Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Favorire la multifunzionalità delle imprese agricole della provincia di Lucca: con questo obiettivo sono stati stanziati 18,8 milioni di contributi che serviranno ad aiutare agli imprenditori della Garfagnana, della Piana e della Versilia ad ampliare il portafoglio di attività connesse all’agricoltura. Tra queste l’agriturismo, la trasformazione dei prodotti vegetali, la fattoria didattica, l’agricoltura sociale e la produzione di energia rinnovabile, migliorando così la resilienza e la redditività della propria impresa.
Coldiretti Lucca comunica così la proroga del bando della Regione Toscana sugli investimenti mirati alla diversificazione in attività non agricole nell’ambito del Complemento per lo sviluppo rurale (Csr) Feasr 2023-2027 per l’anno 2024. Le domande potranno essere inoltrate fino al 28 febbraio, mentre la precedente scadenza era stata fissata al 31 gennaio.
In provincia di Lucca le imprese agricole che esercitano, a fianco della primaria attività agricola, già un’attività connessa, sono poco più di 400: l’agriturismo è la più diffusa con 223 aziende che offrono anche ospitalità, e molto spesso anche ristorazione tradizionale, seguita dalla silvicoltura e dalla manutenzione del verde come parchi e giardini pubblici e privati. Le aziende agricole che diversificano non solo hanno più successo, ma sono più resistenti grazie alla loro capacità di generare, partendo dalla primaria e indispensabile attività rurale, reddito extra-agricolo in grado di compensare eventuali cali produttivi o annate agrarie storte e di sostenere contestualmente la crescita dei territori, soprattutto quelli più marginali e svantaggiati, garantendo servizi, occupazione, presidio, promozione e valorizzazione della biodiversità.
“Coldiretti ha partecipato attivamente al percorso che ha portato alla riedizione e alla stesura di questo nuovo bando che riteniamo strategico per la crescita delle imprese agricole e del tessuto economico locale – spiega Andrea Elmi, presidente di Coldiretti Lucca – Le aziende agricole, proprio grazie alla legge di orientamento licenziata nel 2001 e voluta dalla nostra associazione, possono oggi avventurarsi in settori e ambiti fino a quel momento preclusi e impensabili. La legge sulla multifunzionalità ha allargato l’orizzonte dei nostri imprenditori; oggi un’azienda agricola può fare accoglienza e offrire ristorazione, ospitare bambini per attività didattiche e ricreative così come soggetti fragili e vulnerabili nelle attività lavorative e molto altro. Tutte queste attività hanno contribuito, e stanno contribuendo, allo sviluppo senza precedenti nel panorama nazionale del turismo rurale e stanno aiutando le imprese in un momento non certo facile per il nostro settore che deve fare i conti con una serie di difficoltà, dai cambiamenti climatici alla concorrenza sleale, dalla fauna selvatica che distrugge i raccolti alla burocrazia che rallenta il ricambio generazionale. Ci aspettiamo una grande partecipazione da parte delle nostre imprese soprattutto delle più giovani”.
Con una dotazione finanziaria di 18,8 milioni il bando è legato a due obiettivi specifici: migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività dell’azienda agricola nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione e promuovere l’occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all’agricoltura, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, compresa la bioeconomia circolare e la selvicoltura sostenibile.
La concessione del sostegno agli investimenti prevede che l’azienda agricola realizzi attività agricole come: l’ospitalità, compresa l’ospitalità in spazi aperti, somministrazione pasti, degustazione e organizzazione di eventi promozionali all’agricoltura sociale; attività educative/didattiche (fattorie didattiche); attività di trasformazione di prodotti agricoli e la loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali; attività turistico ricreative e attività legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche compreso enoturismo e oleoturismo. L’entità del sostegno è pari al 50 per cento per tutti gli investimenti ammissibili con una maggiorazione del 10 per cento per gli investimenti in zona montana individuata ai sensi del comma 1 lett. A dell’articolo 32 del Reg (Ue) n. 1305/2013.
Gli uffici di Coldiretti sono a disposizione delle aziende agricole per accompagnarle nella presentazione delle domande.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link