Alluvione, de Pascale incontra i cittadini di Traversara e Boncellino

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Là, dove l’acqua ha manifestato tutta la propria potenza distruttrice, con il Lamone che, tracimando, ha devastato case, imprese e campi. E dove dallo scorso autunno non si è mai smesso di lavorare, incessantemente, per la ricostruzione degli argini danneggiati e la messa in sicurezza del territorio. Una serie di interventi completati e in corso per circa 12 milioni di euro, concentrati su due luoghi simbolo delle ondate di maltempo che hanno colpito l’Emilia-Romagna in questo anno e mezzo: Traversara e Boncellino, frazioni del comune ravennate di Bagnacavallo.

Qui è andato per un nuovo sopralluogo il presidente della Regione, Michele de Pascale, insieme alla sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Presenti Matteo Giacomoni, sindaco di Bagnacavallo, e il prefetto di Ravenna, Raffaele Ricciardi. Dopo la visita ai cantieri, il presidente e la sottosegretaria hanno partecipato a un’assemblea pubblica convocata su richiesta dei comitati di cittadini e delle associazioni locali, per confrontarsi sui temi della sicurezza del territorio e della ricostruzione.

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“Siamo qui per testimoniare fisicamente che Traversara e Boncellino non saranno lasciati soli, ma anzi che la Regione c’è e sta lavorando senza sosta per il ritorno alla normalità il prima possibile- hanno ribadito de Pascale e Rontini-. Stiamo portando avanti una serie importante di cantieri sugli argini del Lamone e lavoreremo insieme alla struttura commissariale per mettere a punto interventi strategici a livello di bacino, concertati con l’autorità competente. Così come è imprescindibile- proseguono il presidente e la sottosegretaria– il confronto continuo con chi in questi territori vive, lavora e da mesi patisce una situazione di enorme disagio: ogni decisione verrà discussa e condivisa insieme, d’accordo con i rappresentanti delle istituzioni e delle attività economiche”.

Un’attenzione particolare, oggi, è stata riservata al ponte ferroviario di Boncellino, uno dei luoghi più colpiti a maggio 2023. “Va assolutamente rifatto a campata unica- ha detto de Pascale-: stiamo lavorando con il commissario Curcio per studiare nuove modalità e procedure celeri. Questa è una tratta ferroviaria di primaria importanza e l’opera va realizzata in tempi brevi. Uno dei segni del cambio di passo dev’essere anche questo: infrastrutture fondamentali che devono avere procedure speciali”.

“Questo luogo per la nostra comunità ha un grande valore- ha sottolineato il sindaco Giacomoni-. Qui si è rotto l’argine due volte nel 2023 e nel 2024 questo stesso argine è stato sollecitato in maniera davvero importante, ma ha retto perché era stato ricostruito bene. Così come il ponte del Boncellino diventa un emblema della ricostruzione: va ripristinato in maniera celere, sarebbe un segnale importante per tutti, anche perché non serve solo al nostro territorio”.

Il fiume Lamone, esondato tre volte

Fra il 17 e il 19 settembre 2024, sull’Emilia-Romagna, in particolare nel settore centro-orientale, si sono riversati quantitativi di pioggia impressionanti. Il fiume Lamone ha raggiunto livelli di piena di poco inferiori a quella del 17-18 maggio 2023 e, comunque, superiori al 2-3 maggio 2023. Si sono verificati così danneggiamenti e sfiancamenti delle scarpate esterne di entrambi gli argini, in particolare nei tratti a sinistra, causati dai numerosi sormonti delle acque tra il ponte della Strada Provinciale 253 ‘San Vitale’ e la passarella di Traversara. Inoltre, a una trentina di metri a monte proprio della passarella, è avvenuta la rottura completa del corpo arginale sinistro, fino al fondo del fiume, per una lunghezza di circa 50 metri. In località Boncellino, in corrispondenza della rotta di maggio 2023, l’argine ricostruito ha tenuto, seppur danneggiato da ore di tracimazione delle acque di piena.

Gli interventi in corso

Gli interventi di somma urgenza, tutt’ora in corso, su entrambe le sponde del Lamone, fra le località di Traversara e Borghetto di Traversara, ammontano a 7,5 milioni di euro. Il cantiere principale ha come obiettivo la ricostruzione della porzione di argine sinistro del fiume collassata il 19 settembre 2024, la ripresa delle erosioni esterne dell’argine sinistro per circa 200 metri a monte della rotta, causate dalla prolungata tracimazione delle acque di piena, e la rimessa in quota della sommità dell’argine destro, per un tratto di circa 100 metri subito a valle della passerella pedonale di Traversara. Resta da completare, attualmente, un intervento per aumentare la resistenza alla filtrazione del corpo, ricostruito, dell’argine.

Parallelamente, è stata effettuata la ricostruzione della scarpata esterna dell’argine sinistro eroso per un tratto di circa 2 chilometri, a monte e a valle del tratto collassato, con due interventi rispettivamente da 800mila e 1,7 milioni di euro. Terminata la parte strutturale, si procederà poi con il completamento dei rivestimenti antierosione.

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Tutti questi interventi, va ricordato, sono stati svolti in condizioni di grande difficoltà, a causa dei numerosi eventi meteorologici dello scorso autunno: oltre a quello del 18 e 19 settembre, durante i lavori ci sono state due piene superiori alla soglia arancione (20 ottobre e 8 dicembre) e tre innalzamenti a quota pari, circa, della soglia gialla (4 ottobre, 20 novembre e 20 dicembre). Tutto ciò ha causato difficoltà aggiuntive e rallentamenti dei cantieri.

Contemporaneamente, fra il ponte dell’Albergone (Strada Provinciale 253) e la località di Borghetto di Traversara sono stati effettuati, e sono tutt’ora in corso, interventi per rimuovere le occlusioni dell’alveo del Lamone causati da materiale galleggiante nella zona a valle della rottura degli argini, dove si erano verificate anche erosioni delle sponde che interessavano le golene.

In località Boncellino, infine, c’è un altro intervento di somma urgenza, per un importo di 2 milioni di euro, tutt’ora in corso: si lavora per sistemare i danni avvenuti nel tratto di argine già interessato dalla rotta del maggio 2023 e per la ricostruzione di porzioni golenali franate nei tratti limitrofi.




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