia del Demanio, e destinarlo a servizi agli anziani soli che cominciano ad arrivare vicino ai ‘grandi vecchi’, e quindi a opportunità abitative che non abbiano dei prezzi travolgenti, che solo in pochi si possono permettere. Così si offrirebbe un’opportunità di vita domiciliare con supporto, perché una domicilarità vissuta lontano da un contesto non è di facile realizzazione, mentre servizi domiciliari vissuti all’interno di contesti più protetti, o comunque con appartamenti ben accessibili, sono invece molto più gestibili; questo consente alle persone di rimanere nel proprio alloggio e contemporaneamente di essere protette. Il mio invito è di insistere a lavorare su questo punto. Infine, auspico che siano definite le nomine per la consulta degli anziani, per cui devono essere designati anche due consiglieri comunali”.


Parcheggi Sigerico, Tucci: “Al lavoro per una gestione delle informazioni più efficiente e tecnologicamente avanzata”

L’assessore alla sicurezza ha risposto all’interrogazione del consigliere Anna Ferretti (Partito Democratico)

“Sigerico spa è al lavoro su innovazioni tecnologiche e miglioramento della comunicazione nei parcheggi cittadini: alcuni interventi sono già in corso e nuovi progetti sono in fase di realizzazione”. Così l’assessore alle partecipate del Comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera del gruppo Partito Democratico, Anna Ferretti, durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio, in merito alla gestione delle informazioni nei parcheggi gestiti da Sigerico spa.

“I pannelli luminosi posti all’ingresso dei parcheggi e lungo le vie principali della città – ha spiegato Tucci – sono già in diretto collegamento con il software di gestione di Sigerico, il quale aggiorna costantemente la capienza disponibile, tenendo conto di eventuali riduzioni legate a lavori o altri eventi. Questa infrastruttura permette agli utenti di avere in tempo reale informazioni chiare e affidabili sulla disponibilità dei posti. Per quanto riguarda il parcheggio recentemente acquisito e denominato ‘Le Fonti di Pescaia’ in via Ricasoli, sono invece stati già posizionati cartelli indicatori di tipo stradale sui principali percorsi di accesso, in accordo con la Polizia Municipale. Inoltre, un pannello luminoso recante l’informazione ‘libero/occupato’ è stato installato all’ingresso, ed entro il 20 gennaio verrà aggiunto un ulteriore pannello con l’indicazione numerica dei posti liberi. La società ha inoltre stanziato quindicimila euro per un altro pannello luminoso lungo Strada di Pescaia, in prossimità di quello esistente, che segnalerà i parcheggi Sigerico nei dintorni. I lavori sono in corso, con le pratiche amministrative per l’autorizzazione paesaggistica e l’individuazione della ditta fornitrice già avviate. Una volta completate queste fasi, si procederà con l’installazione”.

Infine, in riferimento alla comunicazione nei parcheggi, l’assessore ha evidenziato che la problematica riguarda principalmente il parcheggio della Fortezza. “I volantini cartacei attualmente utilizzati sopra le casse e le colonnine di accesso – ha spiegato l’assessore – pur essendo funzionali e di facile lettura, non rispecchiano l’immagine decorosa e il carattere internazionale che vogliamo per la nostra città. Proprio per questo motivo, Sigerico sta lavorando alla progettazione di nuovi pannelli indicatori parlanti, che miglioreranno ulteriormente la comunicazione e l’estetica. Sottolineo che la società che ha in gestione i parcheggi sta operando per garantire una gestione sempre più efficiente e tecnologicamente avanzata delle nostre strutture”.

Il consigliere Anna Ferretti del gruppo Partito Democratico si è dichiarato: “Parzialmente soddisfatta dalla risposta. Mi fa piacere che siano previsti adeguati metodi di informazione per dare indicazioni nel nuovo parcheggio in via Ricasoli, così come sarei contenta di vedere finalmente le macchinette automatiche all’ingresso delle strutture senza troppi fogli volanti attaccati. La mia domanda sull’aggiornamento del software deriva invece da un disservizio che ho subito in prima persona: nel mese di dicembre sono entrata nel parcheggio di Fortezza, poiché il pannello luminoso lo indicava come libero. In realtà, dopo svariati tentativi, il parcheggio era di fatto completo e ho dovuto posizionare la macchina fuori posto. Anche quando ho ripreso l’auto per andare via, il pannello continuava a segnalare ‘libero’ benchè i posti fossero invece esauriti. Quindi invito a far sì che la segnaletica sia aggiornata in tempo reale, come accade nella struttura di Santa Caterina, che indica anche il numero degli stalli liberi. Da qui deriva il mio legittimo dubbio sul fatto che il software sia effettivamente aggiornato: se non lo fosse, invito a farlo”.


