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Grazie al progetto di ricerca attivato con l’università, è stato redatto uno studio che definisce gli strumenti in grado di migliorare l’efficienza energetica degli edifici nell’ottica dell’adattamento ai cambiamenti climatici
Sistemi di recupero delle acque meteoriche e per il risparmio idrico. Sistemi di laminazione, ovvero di accumulo dell’acqua meteorica da rilasciare poi in maniera graduale. Pergole verdi o fotovoltaiche, tetti e pareti verdi, utilizzo di materiali con indice di riflettenza solare alto. Pavimentazioni permeabili e depavimentazione. Giardini della pioggia, giardini “tascabili” (ovvero piccoli e non pianificati), orti urbani. Utilizzo di materiali di costruzione di riciclo.
Ecco alcune delle azioni progettuali previste dallo studio “Dalla teoria alla pratica: verso un regolamento per la sostenibilità e la qualità ambientale in edilizia” presentato oggi in Giunta: si tratta di un progetto, attivato nell’ambito del protocollo Unicittà, che ha coinvolto il gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (Dicam) dell’Università di Trento coordinato dalla professoressa Sara Favargiotti assieme al professor Rossano Albatici, con la partecipazione della dottoressa Anna Codemo e dell’architetto Francesco Baldo e della struttura tecnica del servizio Edilizia privata del Comune. Il progetto mira a incentivare la transizione ecologica nel settore edilizio, coerentemente con gli obiettivi del Paesc, nell’ottica della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
Il progetto di ricerca si è posto i seguenti obiettivi:
- individuare le azioni per migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio, la sostenibilità e la qualità ambientale
- definire misure efficacemente implementabili e monitorabili da introdurre nel regolamento Edilizio Comunale
- raccogliere casi studio ed esperienze di successo come apparato conoscitivo e scientifico di riferimento anche attraverso interviste mirate e sopralluoghi diretti
- attivare processi di comunicazione, sensibilizzazione e condivisione sociale degli obiettivi e delle soluzioni rivolti ad un pubblico specializzato e non.
Sistemi di recupero delle acque meteoriche e per il risparmio idrico. Sistemi di laminazione, ovvero di accumulo dell’acqua meteorica da rilasciare poi in maniera graduale. Pergole verdi o fotovoltaiche, tetti e pareti verdi, utilizzo di materiali con indice di riflettenza solare alto. Pavimentazioni permeabili e depavimentazione. Giardini della pioggia, giardini “tascabili” (ovvero piccoli e non pianificati), orti urbani. Utilizzo di materiali di costruzione di riciclo.
Ecco alcune delle azioni progettuali previste dallo studio “Dalla teoria alla pratica: verso un regolamento per la sostenibilità e la qualità ambientale in edilizia” presentato oggi in Giunta: si tratta di un progetto, attivato nell’ambito del protocollo Unicittà, che ha coinvolto il gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (Dicam) dell’Università di Trento coordinato dalla professoressa Sara Favargiotti assieme al professor Rossano Albatici, con la partecipazione della dottoressa Anna Codemo e dell’architetto Francesco Baldo e della struttura tecnica del servizio Edilizia privata del Comune. Il progetto mira a incentivare la transizione ecologica nel settore edilizio, coerentemente con gli obiettivi del Paesc, nell’ottica della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
Il progetto di ricerca si è posto i seguenti obiettivi:
- individuare le azioni per migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio, la sostenibilità e la qualità ambientale
- definire misure efficacemente implementabili e monitorabili da introdurre nel regolamento Edilizio Comunale
- raccogliere casi studio ed esperienze di successo come apparato conoscitivo e scientifico di riferimento anche attraverso interviste mirate e sopralluoghi diretti
- attivare processi di comunicazione, sensibilizzazione e condivisione sociale degli obiettivi e delle soluzioni rivolti ad un pubblico specializzato e non.
Il lavoro si è sviluppato attraverso un confronto regolare tra il gruppo di ricerca e il gruppo di lavoro del Comune, a cui si sono aggiunti incontri con i servizi comunali interessati e con gli stakeholder del territorio. Agli incontri sono stati invitati i servizi comunali potenzialmente interessati (Urbanistica, Opere di Urbanizzazione primaria, Gestione strade e parchi, Progetto mobilità e rigenerazione urbana) e i portatori di interesse sul territorio (Ance Trento, Habitec, Polo Edilizia 4.0, ordine degli Ingegneri, ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, ordine dei Geologi, collegio dei Geometri, ordine dei Periti Industriali, ordine dei dottori Agronomi e Forestali, collegio Provinciale dei Periti Agrari laureati).
C’è stato un confronto con i referenti dei comuni di Milano, Bologna e Bolzano che ha consentito di apprendere il percorso seguito da altre amministrazioni nel recepimento di misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici nei rispettivi regolamenti.
Dal confronto con i portatori di interesse e dall’esperienza delle altre amministrazioni, considerata la realtà specifica del comune di Trento, è emersa l’opportunità di procedere ad un inserimento graduale nel regolamento edilizio comunale degli strumenti individuati dal progetto di ricerca, privilegiando inizialmente l’introduzione di strumenti già consolidati dall’applicazione in altre realtà comunali e sui quali vi è maggiore consapevolezza da parte della collettività. Nei prossimi mesi sarà verificata l’applicabilità su casi concreti al fine di definire i parametri di riferimento e le soglie di obbligatorietà più idonei per la realtà di Trento. L’obiettivo è quello di definire verso la metà del 2025 una proposta definitiva da condividere con l’Amministrazione comunale.
C’è stato un confronto con i referenti dei comuni di Milano, Bologna e Bolzano che ha consentito di apprendere il percorso seguito da altre amministrazioni nel recepimento di misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici nei rispettivi regolamenti.
Dal confronto con i portatori di interesse e dall’esperienza delle altre amministrazioni, considerata la realtà specifica del comune di Trento, è emersa l’opportunità di procedere ad un inserimento graduale nel regolamento edilizio comunale degli strumenti individuati dal progetto di ricerca, privilegiando inizialmente l’introduzione di strumenti già consolidati dall’applicazione in altre realtà comunali e sui quali vi è maggiore consapevolezza da parte della collettività. Nei prossimi mesi sarà verificata l’applicabilità su casi concreti al fine di definire i parametri di riferimento e le soglie di obbligatorietà più idonei per la realtà di Trento. L’obiettivo è quello di definire verso la metà del 2025 una proposta definitiva da condividere con l’Amministrazione comunale.
Progetto R.E.C. Dentro la sfida del clima
File 2025_01_13_Presentazione REC.pdf (6,51 MB)
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