LIVORNO. «La strada più corretta e più giusta è quella di una gara pubblica in modo che permetta di valutare con la massima trasparenza e imparzialità le offerte dei vari operatori interessati». Il prefetto Giancarlo Dionisi non ha dubbi: il fatto che Msc – colosso mondiale dei trasporti e della logistica – abbia manifestato ufficialmente il proprio interesse per la Darsena Europa è un segnale importantissimo. Anche perché l’ha fatto in partnership con il principale operatore portuale livornese, il Gruppo Neri, e con un altro big del porto, la Lorenzini & C. Ma – sottolinea Dionisi – la strada da percorrere è una soltanto: quella della trasparenza. E, per questo, dice no all’opzione di un’istanza da parte degli operatori per ottenere la concessione di aree e banchine portuali per il traffico dei contenitori (62 ettari) della Darsena Europa.
Prefetto, la lettera arrivata a Palazzo Rosciano conferma la strategicità che il porto di Livorno ricoprirà con la Darsena Europa?
«Sì. È un segnale estremamente positivo per lo sviluppo economico del nostro territorio e per il consolidamento del porto di Livorno come uno degli snodi strategici del traffico container a livello internazionale. La Darsena Europa, con le sue potenzialità, costituisce una risorsa essenziale per favorire la crescita del traffico marittimo, il miglioramento delle infrastrutture portuali e, soprattutto, l’incremento dell’occupazione».
Il fatto che la manifestazione d’interesse abbia in calce la firma di Gianluigi Aponte, numero uno di Msc, può rappresentare la svolta per il porto?
«Un operatore come Msc, leader mondiale nel settore della logistica e della movimentazione di container, porterebbe con sé know-how, investimenti e un volume significativo di traffici, contribuendo così a uno sviluppo economico equo e sostenibile che non solo rafforzerebbe la competitività del porto di Livorno, ma genererebbe ricadute positive per tutto il territorio. Garantire un futuro occupazionale stabile e duraturo e favorire il benessere della comunità locale devono restare tra le priorità per tutte le istituzioni coinvolte. Tuttavia, accanto alla legittima soddisfazione per queste prospettive di crescita, è fondamentale ribadire l’importanza di rispettare le procedure previste dalla normativa vigente in materia di concessioni».
Si spieghi.
«La Darsena Europa è una risorsa di proprietà pubblica, gestita dall’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale. La sua gestione deve essere assegnata attraverso strumenti che garantiscano trasparenza, imparzialità e una sana concorrenza, così come previsto dalle disposizioni normative nazionali ed europee».
Quindi, secondo lei, come dovrebbero essere assegnate le banchine per il traffico dei contenitori della Darsena Europa?
«Per un bene pubblico di questa rilevanza strategica, la strada più corretta e più giusta è quella di una gara pubblica, Solo così sarà possibile assicurare che la concessione venga attribuita in modo conforme ai principi di concorrenza e tutela del bene comune. In questo senso, il rispetto delle procedure è una garanzia non solo per la correttezza del processo, ma anche per la credibilità delle istituzioni e per il futuro del porto di Livorno. L’interesse economico, per quanto importante, non può e non deve mai prevalere sull’interesse collettivo, che consiste nello sviluppo di un’economia sostenibile, inclusiva e vantaggiosa per tutta la comunità».
Parliamo ora della crescita del porto di Livorno: come dovrebbe svilupparsi?
«È cruciale che si realizzi nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, garantendo opportunità di sviluppo per il territorio nel suo complesso e non soltanto per pochi attori economici. Auspico quindi che i prossimi passi dell’Autorità di sistema portuale seguano la strada della massima trasparenza e conformità normativa, così da tutelare gli interessi di tutti i cittadini e assicurare che il porto di Livorno continui a rappresentare un modello di sviluppo equilibrato e sostenibile. Concordo pienamente con le parole del presidente Luciano Guerrieri che, dicendo che sta lavorando per garantire la par condicio, si sta indirizzando verso lo strumento della gara pubblica per attribuire la concessione della Darsena Europa».
Quale sarà il ruolo della Prefettura in questo percorso?
«Da parte mia e delle istituzioni che rappresento, continuerò a monitorare con attenzione l’iter della concessione, assicurandomi che vengano rispettati tutti i principi di legge e che si tenga conto delle esigenze di crescita e benessere del territorio. È un’opportunità che deve essere colta con intelligenza, lungimiranza e rispetto delle regole, affinché possa trasformarsi in un volano per la crescita economica, sociale e occupazionale della nostra comunità».
La manifestazione d’interesse non è l’unica buona notizia: è stata infatti ufficializzata anche la Zona logistica semplificata della Toscana. Cosa rappresenta?
«Un altro tassello fondamentale per lo sviluppo del territorio, in particolare per le zone costiere di Livorno e Piombino. La Zls rappresenta un’opportunità straordinaria per rilanciare l’economia locale, specialmente in quelle aree di crisi industriale che da anni attendono interventi strutturali e mirati. Grazie alla semplificazione amministrativa, alla sburocratizzazione, a un accesso al credito più agevole e ai benefici del credito d’imposta, la Zls consentirà alle imprese di operare con maggiore efficienza e competitività. Questo significa non solo un rilancio imprenditoriale, ma anche un impatto socio-economico positivo per l’intera area, con effetti a cascata su occupazione, investimenti e benessere collettivo. Mi impegnerò personalmente a collaborare con il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani per garantire che questa opportunità venga sfruttata nel miglior modo possibile».
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