Gsk, Fabio: “Comune impegnato in azioni concrete per rendere il territorio più attrattivo”

Il Sindaco ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Lorenza Bondi e Marco Falorni (Forza Italia – Udc – Nuovo Psi)

“Il Comune di Siena è costantemente impegnato in azione concrete per rendere il territorio più attrattivo, in modo da creare occupazione stabile”. Così il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha risposto all’interrogazione presentata dai consiglieri Lorenza Bondi, che ha illustrato l’atto, e Marco Falorni del gruppo Forza Italia – Udc – Nuovo Psi in merito alle notizie di duecentosettanta uscite volontarie annunciate dalla società Gsk durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio.

“La situazione di Gsk – ha spiegato Nicoletta Fabio – è costantemente monitorata da questa amministrazione. Voglio però ribadire il concetto che nelle comunicazioni della multinazionale si è espressamente parlato di mobilità volontaria e non di esuberi o di uscite. La multinazionale ha confermato investimenti sul territorio per duecentosessanta milioni di euro. L’amministrazione comunale, oltre a un confronto costante con i vertici zonali di Gsk, ha messo in campo azioni concrete affinché la multinazionale affondi ancora di più le radici in questo territorio e comunque renda il sito senese attrattivo anche per il futuro, in modo da confermare Siena al centro del settore delle scienze della vita”.

“Nella precedente seduta – ha continuato – il Consiglio Comunale ha approvato la delibera all’approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni, al fine della conformazione al Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico, relative alla variante semplificata al Piano operativo relativa all’area individuata come ‘Parco scientifico tecnologico’, atto illustrato dal vicesindaco Michele Capitani. Si tratta di un atto a forte vocazione pubblica, perché punta alla ripianificazione complessiva dell’area, in modo da rispondere in maniera più puntuale per le risorse che la multinazionale potrà mettere a disposizione per il sito, anche rispetto ad altri siti della stessa multinazionale. L’attrattività deve essere intesa infatti non solo per il futuro, nell’eventualità cioè che un’altra multinazionale del settore possa essere interessata, ma anche rispetto ai vari di siti di Gsk sparsi per il mondo. Nell’atto viene definita in maniera netta, la destinazione ‘direzionale e servizi’ da attribuire all’area. Parliamo dunque di laboratori di ricerca farmaceutica con i relativi spazi di produzione, uffici tecnici, amministrativi e commerciali,incubatori d’impresa. Inoltre si rinnova la previsione di intervento, ferma al 2011. Si tratta dunque di uno strumento utile per tutta la comunità, perché permette di rendere attrattiva l’area a prescindere da chi, nel corse del tempo, dovesse essere interessato a investire in quel settore e nell’area specificata”.

“I nostri uffici urbanistici – ha concluso il Sindaco – mi hanno confermato che per quanto riguarda il sito di Siena è già stata depositata il 13 dicembre 2024 la richiesta di permesso a costruire per l’installazione di pannelli fotovoltaici su pensiline a copertura di parcheggio, prima fase di riqualificazione energetica di un intervento complessivo che riguarda il sito di Siena per un investimento da circa due milioni di euro. Oltre agli altri aspetti della vicenda che ho citato, penso sia facilmente intuibile che un’azienda pronta a investire due milioni di euro non stia pensando a una dismissione o a un disimpegno, bensì a tutt’altro: fra l’altro, abbassare i costi energetici porta a una maggiore competitività dell’azienda stessa e può portare a stabilizzare o addirittura incentivare i livelli occupazionali. E’ questo l’impegno di cui parliamo e che deve proseguire in futuro, in modo da perseguire quelle azioni concrete che, al di là dei proclami, siano utili per la creazione di occupazione stabile”.

Il consigliere Lorenza Bondi del gruppo Forza Italia – Udc – Nuovo Psi che ha illustrato l’interrogazione, ha dichiarato: “Mi ritengo molto soddisfatta della risposta. Sono da apprezzare tutte le attività messe in piedi da questa amministrazione per rendere attrattivo il territorio e sono da apprezzare particolarmente alcune frasi del Sindaco, fra cui quella relativa a far affondare ancora di più le radici del settore delle biotecnologie su Siena. Qui c’è una tradizione plurisecolare su questo comparto, da Achille Sclavo in poi. Azioni importanti da parte dell’amministrazione anche nei confronti di altri players che grazie a questa attività possono trovare attrattivo questo territorio. Non parliamo di un mercato in espansione o nuovo, ma di un settore che comunque può dare la possibilità di innalzare livelli occupazionali diversi e diversificati. Per questo è molto positivo che l’amministrazione comunale abbia un impegno vigile, di scenario e di visione, anche in riferimento ad altri soggetti rispetto a quelli attualmente presenti”.


