Catania, «con le nuove norme più disciplina sulle strade»Cannarozzo (Polstrada): «Spaventano le multe più salate, assenza Rc auto ancora diffusa»
«Multe più salate e sanzioni più pesanti hanno provocato nel cittadino una sensibilità maggiore al rispetto delle regole. Sono più consapevoli di quanto sia importante mantenere comportamenti corretti quando si è alla guida». Così il vicedirigente della polizia stradale di Catania, Angela Cannarozzo, illustra i risultati dell’attività di prevenzione fatta dalle pattuglie sui principali nodi viari della città – la Tangenziale e le statali 417 e 121 – a un mese dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada.
«Le nuove norme che hanno inasprito le sanzioni in materia di circolazione stradale – spiega – sicuramente hanno portato a una sensibilizzazione dei cittadini, più consapevoli di quanto sia importante mantenere comportamenti corretti quando si è alla guida. L’automobilista si ferma al semaforo pedonale quando è rosso, anche in assenza di pedoni, un segnale abbastanza significativo. Così come davanti ai sistemi di autovelox è stato possibile notare una diminuzione delle sanzioni che riguardano gli eccessi di velocità: multe più salate hanno provocato una sensibilità maggiore al rispetto delle regole».
Quali sono le violazioni maggiormente riscontrate?«Riguardano la copertura assicurativa e la revisione periodica dei veicoli: c’è stato un exploit. Con il nuovo Codice della Strada il proprietario del mezzo ha una maggiore responsabilità: anche se non è il conducente del mezzo viene sanzionato. I verbali previsti sono due per il proprietario come “obbligato in solido” e per il conducente come “trasgressore” (a cui vengono decurtati cinque punti dalla patente). Le multe sono salatissime (866 euro): quindi è meglio sottoscrivere un contratto assicurativo, anziché circolare senza averne uno. In caso di incidente viene verificato appunto lo stato del veicolo e analizzate le diverse concause. A queste violazioni seguono il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco».
Un inasprimento delle sanzioni che alla luce del sempre più crescente numero di incidenti stradali, spesso anche mortali, va nell’ottica della prevenzione, non della repressione…«C’è la necessità di “educare” la gente in strada. La Polstrada è impegnata anche nelle scuole proprio per abituare i ragazzi sin da piccoli al senso di responsabilità. Perché circolare può essere un pericolo non solo per la propria incolumità, ma anche per gli altri utenti della strada. Con il progetto “Icaro” ad esempio, la campagna nazionale di sicurezza stradale rivolto agli studenti, l’obiettivo è quello di diffondere attraverso programmi differenziati in base alle fasce d’età l’importanza del rispetto delle regole di sicurezza stradale, informare sui rischi legati alle imprudenze o alle distrazioni, sulla velocità, sulla guida sotto l’effetto di alcol e droghe. O ancora il progetto “Incroci”, l’iniziativa per sensibilizzare i giovani sui pericoli che possono incontrare nei viaggi “virtuali e fisici” in ambito stradale, ferroviario e sul web. Anche in questo caso l’attenzione è rivolta sui pericoli della guida distratta, dell’eccesso di velocità e dell’attraversamento non sicuro delle strade, sottolineando l’importanza di adottare comportamenti responsabili e rispettosi per ridurre il rischio di incidenti e tragedie non solo personali, ma anche verso terzi».
Alta velocità e guida distratta restano in cima alle statistiche delle cause degli incidenti?«Sì. Velocità e distrazione, che non è solo legata all’utilizzo del cellulare, restano le principali cause degli incidenti stradali. La Polstrada raccomanda, infatti, sempre quando ci si mette alla guida di controllare non solo lo stato del veicolo ma anche quello psico-fisico del conducente. Oltre all’impiego delle cinture di sicurezza per i conducenti e anche per i passeggeri e del casco protettivo per la guida dei mezzi a due ruote. Ecco, con le nuove norme, l’utente è stato preoccupato dall’art. 173 che vieta l’utilizzo del cellulare alla guida. Perché con la sospensione breve della patente (per 7 o 15 giorni) la maggior parte degli automobilisti si è adeguata al non utilizzare il telefono quando si è alla guida. Se a questo si aggiunge anche l’aumento della sanzione (pari a 250 ), l’utente si adatta. Per quanto riguarda alcol e droghe, i servizi vengono fatti col personale medico. In caso di accertamento della positività col precursore etilometrico, si procede alla seconda prova per avere conferma di assunzione di sostanza e non più di alterazione. In questi casi la patente viene ritirata cautelarmente per dieci giorni, il tempo per acquisire l’esame della campionatura».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
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