Bilancio di Previsione 2025 della Presidenza del Consiglio dei Ministri

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In osservanza della necessaria trasparenza è pubblicato il Bilancio di Previsione 2025 della Presidenza del Consiglio dei Ministri che nel rispetto della sana gestione finanziaria, sulla base dell’autonomia organizzativa e finanziaria disposta dalla legge, contabilizza le entrate e le uscite tenendo conto delle sue peculiari esigenze di funzionalità.  La formulazione delle previsioni di bilancio per il 2025 e per il triennio 2025-2027, nel rispetto dei principi di contabilità pubblica della normativa in materia, ha coerentemente tenuto conto dei vincoli previsti dalla disegno di legge A.C. n. 2112, modificato nel corso dell’iter parlamentare e divenuto legge n. 207 del 30 dicembre 2024 – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.

Lo stanziamento complessivo previsto per l’anno 2025 è pari ad euro 5.391.626.573, di cui 3.709.889.310 per politiche di settore di competenza della PCM, 1.229.401.373 per esigenze di protezione civile e 452.335.890 per spese obbligatorie e di funzionamento. Come ogni anno, la Presidenza del Consiglio contribuisce alle politiche pubbliche di contenimento dei costi anche in termini di indebitamento netto, con un taglio non inferiore a 32,4 milioni (cd. Spending review) e, a partire dal 2013, partecipa in via strutturale all’azione di stabilizzazione dei conti pubblici riversando all’Erario un risparmio di spesa di circa 50 milioni annui nel rispetto di specifici tetti di spesa (fra gli altri per autovetture, consulenze e rappresentanza).

È stanziato un incremento, in particolare, delle risorse riservate alle esigenze della Protezione civile di euro 189.500.000 destinate al Fondo per le emergenze nazionali, per la prevenzione al rischio sismico, per l’acquisto dei mezzi di soccorso alla popolazione colpita dal sisma del centro Italia e per il sostegno dei comuni dei territori colpiti dal sisma del 2009.

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È rilevante l’aumento di euro 254.448.814 dei fondi assegnati alle politiche per le situazioni di disagio, in particolare, quelle volte ad alleviare le difficoltà delle persone con disabilità.

Crescono, altresì, di euro 191.330.649 i fondi destinati al Servizio civile universale e di quasi 22 milioni i fondi assegnati al sostegno delle politiche per le pari opportunità e per la famiglia, con attenzione alle figure fragili vittime delle violenze e alla tutela delle disuguaglianze. Si osserva, peraltro, che in fase di dibattito parlamentare della legge di bilancio dello Stato 2025 si è voluto dotare la famiglia di ulteriori fondi.

A sostegno delle politiche per la famiglia e la natalità, oltre alle politiche assicurate ordinariamente dalla PCM, la legge di bilancio dello Stato prevede ulteriori interventi in favore di famiglie e procreazione quale l’attenzione al numero dei figli riguardo all’applicazione di benefici fiscali nella forma di detrazioni. Sono state introdotte, invero, diverse misure, sia dirette che indirette, come il supporto per le spese degli asili nido, l’ampliamento dei congedi parentali e l’estensione dell’esonero parziale dai contributi sociali anche per le lavoratrici autonome con due o più figli. Inoltre, ci sono nuove iniziative a sostegno delle famiglie, come le agevolazioni per i mutui sulla prima casa e il Piano casa Italia.

Da segnalare l’aumento complessivo di 3,3 milioni di euro delle risorse gestite dal Dipartimento Casa Italia relative al Fondo per interventi di riqualificazione nei territori interessati dagli eventi sismici, Fondo per il programma di mitigazione strutturale della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici e prevenzione rischio sismico delle infrastrutture, che si integrano con le politiche perseguite con le attività finanziate presso la Protezione civile.

Nuovi finanziamenti sono finalizzati principalmente al potenziamento di infrastrutture per l’offerta di servizi sociali di comunità per euro 85.500.000; per i comuni marginali di euro 50.000.000; per gli investimenti in materia di infrastrutture stradali, sportive, scolastiche, ospedaliere, di mobilità e di riqualificazione ambientale euro 4.189.655; per il Fondo in favore degli enti locali affinché anche questi possano realizzare progetti nel settore sociale, nelle infrastrutture, nello sport e nella cultura sono assegnati euro 2.217.242.

Le somme destinate alle politiche per programmi spaziali e aerospaziali, in particolare all’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), all’Agenzia spaziale europea, al Fondo complementare PNRR – Sviluppo delle tecnologie satellitari nonché alla partecipazione italiana al programma spaziale ARTEMIS segnano un decremento di euro 371.583.299, dovuto a una diversa riprogrammazione della spesa che peraltro non è consolidata presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e alla gestione di alcune risorse in capo ad altri dicasteri.

Inoltre, nel rispetto dei principi di pareggio ed equilibrio del bilancio, assieme all’intervenuta scadenza di alcune politiche finanziate in precedenza, si riducono i fondi destinati alle celebrazioni a carattere nazionale, all’attuazione dell’agenda digitale italiana e ai contenziosi.

Fra le spese di funzionamento, quelle per il personale passano da euro 276.459.897 a 294.050.549, prevalentemente per rafforzare la capacità amministrativa di due strutture di missione finalizzate a realizzare i nuovi obiettivi del Governo, Struttura per l’attuazione del Piano Mattei e Struttura di missione ZES, nonché per la riorganizzazione della Struttura di missione PNRR. Come per il precedente esercizio, anche per il 2025 è stimato un intervento finanziario per il trattamento economico del personale giunto in Presidenza a seguito della soppressione della Agenzia per la coesione territoriale. 

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La spesa per consumi intermedi, oggetto di un’oculata gestione, passa, complessivamente, da euro 82.954.247 a 94.516.928, per le accresciute esigenze legate alla gestione complessiva delle spese per beni e servizi, a seguito della costituzione di nuove Strutture dipartimentali funzionali al programma di Governo (es.: il Dipartimento per le politiche del mare) e di missione, nonché all’assorbimento dell’ex Agenzia per la coesione territoriale, compresi gli oneri locativi degli immobili destinati a sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché a quelle determinate dall’opportunità di potenziamento dei programmi di digitalizzazione. La spesa per consumi intermedi registra, comunque, una generale diminuzione delle voci di spesa per beni e servizi, per un importo di oltre mezzo milione di euro con ricadute, in particolare, su quella per eventi, rappresentanza e mobilità. Tale riduzione è effetto dell’applicazione del taglio del 5% sugli stanziamenti proposti, rispetto a quelli iniziali previsti nel bilancio 2024, come da indicazioni impartite con la direttiva del Segretario generale del 13 settembre 2024 per la formulazione delle previsioni di bilancio 2025/2027. Si registra, inoltre, una riduzione degli importi della maggioranza dei capitoli relativi alle spese per missioni, nonostante l’incremento degli impegni, soprattutto internazionali, che vedranno coinvolto il Paese, sempre più al centro delle scelte strategiche eurounitarie e mondiali, e quindi la Presidenza del Consiglio dei Ministri. 



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