“Galleria del Palio”, Fabio: “Progetto da ripensare. Serve un nuovo coinvolgimento delle Contrade”

Il Sindaco ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Luca Micheli e Gabriella Piccinni (Partito Democratico)

“Il progetto della ‘Galleria del Palio’ così come era stato congegnato e pensato, anche dal punto di vista delle risorse finanziarie, va decisamente ridimensionato e ripensato, coinvolgendo maggiormente le diciassette Contrade: questo l’impegno da parte del Comune di Siena”. Così il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha risposto all’interrogazione presentata dai consiglieri Luca Micheli e Gabriella Piccinni del gruppo Partito Democratico durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio.

“La mia convinzione – ha spiegato Il Sindaco di Siena –, espressa ripetutamente non solo da primo cittadino, è quella di non cristallizzare il Palio in un museo, tant’è che espressi qualche perplessità fin dal 2016 quale membro del Magistrato delle Contrade e non ero la sola. E’ probabilmente più giusto, sempre attraverso un percorso assieme al Magistrato delle Contrade, definire un hub informativo, che diventi punto di riferimento per chi arriva a Siena, ed è su questo che sto lavorando. Serve comunque un coinvolgimento delle Contrade, anche attraverso i loro musei, affinché ci sia una narrazione completa e immersiva in un mondo che, come ben sappiamo, ha specifiche peculiarità che non possono essere ridotte in un museo tradizionale”.

“Di ‘Galleria del Palio’ – ha sottolineato il Sindaco Fabio – aveva parlato il Sindaco Bruno Valentini, ed era stato presentato un progetto che non riscosse particolare entusiasmo da parte delle Contrade. Il Sindaco Il Sindaco Luigi De Mossi parlò invece di ‘Museo del Palio’, e presentò alle Contrade un ambizioso progetto che riscosse invece interesse. Tale progetto prevedeva un partenariato pubblico privato e in sintesi l’affidamento totale della sua gestione per circa venti anni ad una società privata; prevedeva inoltre un progetto architettonico assai complesso, difficilmente sostenibile dall’ente. Un progetto rigoroso dal punto di vista scientifico, affascinante e ambizioso da quello architettonico, dispendioso dal punto di vista finanziario e, infine, critico dal punto di vista gestionale. Aspetti a mio avviso dirimenti per accantonare quell’idea e pensare appunto a qualcosa di concretamente realizzabile, tant’è che al momento il progetto non è contenuto nel Dup e nel Piano triennale dei lavori pubblici approvati da questo Consiglio Comunale”.

“Il progetto – ha proseguito Nicoletta Fabio – va ripensato una volta per tutte, anche attraverso un nuovo coinvolgimento del Magistrato. Già all’epoca, espressi la mia opinione in tal senso: secondo me, il Palio e soprattutto la Contrada si comprende solo visitando e possibilmente frequentando le Contrade stesse, che dovrebbero/potrebbero mettere in rete i loro musei, creando una sorta di museo diffuso, anche con una gestione condivisa che nulla tolga alla sacrosanta autonomia di ogni singola consorella ma che valorizzi nel suo insieme la nostra identità cittadina. Purtroppo all’epoca l’idea, tutta da costruire, non entusiasmò le Contrade, ma nonostante ciò mi sono ripromessa di provare a strutturare meglio quell’idea e parlarne con i priori a tempo debito. Visto il successo riscontrato dalle aperture straordinarie del periodo natalizio, sto valutando anche la possibilità di ampliare e rinnovare le attuali sale dei Costumi per ottimizzarne la fruizione; del resto quelle stanze erano state concepite, anche prima della ‘Galleria’, come fulcro di un possibile ‘Museo del Palio’. A mio avviso, si può e si deve studiare un allestimento semplice, filologicamente corretto, attuale, interattivo ed esperienziale, che renda fruibile e comprensibile anche ai visitatori non senesi l’identità della nostra celebrazione. Di questo ragionerò con la Commissione, che dovrà essere riproposta al Magistrato visto che della vecchia facevano parte Priori non più in carica e integrata da esperti che individuerà l’amministrazione comunale di concerto con le Contrade”.

