L’utente digitale vuole vivere un’esperienza digitale sempre più autonoma e personalizzata, coadiuvato da assistenti AI. Per le organizzazioni è tempo di mettere a terra le potenzialità dell’AI e della GenAI
Le Digital Experience Platform (DXP) hanno assunto un’importanza crescente negli ultimi anni poiché aiutano aziende e organizzazioni a rispondere alla crescente complessità delle esperienze digitali e a soddisfare le aspettative dei consumatori moderni. Si tratta di piattaforme software progettate per consentire alle aziende di creare, gestire e ottimizzare esperienze digitali integrate e personalizzate per i propri utenti attraverso diversi canali e dispositivi.
L’integrazione dell’AI non solo ha potenziato le capacità delle DXP, ma sta trasformando queste piattaforme in strumenti per creare esperienze altamente personalizzate. Il 2025 sarà l’anno in cui l’intelligenza artificiale e la GenAI dovranno superare la curva dell’hype che hanno vissuto finora consentendo alle aziende di mettere a terra progetti concreti e misurabili.
Gli esperti di Liferay, fornitore di una piattaforma DXP basata su cloud che da 20 anni aiuta le aziende e le organizzazioni a creare esperienze digitali personalizzate, hanno tracciato alcune tendenze che sempre più caratterizzeranno lo sviluppo di piattaforme DXP nei prossimi mesi.
Avere una strategia di business e non solo una strategia digitale
Le decisioni tecnologiche devono essere guidate dagli obiettivi di business, non il contrario. Una DXP come Liferay non è solo una piattaforma tecnologica, ma uno strumento strategico per abilitare la crescita, favorire l’adattabilità e supportare una trasformazione sostenibile. La scelta non dovrebbe limitarsi al costo iniziale, ma considerare il valore che la piattaforma può generare nel lungo periodo: semplificazione delle operazioni, maggiore flessibilità e ottimizzazione dei costi. Investire in una soluzione come Liferay significa investire in una visione strategica che rende il business più competitivo e resiliente, oggi e domani.
Investire nel Low-Code per democratizzare lo sviluppo IT
Il low-code non è solo una tendenza, ma un pilastro strategico della trasformazione digitale. Grazie a strumenti intuitivi e funzionalità drag-and-drop, non sono più solo i team IT a guidare l’innovazione: ogni reparto e funzione aziendale può contribuire attivamente. I “citizen developer” – professionisti non tecnici – possono ora creare e personalizzare soluzioni digitali, affrontando esigenze specifiche in autonomia e riducendo la dipendenza dall’IT. Questo approccio rende i processi complessi più semplici e accessibili, coinvolgendo l’intera organizzazione nel percorso di trasformazione digitale. La democratizzazione dei processi IT non significa solo distribuire strumenti, ma creare una cultura aziendale inclusiva dove ogni voce può guidare l’innovazione e accelerare il cambiamento.
L’iper-personalizzazione inizia con la qualità dei dati
Molte aziende oggi si trovano a fronteggiare un ostacolo comune: i silos di dati. La gestione frammentata dei dati tra i vari reparti porta a una visione parziale delle informazioni, ostacolando la collaborazione, rallentando i processi e limitando la capacità dell’organizzazione di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato. Per superare queste barriere, è fondamentale adottare una DXP progettata per integrarsi senza difficoltà con i sistemi esistenti. Una piattaforma flessibile, dotata di strumenti avanzati e generatori di API, può connettere i sistemi più velocemente, abbattere i silos e semplificare l’elaborazione di dati provenienti da fonti diverse. Solo con dati ben connessi e accessibili, le organizzazioni possono realmente intraprendere il viaggio verso l’iper-personalizzazione e rispondere con agilità alle esigenze del mercato.
Trasformare rapidamente idee in soluzioni concrete
La velocità con cui si riescono a trasformare i dati in informazioni fruibili definisce la posizione di mercato di un’azienda. Non si tratta solo di velocità ma di capacità di riconoscere le nuove esigenze dell’utente (e del mercato) per primi e di riuscire a personalizzare la propria offerta. L’elaborazione dei dati in tempo reale, che comprende la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati man mano che vengono generati, garantisce che le informazioni rimangano aggiornate e altamente fruibili. Questa capacità sarà sempre più fondamentale, poiché consente alle aziende di interagire e rispondere ai clienti senza ritardi.
Intelligenza artificiale e automazione sempre più sofisticate
Le DXP dovranno essere in grado di integrare diversi modelli di AI per offrire esperienze più precise e predittive, basate sui comportamenti e le preferenze dell’utente, e per automatizzare i flussi di lavoro. La GenAI permetterà di rendere ancora più spinta la creazione di esperienze personalizzate, con un utilizzo migliore dei dati in tempo reale per reagire tempestivamente ai cambiamenti nelle preferenze dell’utente, migliorando così la reattività delle esperienze.
Assistenti GenAI: aumenta la fiducia dell’utente
L’utente digitale è una persona che vuole agire in autonomia, con l’assistenza in caso di necessità di un operatore umano e sempre di più di un assistente virtuale. Sta infatti cambiando la modalità di assistenza richiesta dagli utenti, che sono maggiormente propensi al supporto di strumenti non fisici come chatbot, smart widgets, assistenti virtuali integrati con l’AI Generativa.
Architetture componibili e Headless rendono più “agili”
L’essenza dell’architettura componibile risiede nella sua modularità. Questa capacità garantisce che le aziende non siano costrette ad adattarsi alla tecnologia; al contrario, è la tecnologia che deve adattarsi alle loro specifiche esigenze operative. Un’architettura componibile consente di sostituire, integrarsi o aggiungersi a qualsiasi tecnologia, inclusi i sistemi e gli strumenti legacy consolidati. L’adozione di approcci basati su cloud, lo sviluppo low code/no code e l’integrazione tra tecnologie legacy aiuterà a sbloccare l’innovazione delle imprese italiane, rendendole più agili e reattive in un panorama di mercato dinamico, assicurando che rimangano competitive e in grado di soddisfare le aspettative dei clienti in continua evoluzione. Un approccio componibile e architetture headless saranno fondamentali per offrire esperienze scalabili e flessibili su più canali.
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