Crescono a 1,1 miliardi gli investimenti in startup da parte dei venture capital nel 2024 (+7,5%)

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Il mercato italiano degli investimenti in startup da parte di venture capital ha mostrato segnali incoraggianti nel 2024, toccando quota 1.127 milioni di euro con un incremento del 7,5% rispetto all’anno precedente secondo la nuova edizione dell’EY Venture Capital Barometer. Questo dato assume particolare rilevanza considerando il generale clima di cautela che ha caratterizzato il panorama europeo degli investimenti.

Tuttavia, il cammino dell’Italia verso un ecosistema dell’innovazione più dinamico resta disseminato di ostacoli. Le sfide strutturali del Paese emergono chiaramente dai numeri della crescita economica, con un pil che nel 2024 si è mosso timidamente tra lo 0,5% e lo 0,6%, non riuscendo a raggiungere la soglia dell’1%. Questa tiepida performance si rispecchia anche nel settore del venture capital che, nonostante mostri una correlazione con le tendenze M&A degli ultimi anni, continua a manifestare una maggiore sensibilità alle turbolenze di mercato, mantenendosi su volumi più contenuti rispetto agli altri Paesi europei.

La situazione presenta ulteriori elementi di preoccupazione quando si osserva il tessuto imprenditoriale tecnologico nazionale. Il registro delle imprese ha documentato un calo delle startup innovative, passando da 13.393 unità a fine 2023 a 12.842 nel terzo trimestre 2024. Un esempio emblematico viene dalla Lombardia, dove le nuove registrazioni sono diminuite del 28%, con solo 479 nuove startup nel 2024 contro le 666 dell’anno precedente. Va però notato che questo declino è stato parzialmente bilanciato da una crescita delle pmi innovative e da un maggiore interesse degli investitori verso aziende più mature con solide prospettive di espansione.

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L’analisi dei round di investimento del 2024 rivela una polarizzazione: da un lato troviamo concentrazioni nella fascia tra 1 e 5 milioni di euro, dall’altro un aumento del 30% negli investimenti sopra i 20 milioni. Si nota inoltre un persistente squilibrio territoriale, con il Meridione che fatica a attrarre capitali significativi.

Nel panorama delle opportunità future, l’intelligenza artificiale si sta affermando come settore trainante, catalizzando l’attenzione degli investitori sia in Italia che all’estero. In un contesto segnato dalla fuga dei talenti, le startup specializzate in Large Language Model e applicazioni AI in ambito sanitario e biotecnologico stanno conquistando quote crescenti di mercato. Parallelamente, l’impact investing mantiene una posizione di rilievo, con particolare interesse verso energie alternative e settore sanitario. I prossimi mesi saranno cruciali per valutare gli effetti dell’AI Act, approvato dal Consiglio dell’UE nella seconda metà del 2024, primo quadro normativo organico per queste tecnologie. Contemporaneamente, il nuovo Startup Act, varato il 16 dicembre 2024, promette di rivoluzionare il quadro normativo per startup e PMI innovative, con l’obiettivo di abbattere le barriere esistenti e stimolare gli investimenti in realtà ad alto potenziale.

“Superare per il quarto anno consecutivo la soglia del miliardo di euro investiti in realtà innovative basate in Italia è positivo – commenta Marco Daviddi, Strategy and Transactions Markets Leader Europe West di Ey -. Tuttavia, siamo in una fase di stabilità che richiede riflessioni su strumenti e modelli operativi. La riduzione delle startup innovative da 13.393 a fine 2023 a 12.842 nel terzo trimestre del 2024, mitigata dall’aumento delle pmi innovative, non può essere ignorata. Anche i finanziamenti Pre-seed ed Early Vc sono in lieve calo negli ultimi quattro anni. Il nuovo Startup Act e l’Ai Act rappresentano opportunità per stimolare investitori italiani e internazionali. Se negli ultimi anni abbiamo posto grande attenzione al tema delle risorse da destinare agli investimenti, ora sembra urgente affrontare il tema di come supportare la crescita delle realtà innovative per essere in grado di trasformarsi in realtà strutturate, in grado di dare un efficace contributo allo sviluppo e modernizzazione del nostro Paese. Dobbiamo affrontare barriere strutturali, facilitare sinergie con aziende, università, centri di ricerca e società di consulenza. Solo così trasformeremo il potenziale del nostro ecosistema in progresso concreto e sostenibile”.

I round

Del totale di 1,1 miliardi di euro raccolti nel mercato italiano del venture capital, circa 400 milioni sono stati assorbiti da cinque operazioni principali. La distribuzione dei maggiori investimenti riflette una continuità con il 2023, vedendo protagoniste Bending Spoons (143 milioni), MMI (101 milioni), Satispay (60 milioni), D-Orbit (50 milioni, seconda tranche) e Genespire (46,6 milioni).

“I nostri dati non includono Newcleo, che ha raccolto circa 220 milioni, in quanto, pur avendo origini italiane, è ormai basata all’estero e non rientra nella nostra metodologia. Allo stesso modo, facciamo menzione di alcuni grandi round di debito, anch’essi esclusi dalla nostra analisi, come i 105 milioni di euro di Alps Blockchain, i 20 di venture debt di Be Dimensional e la componente di debito del round da 25 milioni complessivi di Wise”, commenta Gianluca Galgano, head of venture e startup di Ey Italia.

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I settori

Il panorama settoriale del 2024 vede una forte concentrazione, con cinque ambiti che rappresentano circa il 70% degli investimenti totali. Il comparto Health & Life Science domina la classifica con 47 operazioni concluse e 242 milioni di eruo investiti, trainato dai significativi round di MMI e Genespire. Il settore Software & Digital Services si posiziona al secondo posto con 171 milioni, spinto principalmente dall’operazione Bending Spoons, mentre il Technology & IoT completa il podio.

Investimenti pro-capite in Europa

L’Italia mantiene una sostanziale stabilità negli investimenti pro-capite, passando da 18 a 19 euro per abitante, certamente al di sotto rispetto agli altri principali paesi europei. In Germania, per esempio, l’investimento pro capite è di 83 euro, 102 in Francia, 34 in Spagna e ben 186 euro pro capite nel Regno Unito. Il quadro europeo mostra dinamiche contrastanti: Regno Unito e Francia registrano flessioni rispettivamente del 18% e 6%, mentre la Germania mostra maggiore resilienza con un +11%. Spicca la performance della Spagna, che segna un incremento del 22%.

Distribuzione degli investimenti per regione

La mappa degli investimenti conferma il primato del Nord Italia con 857 milioni, guidato dalla Lombardia grazie ai round di Bending Spoons, Satispay, D-Orbit e Genespire. Il Centro Italia si distingue con 227 milioni, principalmente grazie all’investimento in MMI in Toscana. Lazio e Piemonte mantengono posizioni rilevanti: Roma guida la performance laziale, mentre il Piemonte brilla con le operazioni su Tau Group (11 milioni di euro raccolti), Resalis Therapeutics (10 milioni) e Intrauma (10 milioni). Il Friuli-Venezia Giulia raccoglie 41 milioni di euro, principalmente grazie a Bizaway (35). Il Meridione totalizza in tutto 43 milioni di euro di raccolta vc, con l’Abruzzo in evidenza grazie a HUI (27 milioni) e la Puglia che registra 12 milioni di raccolta attraverso Bionit Labs e Autoconnexa, anche se il Sud nel complesso mostra ancora performance sottodimensionate.



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