“Il riconoscimento ricevuto dal Ministero della Cultura – ha concluso il Sindaco di Siena – nulla ha a che vedere con un possibile museo, così come deve essere chiaro che gli oggetti individuati come espressione di identità culturale collettiva non sono e non saranno oggetto di esposizioni, rimangono e rimarranno nelle rispettive Contrade”.

Il consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “Insoddisfatto per un motivo semplice, si parla di cristallizzazione del Palio attraverso un museo o una galleria, quello che vorrei fosse chiaro è che l’obiettivo deve essere invece quello di creare un luogo in cui viene descritto il punto di vista di chi organizza il Palio e la Festa, che è diverso dal punto di vista delle Contrade. Tutto ciò che riguarda l’organizzazione, la valorizzazione, e la tutela del Palio, credo, a mio avviso, che debba essere raccontato. Siamo di fronte ad un mondo in continua evoluzione, non diamoci per scontati, noi dobbiamo spiegare bene a chi viene a Siena cosa sia il Palio e cosa comporti organizzare un evento del genere. Bisogna far vedere quali siano stati nel tempo i correttivi e gli interventi fatti: spesso noi senesi veniamo fermati da persone che ci fanno domande sul Palio, questo vuol dire che evidentemente c’è bisogno di raccontare e di raccontarsi. Dobbiamo uscire dall’idea che ciò che conosciamo noi lo conosce l’universo mondo, i musei possono essere allestiti senza necessariamente mettere i contenuti rinchiusi in una teca. I titoli per fare questo credo che non appartengano al Magistrato delle Contrade, servono professionisti della comunicazione che siano in grado di raccontare attraverso le nuove tecnologie il nostro mondo. C’è una storia antica che riguarda la nostra identità e le nostre tradizioni e il fatto che tutto ciò sia stato oggetto di interesse del Ministero della Cultura è molto importante, un interesse e un’attenzione che andrebbe cavalcata. Conoscendolo meglio il visitatore che entra nel mondo del Palio deve poter divenire il suo primo difensore. Molti i video e le testimonianze che consentirebbero a noi stessi e a chi viene in visita nella nostra città di fare un vero e proprio viaggio nella memoria. Convintamente ritengo dunque che debba essere obiettivo comune trovare un luogo deputato che racconti esaustivamente cosa sia il Palio di Siena”.


Furti nelle abitazioni, Tucci: “Reato odioso, ma contenuto I dati dicono che Siena è ancora sicura”

L’assessore alla sicurezza ha risposto all’interrogazione del consigliere Luca Micheli (Partito Democratico)

“Il fenomeno esiste, ma nel territorio di Siena rimane contenuto”. Così l’assessore alla sicurezza del Comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio, in merito al moltiplicarsi dei furti nelle abitazioni.

“Siamo di nuovo a parlare – ha detto l’assessore Tucci – dei furti nelle abitazioni e dell’allarme sociale conseguente. Allarme innescato anche da uscite sulla stampa, legittime, ma non suffragate dai dati a parte la constatazione che nel mese di novembre abitualmente si registra un picco di questi reati, certamente odiosi per chi li subisce. I dati dicono che l’indice della criminalità 2024 pubblicato dal ‘Sole 24Ore’ vede come sempre Milano al primo posto della classifica generale dei reati e anche in quella dei furti; tra le prime dieci nella classifica generale troviamo anche Firenze, Prato e Livorno. Siena si situa al 79mo posto della classifica generale e al 65mo per quanto riguarda i furti, confermandosi ancora una volta città più sicura della Toscana”.

“In occasione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico convocato lo scorso 9 dicembre su iniziativa del Presidente della Provincia – ha aggiunto l’assessore – abbiamo appreso dati aggiornati al 30 novembre che mostrano come la situazione del 2024 sia sovrapponibile a quella del 2023, con un incremento minimo dell’1 per cento, a fronte di un incremento a livello nazionale del 3,7 per cento e a livello regionale dell’1,8 per cento. In particolare, per quanto riguarda il mese di novembre, il Questore Ugo Angeloni, in un’intervista rilasciata alcuni giorni fa alla stampa, ha evidenziato che dai venticinque furti denunciati nel 2023 si è passati a diciotto, con una diminuzione del 28 per cento, verosimilmente legata anche al parallelo aumento dei passaggi delle volanti. Quindi si può dire che il fenomeno a Siena e Provincia indubbiamente esiste, ma è contenuto. Questa constatazione non ci esime certo dal vigilare e a questo proposito segnaliamo il protocollo d’intesa denominato ‘Mille occhi sulle città’ che prevede la collaborazione e l’integrazione delle forze dell’ordine, della Polizia Locale e degli istituti di vigilanza privati per un migliore controllo del territorio. Segnaliamo in conclusione che la nostra Polizia Locale, con la sua attività di rilievo degli incidenti stradali, circa seicento all’anno, libera le forze dell’ordine da questa pesante incombenza contribuendo quindi in maniera indiretta, ma determinante come sottolineato e condiviso da tutti i presenti all’incontro in Prefettura, alla attività di prevenzione e repressione da queste esercitate”.

