No spend challenge: i consigli social per gestire le proprie spese 

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Il risparmio rappresenta un metodo virtuoso per la gestione della propria vita quotidiana e su internet esistono siti che danno consigli su come investire il proprio denaro. Su TikTok ha fatto capolino la No-spend-challenge. Una sfida che ha come obiettivo quello di risparmiare in un mese quanti più soldi possibili. E evitare le spese superflue come le cene fuori casa, le consumazioni al bar, l’abbigliamento e l’estetica.

Per tenere traccia degli sgravi diversi sostenitori della no-spend-challenge hanno suggerito di segnare le spese effettuate su un calendario o su un’agenda. Nell’arco dei 12 mesi del 2024 tante persone hanno accetto la sfida, iniziando a tagliare tutto ciò che non si è ritenuto essenziale. E la tendenza è andata avanti fino a dicembre e si è riproposta anche quest’anno.

La no-spend-challenge è stata apprezzata particolarmente dalla Generazione Z, cioè dalle persone nate tra il 1996 e il 2012. Perché oltre a disporre di minori quantità di denaro rispetto ai senior, sono più sensibili sulle pratiche per ridurre l’impatto delle attività umane sul nostro Pianeta. La compravendita rappresenta un’attività irrinunciabile per gli esseri umani, ma l’eccesso di spesa può causare danni ingenti per il Pianeta. Infatti, la produzione il trasporto e la loro conservazione dei prodotti causano emissioni di Co2, così come lo spostamento dei consumatori che si recano in un negozio o in un esercizio commerciale per acquistare un bene o usufruire di un servizio.

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Ma tagliare le spese solo per un mese è davvero utile? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nuova tendenza che ha conquistato i più giovani.

I limiti della no spend challenge

La sfida della no-spend-challenge è iniziata anche a gennaio di quest’anno. Tanti influencer e content-creator hanno condiviso contenuti in cui hanno spiegato vari metodi per una gestione oculata del proprio budget nella vita di tutti i giorni. Fra le personalità più attive c’è sicuramente Bernadette Joy Cruz Maulion, esperta di finanza, che tramite il proprio account Instagram ha iniziato a dare delle dritte sul risparmio delle spese mensili. I suoi consigli rispecchiano la visione contro il capitalismo e nei suoi podcast critica la cultura del debito che imperversa negli Stati Uniti.

Da TikTok a YouTube

Oltre che su Instagram, la no-spend-challenge è arrivata anche a YouTube. Con diversi autori che hanno condiviso video in cui suggeriscono al proprio pubblico trucchi per mettere soldi da parte. Lo scorso 6 dicembre Kate Kaden ha realizzato un video per iniziare a risparmiare già da gennaio del prossimo anno per concentrarsi su ciò che si ha in mente. Come una vacanza o l’acquisto di nuovi oggetti per la casa. Le sue proposte (a suo dire) sono valide sia per le persone che lavorano che per le casalinghe. E ha invitato a darsi delle regole, come cercare alternative alle spese (ad esempio prepararsi il pranzo a casa anziché comprare panini in un fast-food o guardare un film su una piattaforma streaming anziché andare al cinema), individuare una parola chiave per l’anno, approfittare di sconti di inizio anno e sfruttare la carte regalo.

Jennifer Cook si è spinta oltre e lo scorso 7 dicembre ha caricato su YouTube un video in cui ha indicato 18 metodi per iniziare il 2025 risparmiando soldi. Il suo messaggio è s stato quello di eliminare il superfluo non solo per risparmiare soldi ma per vivere meglio. I consigli sono partiti dall’eliminazione del caffè nella pausa a lavoro per avere uno stile di vita più salutare e continuano con l’eliminazione degli oggetti che non si usano più per rivenderli. Alla fine del video Jennifer Cook ha invitato a riflettere sulle opportunità del risparmio per stabilire obiettivi e pianificare il futuro.  

Indubbiamente le campagne legate alla Non-spend-challenge hanno avuto un successo che è figlio delle strategie dei content creator. E non è un caso che sia nato su TikTok e si sia sviluppato anche su altri social-media come Facebook e Instagram che contano persone di tutte le età.

No spend challenge vs Black Friday e Cyber Monday

Pero, se è vero che il risparmio rappresenta un toccasana per le tasche, è altrettanto certo che evitando di spendere per un mese non si risolvono i problemi legati al proprio reddito. Secondo alcuni economisti, il risparmio eccessivo potrebbe ritorcersi contro e portare il consumatore allo shopping di vendetta. Cioè a spendere di più nei periodi successivi rispetto a quanto si abbia risparmiato prima.

Poi, non sempre la no-spend-challenge è attuabile. Come nel lasso di tempo che va da novembre a gennaio in cui arrivano occasioni come il Single Day, il Black Friday (che poi si protrae per una settimana), il Cyber Monday e soprattutto il Natale. Momenti in cui si fanno regali alle persone care e, approfittando delle vacanze, si va a cena fuori o si assiste a spettacoli o a concerti. Ebbene, rinunciare a delle occasioni per risparmiare soldi può inficiare sui rapporti interpersonali senza alcun beneficio per il proprio patrimonio.  

Verso un risparmio consapevole

Sebbene la non-spend-challenge promuova principi virtuosi, essa rappresenta più una moda che una soluzione per accantonare risorse. Così, per evitare che il risparmio non sia solo una tendenza limitata a un mese tanti creator hanno messo in atto strategie di comunicazione per attuare piani finanziari a lungo termine. Ad esempio Giada Mussati dispensa consigli per risparmiare sia sulle spese quotidiane che su quelle più grandi.  Nei suoi contenuti espone le sue idee con dei testi e un esempio del suo stile è il video in cui spiega la strategia 1coin/9coin con una torta in mano. Gli ultimi due video hanno come titolo Risparmia e gestisci le tue spese senza stress. Come iniziare il 2025. Il primo ha come argomento l’analisi entrate delle spese per avere una visione chiara della propria situazione patrimoniale, mentre il secondo è incentrato sugli strumenti da mettere in pratica nella gestione del risparmio.

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In evidenza ci sono due video che parlano dei vantaggi del paycheck per privati e imprese e un post che pubblicizza la sua attività di consulente del risparmio con la testimonianza di una sua cliente.

Dunque il risparmio sulle piccole spese attrae diversi utenti e, se trattato con le giuste competenze, può essere un tema in grado di generare successo.  





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