Il consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico si è dichiarato “non soddisfatto dalla risposta, perché il problema non è quello dei numeri – si sa che i furti sono in diminuzione -, il problema è la percezione che abbiamo, e qui sta la differenza. La questione è come riusciamo ad essere vicini ai cittadini su un tema che è sentito, e proprio in virtù di questo diventa un problema grosso. Dobbiamo lavorare sulla percezione del concetto di sicurezza, perché questa diventa più importante della realtà. Il senso della mia interrogazione era scaturito dalla necessità di dare indicazioni per tranquillizzare i cittadini che avvertono il problema come reale: se ci sono anche pochi furti, ma concentrati in qualche giorno, la questione viene avvertita come una minaccia. Il fulcro è il sentirsi sicuri, e su questo serve attenzione e vigilanza, come ha fatto il presidente della Provincia che ha convocato il Comitato provinciale per l’ordine pubblico: questo passo doveva farlo prima il Comune di Siena”.


I consiglieri comunali Armini, Cortonesi, Pucci e Ciacci aderiscono al gruppo “Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco”

Il Presidente del Consiglio Comunale Davide Ciacci, durante le comunicazioni all’ordine del giorno nella seduta di oggi, giovedì 16 gennaio, ha comunicato che i consiglieri comunali Silvia Armini, Michele Cortonesi, Leonardo Pucci e lo stesso Davide Ciacci aderiscono al gruppo “Siena in tutti i sensi Nicoletta Fabio Sindaco”, gruppo consiliare che discende dalle elezioni del 2023.

Il presidente del Consiglio Comunale Davide Ciacci ha anche ufficializzato che il Consiglio Comunale e la commissione Cultura del Comune di Siena celebreranno il Giorno della Memoria (venerdì 27 gennaio) e il Giorno del Ricordo (lunedì 10 febbraio) con due incontri di sensibilizzazione dedicati alle classi quinte degli istituti secondari di secondo grado della città. Le due iniziative si svolgeranno entrambe dalle ore 10 alle ore 12 al Teatro dei Rozzi e saranno introdotte dai saluti istituzionali del Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, e dello stesso Presidente del Consiglio Comunale. Durante le due giornate interverranno esponenti di spicco sulle tematiche dell’Olocausto, dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, previsti anche interventi del direttore artistico dei Teatri di Siena Vincenzo Bocciarelli e degli studenti dell’Accademia Siena Jazz e dell’istituto musicale “Rinaldo Franci”.


Piano per insediamenti produttivi a Cerchiaia, approvato l’aggiornamento e il rilancio del progetto operativo

Delibera presentata dall’assessore all’urbanistica Michele Capitani

Il Consiglio Comunale di Siena ha approvato, nella seduta di oggi, giovedì 16 gennaio 2025, la delibera relativa all’aggiornamento e al rilancio del progetto operativo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree comprese nel Piano per insediamenti produttivi (Pip) in località Cerchiaia. Il documento, illustrato dal vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani, è stato approvato con diciannove voti favorevoli e un’astensione da parte dei venti consiglieri presenti.

“Questo aggiornamento – ha spiegato Capitani – rappresenta un’opportunità significativa per i titolari dei lotti dell’area Pip di Cerchiaia. Con la nuova proposta, puntiamo a facilitare la trasformazione del diritto reale di superficie in piena proprietà, garantendo al contempo una gestione più efficace e una rivitalizzazione dell’intera area. L’amministrazione intende infatti incentivare l’adesione delle ditte operanti nell’area, aggiornando i termini economici e prevedendo nuove modalità di pagamento per agevolare i soggetti interessati”.

Il Piano per insediamenti produttivi di Cerchiaia, spiega l’atto, fu originariamente adottato con una delibera consiliare del gennaio 1983 e approvato con decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana nel marzo 1984. Successivamente, furono assegnate aree in diritto di superficie per una durata di novantanove anni. Dal 2007 è stata introdotta la possibilità di trasformare tale diritto in piena proprietà. Tuttavia, negli ultimi anni si è registrata una sostanziale immobilità del progetto, dovuta anche alle difficoltà economiche acuite dalla pandemia di Covid-19. Con il nuovo aggiornamento del progetto, il corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà è stato ridotto del venticinque percento, portandolo a un importo unitario pari a 16,65 euro per metro quadrato, rispetto ai 21,12 euro per metro quadrato fissati nel 2007. L’ agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2025 per le istanze presentate entro tale data. Inoltre, gli operatori interessati potranno beneficiare di nuove condizioni di rateizzazione. In particolare, per importi fino a cinquantamila euro è previsto un dieci percento all’accettazione del corrispettivo, un dieci percento al rogito della convenzione di trasformazione e il restante ottanta percento in rate semestrali o mensili, con saldo entro tre anni dal rogito. Per importi da cinquantamila a centomila euro è previsto il saldo del dieci percento all’accettazione, cinque percento al rogito e l’ottantacinque percento restante rateizzato, con saldo entro cinque anni. Per importi superiori a centomila euro il cinque percento è dovuto all’accettazione, il cinque percento al momento del rogito e il restante novanta percento rateizzato, con saldo entro cinque anni. Le nuove condizioni introdotte dalla delibera approvata oggi rappresentano un incentivo significativo per le ditte che non hanno ancora aderito al progetto, permettendo anche di liberare risorse economiche significative da destinare al territorio per interventi di riqualificazione e rilancio dell’area.

“Il nostro obiettivo – ha concluso Capitani – è garantire un nuovo impulso all’area di Cerchiaia, favorendo anche eventuali cambi di destinazione d’uso verso il direzionale e il commerciale, sempre nel rispetto delle normative urbanistiche vigenti che di fatto sono già vigenti in zona, avendo già perso la zona la vocazione esclusivamente produttiva della sua originaria concezione. Sottolineo che il Consorzio Cerchiaia ha già espresso il proprio interesse a collaborare con il Comune per diffondere i contenuti della nuova proposta. Ci aspettiamo che questo rilancio porti benefici concreti non solo per i soggetti interessati, ma anche per tutta la comunità.”


Donazione opere d’arte, il Consiglio comunale approva la bozza di accordo per la risoluzione consensuale

Il Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, giovedì 16 gennaio, ha approvato la delibera in merito alla donazione di una raccolta di opere d’arte contemporanea da allestire presso il complesso museale Santa Maria della Scala. L’atto, che ha per oggetto la risoluzione consensuale e lo scioglimento per mutuo consenso e che è stato illustrato dal Sindaco di Siena Nicoletta Fabio, ha ricevuto ventuno voti favorevoli e dieci astensioni da parte dei trentuno consiglieri comunali presenti.

Il documento, come si legge, dà atto “che il Comune di Siena ha cercato sempre di perseguire il fine pubblico di valorizzare la donazione all’interno dei locali del Santa Maria della Scala” e prende atto “della oggettiva impossibilità di condividere un progetto organico di esposizione delle citate opere con relativa valorizzazione nei depositi ospitanti”. Il Consiglio Comunale delibera dunque di procedere “alla risoluzione consensuale e scioglimento per mutuo consenso del contratto di donazione del 30 luglio 2019” e “di provvedere alla restituzione delle opere alla donante con spese di trasporto a carico del Comune di Siena e verifica in contraddittorio del loro stato all’arrivo”. Tramite l’atto, inoltre, il consiglio approva la bozza di accordo condivisa tra le parti e i loro rispettivi legali e ribadisce la specifica rinuncia di ogni e qualsivoglia azione anche risarcitoria nei confronti del Comune di Siena da parte della donante. Inoltre il Consiglio Comunale demanda ai servizi comunali competenti di provvedere al rimborso una tantum delle spese legali sostenute dalla donante mediante versamento di 9mila 730 euro oltre accessori a titolo di contributo nelle spese legali da essa sostenute, somma che trova copertura nell’accantonamento al fondo rischi contenzioso per la causa in oggetto.

L’atto approvato ripercorre nelle premesse l’iter oggetto della proposta, a partire dal luglio 2019 quando, con un atto della Giunta Comunale e successivo atto del Consiglio Comunale, veniva accettata la donazione di una raccolta di opere d’arte contemporanea realizzata nell’arco temporale dell’immediato dopoguerra agli anni Novanta, da allestire presso il complesso museale Santa Maria della Scala. Nelle stesse premesse si ripercorre poi la vicenda in tutto l’arco temporale dall’accettazione della donazione fino alla costituzione in giudizio che ha portato all’udienza fissata per il 23 ottobre 2024 e poi rinviata su richiesta congiunta delle parti per finalizzare l’accordo al 29 gennaio 2025. Complice infatti il periodo dell’emergenza Covid, la realizzazione del progetto si è complicata nel corso del 2021, anno in cui, stante quanto stabilito dall’atto di donazione, doveva avvenire l’inaugurazione degli spazi, che è poi sfociata nella diffida ad adempiere datata 21 dicembre 2022, poi reiterata in data 28 febbraio 2023, mossa dalla donante avverso il Comune di Siena.

“Questa amministrazione – ha spiegato il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio – si è trovata a gestire una situazione del tutto particolare. Abbiamo attivato nuovi incontri e confronti, anche con i rappresentanti legali, per capire come individuare la giusta e concreta soluzione per l’allestimento delle opere donate. Il progetto prevedeva l’esposizione permanente e unitaria di duecentosettanta opere donate e esposizioni annuali per le restanti duecentotto opere donate. Tutto questo oltre a una serie di altri obblighi a carico del Comune che rispettassero le volontà della donante: curatore da lei scelto, conservazione in depositi adeguati, restauri sotto la supervisione del curatore scelto dalla donante, talks annuali per la valorizzazione delle opere, adeguata attività di comunicazione, pubblicazione del catalogo, mostre annuali di artisti rappresentati nella collezione”.

“Nonostante l’impegno da parte del Comune – ha spiegato ancora – sia nella ricerca di spazi adeguati, sia nell’elaborazione di progetti di allestimento del tutto nuovi rispetto a quelli pensati al momento della donazione stessa, sia nella ricerca di finanziamenti, si è riscontrata l’impossibilità di realizzare un progetto organico, con la conseguente impossibilità di rispettare le condizioni e gli oneri previsti nel contratto di donazione, con la prospettiva dunque di un esito infausto del giudizio civile; da ciò la decisione di procedere alla risoluzione consensuale e allo scioglimento del contratto di donazione mediante un accordo conciliativo, frutto anche di un lungo e faticoso lavoro da parte dei legali del Comune. L’accordo prevede che le opere vengano restituite alla donante, con spese di trasporto a carico del Comune di Siena e una verifica dello stato delle opere al loro arrivo. Inoltre, si stabilisce la rinuncia a qualsiasi azione risarcitoria nei confronti dell’ente da parte della donante e il pagamento in suo favore di un mero contributo delle sue spese legali rispetto al maggior importo risultante a termini di tariffa professionale”.

“La risoluzione consensuale – ha concluso il Sindaco di Siena – riduce il rischio di inadempimento e di responsabilità per il Comune, evitando problematiche legali future, in particolare con rinuncia da parte della donante a ogni azione di eventuale risarcimento dei danni. Inoltre, nessun investimento aggiuntivo si renderà necessario per la realizzazione di un progetto di allestimento delle opere, che sarebbe stato oneroso e difficilmente compatibile con le risorse disponibili. Le opere non sono state patrimonializzate e il loro valore, pur essendo stato valutato nel 2019, non ha registrato incrementi significativi. Le spese sostenute finora sono fortunatamente comunque contenute e sono dipese principalmente dal comportamento unilaterale della parte attrice, che ha avviato la causa durante le trattative. La risoluzione garantisce il mantenimento della capacità espositiva del complesso museale Santa Maria della Scala, evitando la limitazione degli spazi per mostre temporanee. Ulteriori opportunità sono l’eliminazione delle spese fisse di gestione (assicurazione, curatela, ecc.), la riduzione delle spese legali della controparte rispetto a una sentenza, oggi limitate solo a un contributo parziale di esse, grazie all’accordo transattivo che potrebbe rientrare nel budget già stanziato per il patrocinio legale del Comune; evitare ulteriori spese per l’esposizione delle opere, il cui valore potrebbe non giustificare l’onere economico complessivo. Inoltre, la risoluzione consensuale non esclude eventuali future rivalutazioni della situazione tra le parti per una proposta che parta però da presupposti del tutto diversi e che coinvolga un numero inferiore di opere, maggiormente gestibili”.


Commissione Cultura e scuola, Fabio: “Seduta mai secretata. Nessuno ha escluso la stampa”

La risposta del Sindaco di Siena all’interrogazione urgente posta dal consigliere del gruppo Partito Democratico Gabriella Piccinni

La mancata partecipazione della stampa alla seduta della Commissione Cultura e scuola dello scorso venerdì 10 gennaio sono state l’oggetto dell’interrogazione urgente presentata, nel corso del Consiglio Comunale di oggi, giovedì 16 gennaio, dalla consigliera del gruppo Partito Democratico Gabriella Piccinni. A rispondere il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio.

“Nonostante mi sia già espressa sull’argomento – ha spiegato il Sindaco Fabio – per chiarire le mie posizioni nei confronti della stampa e della libertà di cronaca, e vista la deriva, a tratti anche poco elegante, che questo argomento ha scatenato in sedi più o meno istituzionali, vorrei specificare alcune cose riguardo alla Commissione Cultura e scuola dello scorso venerdì 10 gennaio 2025”.

“Il Regolamento per il Consiglio Comunale, che norma al titolo III anche lo svolgimento e la partecipazione alle Commissioni consiliari – ha detto il Sindaco – prevede che queste siano pubbliche, a meno che il Presidente non decida, per ragioni che sono altrettanto normate, di secretare le sedute stesse, come si legge nell’articolo sedici, comma tre dello stesso regolamento. La Commissione in oggetto non è mai stata secretata: nessun giornalista è mai stato allontanato perché di fatto nessuno si è presentato. Ad eccezione di un fotografo che ha potuto regolarmente svolgere la sua attività professionale. Nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta su chi poteva o non poteva entrare. E soprattutto nessuna comunicazione ai membri della Commissione è stata fatta in apertura di seduta, per cui, come da regolamento, la stessa è rimasta pubblica, come di norma”.

“Credo sia complicato – ha concluso il Sindaco Fabio – e non di mia competenza ricostruire il tipo di rapporto eventualmente intercorso tra la presidente di Commissione e la stampa. Ognuno di noi, mi sembra evidente e legittimo, ne ha uno, ma per motivi legati alla privacy non ritengo opportuno parlarne in questa sede. Ritengo dunque che debba fare fede ciò che è stato messo a verbale, attraverso gli atti firmati e redatti che ribadiscono che la Commissione non era secretata e non è stato inibito l’ingresso a nessuno”.

Il consigliere Gabriella Piccinni (Pd) si è dichiarato: “decisamente insoddisfatta di come sono andate le cose. Da questa risposta si capisce con chiarezza che la commissione non era secretata anche se i giornalisti sostengono di non essersi presentati perché invitati a questo, e che dunque se la presidente ha ritenuto opportuno di tenerli lontano ha errato e avrebbe comunque dovuto informare i membri della Commissione, per sua natura pubblica, e spiegare i motivi: non ci sono vie di mezzo o sono secretate per motivi precisi (tutela dell’istituzione e sicurezza o reputazione delle persone) o sono pubbliche e dunque tutti possono assistere. Apprezzo che la Sindaca abbia dichiarato pubblicamente di ritenere la bozza del documento che regolamenta la partecipazione alle commissioni “senza valore”.

Tuttavia, questa bozza è stata inviata ai capigruppo. Su questo argomento si sono espressi Assostampa e Ordine dei Giornalisti che attraverso il loro controllo e la loro attività garantiscono alla categoria di poter svolgere con i giusti diritti e la giusta autoregolamentazione la loro attività. Assostampa e Ordine hanno spiegato bene in questi giorni, al di sopra della dimensione locale e di ogni personalismo, che i giornalisti hanno il dovere di riportare alla cittadinanza i fatti di interesse per la comunità tutta. L’Ordine ha definito la bozza una grave ‘sgrammaticatura istituzionale’ tanto più grave perché si legge al suo interno la precisa motivazione di ‘avere piena chiarezza dei contenuti di diffusione successiva’, come se questi dovessero subire una sorta di ‘controllo’.

Le parole della Sindaca confermano comunque ciò che è ovvio, ovvero che le commissioni sono pubbliche, questo per un principio di trasparenza oggettiva e istituzionale, la stessa che ci dovrebbe essere nella distinzione tra le figure degli addetti stampa e del portavoce, come per definizione della Legge n.150 del 2000. Sulla libertà di partecipazione aggiungo che un eventuale accredito non può trasformarsi in vera e propria autorizzazione. A questo punto credo che la cosa più importante sia raccogliere l’appello costruttivo di questi giorni, del quale le associazioni sono divenute promotrici affinché mai proposte restrittive trovino attuazione”.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link